Il vizietto del Movimento: piazzare parenti e amici ... tengono famiglia pure loro

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Il vizietto del Movimento: piazzare parenti e amici
Mariti, fidanzate, compagni: dal ministro alla senatrice, quelle poltrone assegnate ai familiari

Pasquale Napolitano - Sab, 03/11/2018 - 09:01

Roma La politica nel M5s è anche un affare di famiglia. Il binomio tra sangue e potere seduce gli incorruttibili grillini.

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Dai fratelli Dettori (Pietro e Marcello) alla coppia Barca-Montanino: la parentopoli si allarga a macchia d'olio. Ora che i Cinque stelle sono forza di governo, le poltrone sono aumentate. E anche le opportunità di occupazione, grazie alla politica, sono raddoppiate per fratelli, fidanzate e mogli dei pentastellati.

È di dominio pubblico, dopo l'inchiesta del "il Giornale", il caso dei due fidanzati (compaesani del vicepremier Luigi di Maio) Salvatore Barca e Assia Montanino: i due fidanzatini, dopo una lunga gavetta nel M5s, sono stati piazzati dal capo politico del M5s Di Maio in ruoli di peso (e ben retribuiti) al ministro dello Sviluppo Economico. Assia Montanino è stata scelta da Di Maio per la poltrona di segretario particolare al Mise con un stipendio pari a 72 mila euro l'anno. A Barca Di Maio ha affidato la guida della segreteria. Ogni anno portano a casa (che condividono a Roma) 150mila euro. Doppio stipendio (grazie alla politica) anche per la famiglia Cancelleri. Azzurra Cancelleri è un deputato grillino alla seconda legislatura. Il fratello Giancarlo è consigliere regionale del M5s in Sicilia ed è stato il candidato (sconfitto) governatore contro Nello Musumeci alle regionali di un anno fa. Fratelli di sangue e di fede politica sono Pietro e Marcello Dettori: due fedelissimi di Davide Casaleggio. Pietro Dettori è stato nominato dal vicepremier Di Maio nello staff di Palazzo Chigi per coordinare la struttura social e comunicazione web: stipendio pari a 130mila euro l'anno. Il fratello Marcello non ha alcun incarico in strutture pubbliche ma è l'amministratore unico di Moving Fast Media, la società che edita il sito Silenzi e Falsità, il cannone social della propaganda del M5s (soprattutto di Luigi di Maio) che spara quotidianamente articoli sulle iniziative del vicepremier. Entrambi si occupano, dunque, delle strategie web del M5s: Pietro nel Palazzo, Marcello fuori.

Doppia poltrona familiare per il senatore grillino Vincenzo Presutto; la moglie, Marta Matano, è consigliere comunale a Napoli in quota M5s. A Palazzo Madama sta alimentando malumori il caso di Vilma Moronese, presidente della commissione Ambiente: la senatrice si fa assistere (pare gratuitamente) dal compagno Giuseppe Rondelli. La figura dell'assistente (fidanzato) a titolo gratuito è un'invenzione campana: l'ex capogruppo in Consiglio regionale Valeria Ciarambino ha scelto come assistente personale, senza stipendio ma con badge e accesso agli uffici, il marito Domenico Migliorini.
Nella rete degli intrecci familiari del M5s è finita la ministra della Difesa Elisabetta Trenta, sposata con Claudio Passarelli, un ufficiale dell'Esercito. A giugno, dopo la denuncia del deputato del Pd Michele Anzaldi, per liberare il campo da possibili conflitti familiari (e di interesse), la Trenta ha rimosso il marito dall'incarico di ufficiale addetto alla segreteria del vice direttore nazionale degli armamenti all'ufficio Affari Generali. Continuando, però, a guidare il ministero nel quale lavora il marito.
Tra governo, Senato e Camera pare che i casi di familiari assunti nelle segreterie siano numerosi. Nonostante lo statuto del M5s lo vieti esplicitamente.

Il vizietto del Movimento: piazzare parenti e amici
 
Da sempre, a mio avviso, il "problema" NON è >> sistemano parenti & amici; ma: NE HANNO LE CAPACITA' ?
 
Perché i poteri forti vogliono M5S al governo
2 marzo 2018da Federico Dezzani


Si avvicinano le elezioni del 4 marzo e l’esito è quantomai incerto: la legge elettorale, un misto di maggioritario e proporzionale, garantisce infatti poca governabilità. Tutto spinge per la creazione di una “Grande Coalizione”: già, ma quale? Contrariamente all’opinione prevalente, l’obiettivo non è un patto “al centro”, un’unione cioè tra forze moderate, bensì la nascita di una coalizione basata sul Movimento 5 Stelle e la sinistra, depurata da Matteo Renzi. Le drammatiche esperienza di Roma e Torino non preoccupano, perché devono essere ripetute a scala nazionale: l’establishment liberal lavora ormai apertamente per il default dell’Italia ed il “sacco di Roma”.

Il default dell’Italia è possibile e M5S è lo strumento
Il biennio 2018-2019, come abbiamo sottolineato nella nostra prima analisi dell’anno, sarà certamente decisivo per gli equilibri internazionali. L’ordine euro-atlantico uscito dall’ultima guerra si sta sgretolando e né la UE né la NATO conserveranno l’assetto attuale. Ciò non toglie, però, che l’establishment euro-atlantico abbia un “piano” in serbo per ognuno: è da illusi immaginare un “libero tutti” che apra le porte ad una nuova età dell’oro. Anzi, al contrario: più il potere atlantico si indebolisce e più aumenta la volontà di fare terra bruciata, per impedire che i vecchi sudditi, una volta liberati,convergano verso la Russia e la Cina.

continua
Perché i poteri forti vogliono M5S al governo | Federico Dezzani - Blog
 
QUESTI SONO PEGGIO DELLA PEGGIORE DEMOCRAZIA CRISTIANA...
almeno nell Dc qualcuno preparato c'era
qui invece abbiamo degli incapaci che taroccano alla grande


La doppia porcata
la lega cede sulla prescrizione: dal 2020 processi infiniti. Ira degli avvocati


Alessandro Sallusti - Ven, 09/11/2018 - 15:54
Oggi scopriamo che i conti presentati a Bruxelles dal governo non solo sono fuorilegge ma addirittura taroccati.

La doppia porcata

Non mi stupisco, visto che il responsabile economico grillino in Europa, tale onorevole Marco Valli, è un falsario che ha millantato una laurea in Economia alla Bocconi, università che non ha mai frequentato. Smascherato, si è dimesso ma questo spiega perché in Europa forse non fanno poi così male a non fidarsi di questa Italia. Una Italia impazzita che sta facendo di tutto per mettere paura dentro e fuori i suoi confini - anche agli uomini di buona volontà.
Se sul fronte economico lo spauracchio si chiama «patrimoniale» su quello dei diritti e delle libertà la porcata è l'accordo imposto dai Cinquestelle alla Lega sull'abolizione della prescrizione, detto in altri termini il via libera ai «processi a vita».
E qui parliamo di una super porcata sia nel merito che nella forma e nella furbizia usata per approvare la legge senza spaccare una maggioranza divisa sul tema.
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personalmente a me la prescrizione dei reati non è mai piaciuta
ma sarebbe necessario invece anche la certezza della pena e processi in tempi certi e non dopo 40 anni.... insomma si dovrebbe rendere la giustizia efficiente


in italia l'unico ente statale che funzione anche troppo e quello della riscossione delle tasse [al punto che a volte è pure un'estorsione]... tutto il resto fa schifo
 

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