Il movente rimane ancora da definire...

Non esiste nessun mostro, nessun animale, nessuna follia.

Questi termini solo utilizzati come espedienti per allontanare la violenza dalla realtà, dalla nostra vita, dalla nostra quotidianità, dalla nostra "normalità".

Così facendo ci si esime dall'indagare la matrice socio-culturale che sta dietro alla violenza, dal dare il loro nome alle cose, dal riconoscerne la trasversalità.
Si neutralizza la responsabilità collettiva.
 
A tale proposito mi sembra oppurtuno ricordare cosa dichiarò tempo fa il presidente della Società italiana di Psichiatria Caludio Mencacci:

"Solo il 5% delle persone imputate di omicidio sono dichiarate inferme di mente, il restante 95% sono capaci di intendere e volere ed esprimono in maniera prevaricante e prepotente la loro sopraffazione o intolleranza nel non riuscire a possedere il proprio ‘oggetto’ di amore, aggravate da aspetti di insensibilità nei confronti dell’altro, di ipocrisia e di menzogna.

Si tratta, il più delle volte, di individui con personalità antisociale e con una storia personale di comportamenti violenti che nulla hanno a che fare con problematiche o disturbi mentali.

Sempre più donne sono preda della furia maschile perché la spettacolarizzazione e il compiacimento che oggi ruota attorno al gesto violento e aggressivo porta all’emulazione crescente e all’acquisizione di comportamenti negativi, intesi come legittimati dalla collettività. Questo modello va stroncato, perché enfatizzare l’aspetto eroico o esibito significa invitare al compimento di atti lesivi gravi in maniera sempre maggiore.
Alla base, però, vi è anche un problema educativo, di ordine sociologico, di una intera generazione: soprattutto giovani non più abituati a tollerare alcun tipo di frustrazione, specie se viene disattesa la soddisfazione immediata dei propri bisogni.

Va dunque sfatata la convinzione che vi sia necessariamente una connessione tra malattia mentale e violenza. Attribuire automaticamente gli atti di violenza a persone con disturbi mentali porta ancor più a stigmatizzare queste patologie e coloro che realmente ne soffrono e che si curano. Aumentare la vergogna porta ad un allontanamento dalle cure di tutti quei soggetti che potrebbero invece trarne grande beneficio. La ragione risiede in un atteggiamento comportamentale e culturale, sempre più diffuso, rivolto all’intolleranza, alla prevaricazione e alla possessività tale per cui le persone hanno perso la loro identità e sono diventate “oggetti” che appartengono ad altri e di cui non si accetta l’idea che possano essere perduti” e che si è pronti a distruggere.

Per frenare questi atti occorre prendere misure precauzionali forti. Anche da parte della Legge. L’appello è non solo alle forze dell’ordine che devono essere messe in grado di intervenire, quando e laddove necessario, in termini protettivi, ma soprattutto ai Giudici quando si trovano a decidere se convalidare o meno un arresto per questi motivi. A loro chiediamo di essere severissimi e di applicare con maggiore attenzione i sistemi preventivi, abolendo le giustificazioni, anche di natura psicologica: si tratta nella maggior parte dei casi di un vero e proprio gesto aggressivo."
 
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Non esiste nessun mostro, nessun animale, nessuna follia.

Questi termini solo utilizzati come espedienti per allontanare la violenza dalla realtà, dalla nostra vita, dalla nostra quotidianità, dalla nostra "normalità".

Così facendo ci si esime dall'indagare la matrice socio-culturale che sta dietro alla violenza, dal dare il loro nome alle cose, dal riconoscerne la trasversalità.
Si neutralizza la responsabilità collettiva.

Quando ho sentito la notizia mi sono chiesta se una cosa del genere può capitare a chiunque di noi... voglio dire:"si nasce o si diventa capaci di un gesto così assurdo?" (in questo momento non riesco nemmeno a trovare un aggettivo adatto) :wall::wall::wall:
 
Quando ho sentito la notizia mi sono chiesta se una cosa del genere può capitare a chiunque di noi... voglio dire:"si nasce o si diventa capaci di un gesto così assurdo?" (in questo momento non riesco nemmeno a trovare un aggettivo adatto) :wall::wall::wall:

Non so... tenderei a pensare che si nasce così...
Ma mi sembra tutto semplicemente assurdo... :(
 

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del resto finché ci sono queste teste di càzzo che - pur di farsi pubblicità - hanno già deciso che i tre gradi di giudizio non servono...
 

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