Claire
ἰοίην
... che, essendo stato aperto solo ora, diventa ufficialmente anche quello dell'inverno, iniziato da un giorno e del Natale
DICEMBRE A PORTA NUOVA
Mi raccoglie nel suo gomito
inerte la fredda sera d'autunno.
Scorre deserta sulle foglie
e mi ridesta a ogni tonfo
dei castagni. Tutto il bene
che mi resta forse è in quest'ora
calma che si accerta
a questa svolta che si gonfia
d'acque perché la ripa si fa stretta.
Poi rotta la dolcezza dell'indugio
ogni cosa decade con più fretta
e non mi duole l'alito d'ombra
che mi gela la fronte.
Sopra la spalletta curvo m'assale
il vento dalla buca del ponte.
(L. Sinisgalli)
È L’AVVENTO, FUORI
È l’avvento, fuori
fioriscono precoci le corone
nel tempo che dai cesti
espande la vigilia
Dalla nostra pietra di dolore
invisibile a ogni passante
dobbiamo scrutare il traguardo
il cuore rovesciato del futuro
La prua della finestra si dirige
decisa verso un teatro vuoto
Prima dei fuochi
dobbiamo ancora digiunare
maturare le bacche nella brina
(L. Cannillo)
DICEMBRE A PORTA NUOVA
Mi raccoglie nel suo gomito
inerte la fredda sera d'autunno.
Scorre deserta sulle foglie
e mi ridesta a ogni tonfo
dei castagni. Tutto il bene
che mi resta forse è in quest'ora
calma che si accerta
a questa svolta che si gonfia
d'acque perché la ripa si fa stretta.
Poi rotta la dolcezza dell'indugio
ogni cosa decade con più fretta
e non mi duole l'alito d'ombra
che mi gela la fronte.
Sopra la spalletta curvo m'assale
il vento dalla buca del ponte.
(L. Sinisgalli)
È L’AVVENTO, FUORI
È l’avvento, fuori
fioriscono precoci le corone
nel tempo che dai cesti
espande la vigilia
Dalla nostra pietra di dolore
invisibile a ogni passante
dobbiamo scrutare il traguardo
il cuore rovesciato del futuro
La prua della finestra si dirige
decisa verso un teatro vuoto
Prima dei fuochi
dobbiamo ancora digiunare
maturare le bacche nella brina
(L. Cannillo)