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Costa/ Gli abiti di Domnica nella cabina di Schettino - Affaritaliani.it
Oggetti personali, appartenenti a Domnica Cemortan, la ragazza moldava ascoltata ieri dai pm come persona informata sui fatti, sarebbero stati ritrovati e recuperati lo scorso 21 gennaio dalla cabina del comandante Francesco Schettino nei giorni scorsi dai sommozzatori impegnati nelle ricerche. E' quanto si apprende da fonti investigative.
Domnica stessa avrebbe confermato di essere la legittima proprietaria di alcuni indumenti, abiti, sembra anche il beauty-case, contenuti in una borsa da viaggio. Questo ritrovamento di oggetti personali della moldava nella cabina di Schettino era un particolare riservato, mantenuto con discrezione dai pm. Alla domanda del perche' ci fossero oggetti della donna nella cabina del comandante della Costa Concordia, la Cemortan avrebbe cosi' risposto agli inquirenti: "sulla nave ero amica di tutti".
Gli inquirenti lavorano intensamente per ricostruire l'accadeuto. Sono stati sentiti, sempre come 'persone informate sui fatti', anche alcuni ufficiali della nave ed altro personale imbarcato sulla Costa Concordia, anche personale che era in plancia. Oggi l'avvocato Giulia Bongiorno presenterà una denuncia penale collettiva ('class action') a nome di una cinquantina di passeggeri, tra cui alcuni stranieri, mentre la difesa di Schettino depositerà alla cancelleria del tribunale del riesame di Firenze una memoria integrativa in vista dell'udienza del prossimo 6 febbraio sui ricorsi della procura e della stessa difesa contro l'ordinanza del gip di Grosseto che revocò il fermo in carcere per Schettino, fissando gli arresti domiciliari.
IL GIALLO DELLA TELEFONATA: CERCATE I RAGAZZI DENTRO LA STIVA - La sera del 14 gennaio, il giorno dopo l'incidente, mentre i soccorsi sulla Concordia sono nel vivo arriva una telefonata che emerge dai brogliacci della Guardia Costiera. Un uomo, il cui nome è stato cancellato, riferisce che sulla Concordia ci sono "ragazzini di età compresa tra i 13 e i 16 anni che che effettuano lavori di facchinaggio e hanno dormitori nella stiva". Un'ipotesi che la magistratura sta approfondendo e probabilmente nei prossimi giorni l'autore della chiamata sarà sentito. La Costa è sempre stata impegnata contro lo sfruttamento del lavoro minorile e clandestino, anche con una campagna apposita. Ma il giallo dei clandestini a bordo riemerge periodicamente dal giorno del disastro, evocato inizialmente anche dal capo della protezione civile Gabrielli.
DOMNICA: HO UN DEBOLE PER SCHETTINO - Domnica Cemortan aveva un debole, una vera e propria ammirazione nei confronti del capitan Schettino. E' stata proprio la 24enne ad ammetterlo, ieri mentre veniva ascoltata come persona informata sui fatti dagli inquirenti dell'inchiesta sul naufragio della nave Costa Concordia. Un lungo e dettagliato colloquio con i pm, in cui ha raccontato come Schettino si sia comportato da vero eroe. Il Capitano, ha detto, ha salvato centinaia, se non migliaia di vite nel mare dell'Isola del Giglio, come già aveva detto in un'intervista ad una tv del suo paese. Il colloquio è durato circa sei ore e mezza nella caserma dei carabinieri di Marina di Grosseto.
CARNEVALE: "CENSURATO" CAPITAN SCHETTINO SU CARRO A VIAREGGIO - Il capitano Schettino domenica non sfilera' piu' al Carnevale di Viareggio. Dopo l'annuncio fatto ieri della presenza di una maschera che raffigurava il comandante della Costa Concordia su uno dei carri di cartapesta in concorso e dopo le polemiche nate da quell'annuncio, la Fondazione Carnevale che organizza le sfilate ha deciso di non autorizzare la presenza della maschera sopra il carro. E, in accordo con l'autore del carro "incriminato", non fara' sfilare il personaggio. "A Viareggio - commenta Alessandro Santini, presidente della Fondazione Carnevale - sappiamo bene cosa e' il dolore e il Carnevale sin dalla sua nascita ha saputo invece rappresentare una occasione per dare testimonianza di vicinanza e solidarieta' alle persone che soffrono. Lo abbiamo fatto dopo il disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno e intendiamo farlo anche quest'anno per le vittime della nave Concordia".
FRANCIA APRE INCHIESTA - La magistratura francese ha deciso di aprire un'inchiesta sul naufragio della Costa Concordia, avvenuto la sera del 13 gennaio scorso davanti alla costa occidentale dell'Isola del Giglio: lo hanno reso noto fonti giudiziarie, secondo cui saranno ascoltati dalla polizia i connazionali sopravvissuti alla tragedia per "stabilire le circostanze del disastro, e le condizioni dell'evacuazione e dei soccorsi". Si teme siano 32 le persone a bordo della nave italiana che hanno perso la vita.
17 VITTIME, 15 DISPERSI - In totale, sono diciassette le vittime identificate, 15 i dispersi. Tra loro 9 donne e 6 uomini. 6 i tedeschi, 2 i francesi, 4 italiani, un indiano e due americani. I dispersi sono: Bauer Elisabeth, Ganz Christina Mathi, Ganz Norbert Josef, Neth Margarethe, Werp Brunhild, Schroeter Margrit, Blemand Michael, Litzler Mylene, Girolamo Giuseppe, Trecarichi Maria Grazia, Arlotti Dayana, Arlotti Williams, Rebello Russel Terence, Heil Barbara e Heil Gerald. Lo rende noto la prefettura di Grosseto.
