Usa, il censimento rivela 57 nuove razze
Nel 1990 il questionario del censimento prevedeva sei risposte possibili alla domanda "razza": bianchi, neri, americani-indiani e nativi dell’Alaska, asiatici, hawaiiani e delle isole del Pacifico, altro. Dieci anni dopo il numero delle caselle è complessivamente salito a 63 grazie all’aggiunta di 57 voci, una per ogni possibile combinazione fra le sei razze-base.
La multirazzialità è dunque in aumento negli Usa. Gli americani che si definiscono "multirazza" sono quasi 7 milioni, il 2,4% della popolazione. La percentuale più alta è data da chi ha marcato "bianco" e "altro" (sinonimo quasi sempre di ispanico). Ma sono migliaia le famiglie dove genitori e figli hanno indicato tre, quattro, cinque identità. In 823 addirittura tutte e sei. All’origine di questo cambiamento c’è il decennio del boom dei matrimoni interrazziali - dal 1970 al 1980 - che coincise con la vittoria delle grandi battaglie per la tutela dei diritti civili.
La multirazzialità non è tuttavia un fenomeno uniforme, varia da Stato a Stato: nel New Jersey, alle porte della multietnica New York, è del 2,5 ed altrettanto alta è in California o nel Texas, mentre nel profondo Sud si tratta di numero piccoli, ad esempio nel Mississippi è di appena lo 0,7. Indiani americani e nativi dell’Alaska sono aumentati del 110% rispetto al 1990. E non a causa di un boom di nascite.
E adesso le conseguenze non tarderanno ad arrivare. La prima scossa è per la definizione stessa di razza, cui l’Ufficio del censo legava l’origine. A tremare potrebbe essere la Legge Federale sui Diritti Civili, che riconosce l’esistenza solo di 5 razze - asiatici, neri, bianchi, abitanti del Pacifico, indiani americani - e un’etnia, gli ispanici.
Gli ispanici (messicani, latinoamericani e di lingua spagnola in generale) sono l’etnia in aumento verticale rispetto a tutte le altre: sono aumentati del 58% e con un totale di 35,3 milioni di anime hanno raggiunto gli afroamericani - 35,4 milioni - e il fatto di avere la più alta percentuale di adolescenti - il 35 contro la media del 24 di tutti gli altri - li proietta verso il ruolo di minoranza leader nel Paese in grado, forse, di superare i bianchi a metà di questo secolo.