Oggetti personali, appartenenti a Domnica Cemortan, la ragazza moldava ascoltata ieri dai pm come persona informata sui fatti, sarebbero stati ritrovati e recuperati lo scorso 21 gennaio dalla cabina del comandante Francesco Schettino nei giorni scorsi dai sommozzatori impegnati nelle ricerche. E' quanto si apprende da fonti investigative.
Domnica stessa avrebbe confermato di essere la legittima proprietaria di alcuni indumenti, abiti, sembra anche il beauty-case, contenuti in una borsa da viaggio. Questo ritrovamento di oggetti personali della moldava nella cabina di Schettino era un particolare riservato, mantenuto con discrezione dai pm. Alla domanda del perche' ci fossero oggetti della donna nella cabina del comandante della Costa Concordia, la Cemortan avrebbe cosi' risposto agli inquirenti: "sulla nave ero amica di tutti".
Gli inquirenti lavorano intensamente per ricostruire l'accadeuto. Sono stati sentiti, sempre come 'persone informate sui fatti', anche alcuni ufficiali della nave ed altro personale imbarcato sulla Costa Concordia, anche personale che era in plancia. Oggi l'avvocato Giulia Bongiorno presenterà una denuncia penale collettiva ('class action') a nome di una cinquantina di passeggeri, tra cui alcuni stranieri, mentre la difesa di Schettino depositerà alla cancelleria del tribunale del riesame di Firenze una memoria integrativa in vista dell'udienza del prossimo 6 febbraio sui ricorsi della procura e della stessa difesa contro l'ordinanza del gip di Grosseto che revocò il fermo in carcere per Schettino, fissando gli arresti domiciliari.
IL GIALLO DELLA TELEFONATA: CERCATE I RAGAZZI DENTRO LA STIVA - La sera del 14 gennaio, il giorno dopo l'incidente, mentre i soccorsi sulla Concordia sono nel vivo arriva una telefonata che emerge dai brogliacci della Guardia Costiera. Un uomo, il cui nome è stato cancellato, riferisce che sulla Concordia ci sono "ragazzini di età compresa tra i 13 e i 16 anni che che effettuano lavori di facchinaggio e hanno dormitori nella stiva". Un'ipotesi che la magistratura sta approfondendo e probabilmente nei prossimi giorni l'autore della chiamata sarà sentito. La Costa è sempre stata impegnata contro lo sfruttamento del lavoro minorile e clandestino, anche con una campagna apposita. Ma il giallo dei clandestini a bordo riemerge periodicamente dal giorno del disastro, evocato inizialmente anche dal capo della protezione civile Gabrielli.
DOMNICA: HO UN DEBOLE PER SCHETTINO - Domnica Cemortan aveva un debole, una vera e propria ammirazione nei confronti del capitan Schettino. E' stata proprio la 24enne ad ammetterlo, ieri mentre veniva ascoltata come persona informata sui fatti dagli inquirenti dell'inchiesta sul naufragio della nave Costa Concordia. Un lungo e dettagliato colloquio con i pm, in cui ha raccontato come Schettino si sia comportato da vero eroe. Il Capitano, ha detto, ha salvato centinaia, se non migliaia di vite nel mare dell'Isola del Giglio, come già aveva detto in un'intervista ad una tv del suo paese. Il colloquio è durato circa sei ore e mezza nella caserma dei carabinieri di Marina di Grosseto.
CARNEVALE: "CENSURATO" CAPITAN SCHETTINO SU CARRO A VIAREGGIO - Il capitano Schettino domenica non sfilera' piu' al Carnevale di Viareggio. Dopo l'annuncio fatto ieri della presenza di una maschera che raffigurava il comandante della Costa Concordia su uno dei carri di cartapesta in concorso e dopo le polemiche nate da quell'annuncio, la Fondazione Carnevale che organizza le sfilate ha deciso di non autorizzare la presenza della maschera sopra il carro. E, in accordo con l'autore del carro "incriminato", non fara' sfilare il personaggio. "A Viareggio - commenta Alessandro Santini, presidente della Fondazione Carnevale - sappiamo bene cosa e' il dolore e il Carnevale sin dalla sua nascita ha saputo invece rappresentare una occasione per dare testimonianza di vicinanza e solidarieta' alle persone che soffrono. Lo abbiamo fatto dopo il disastro ferroviario di Viareggio del 29 giugno e intendiamo farlo anche quest'anno per le vittime della nave Concordia".
FRANCIA APRE INCHIESTA - La magistratura francese ha deciso di aprire un'inchiesta sul naufragio della Costa Concordia, avvenuto la sera del 13 gennaio scorso davanti alla costa occidentale dell'Isola del Giglio: lo hanno reso noto fonti giudiziarie, secondo cui saranno ascoltati dalla polizia i connazionali sopravvissuti alla tragedia per "stabilire le circostanze del disastro, e le condizioni dell'evacuazione e dei soccorsi". Si teme siano 32 le persone a bordo della nave italiana che hanno perso la vita.
17 VITTIME, 15 DISPERSI - In totale, sono diciassette le vittime identificate, 15 i dispersi. Tra loro 9 donne e 6 uomini. 6 i tedeschi, 2 i francesi, 4 italiani, un indiano e due americani. I dispersi sono: Bauer Elisabeth, Ganz Christina Mathi, Ganz Norbert Josef, Neth Margarethe, Werp Brunhild, Schroeter Margrit, Blemand Michael, Litzler Mylene, Girolamo Giuseppe, Trecarichi Maria Grazia, Arlotti Dayana, Arlotti Williams, Rebello Russel Terence, Heil Barbara e Heil Gerald. Lo rende noto la prefettura di Grosseto.
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