robom1
Forumer storico
1.L'incremento del costo di acquisto di case ed appartamenti non rientrano nell'indice perche sono considerate un investimento e non un costo.
Quindi se è vero che non influisce sull'inflazione è altrettanto vero che incide sul reddito disponibile in quanto un eventuale mutuo sarebbe acceso ad una rata piu' importante. In caso invece si disponga della somma vorrebbe dire non potere utilizzare una parte in investimenti alternativi.
2.D'altra parte vengono considerate le spese legate all'abitazione (acqua, elettricità, combustibile, spese di manutenzione tipo idraulico e/o elettricista, ristrutturazione e spese condominiali.
Occorre considerare che gran parte dei lavori di casa (tipo idraulico, elettricisti e/o ristrutturazione con muratore) vengono effettuate in nero.
Tutte le spese in nero che si sostengono chiaramente non confluiscono
nel costo e quindi nel calcolo dell'inflazione.
3.Gli affitti pesano sul paniere per il 2,1% poiché soltanto il 18,8% delle famiglie italiane vive in un’abitazione in affitto.
Ma anche se cosi fosse (si considera l'italia come un'unica famiglia) è chiaro che la percentuale di incidenza risulta troppo bassa (vedi incidenza affitti in nero e affitti pagati in via parziale) e/o probabilmente una volontà politica nel considerare una percentuale cosi bassa (significherebbe che gli affitti per quelli che devono pagare l'affitto rappresenta il 10% delle loro entrate).
Tale voce quindi incide sia su una sottostima dell'inflazione derivante da nero, da una sottostima della percentuale dell'inflazione sul paniere complessivo ed anche sul reddito disponibile.
4.Il peso dell’assicurazione dei mezzi di trasporto, che incide nel paniere per l’1,2%, è considerato valutando i premi pagati nell’anno dalle famiglie al netto dei rimborsi (in caso si sinistri). Ora se è vero che puo' andare bene considerando l'italia come un'unica famiglia, a mio avviso è errato a livello metodologico in quanto si privilegia un aspetto di cassa e non economico (infatti chi subisce un incidente comunque l'assicurazione la deve fare).
5.Gli esborsi sostenuti dalle famiglie per un incremento delle imposte a livello locale non vengono computati nel calcolo dell'inflazione.
6.Ultimo punto non riguardante il calcolo dell'inflazione ma del reddito disponibile è derivante dalla sottoscrizione di polizze pensione ed integrative che in passato non erano necessarie. Ora se chiaramente questo rappresenta oramai un obbligo è palese che riduce il reddito disponibile di oggi per un miglioramento / mantenimento del livello di reddito futuro.
Quindi se è vero che non influisce sull'inflazione è altrettanto vero che incide sul reddito disponibile in quanto un eventuale mutuo sarebbe acceso ad una rata piu' importante. In caso invece si disponga della somma vorrebbe dire non potere utilizzare una parte in investimenti alternativi.
2.D'altra parte vengono considerate le spese legate all'abitazione (acqua, elettricità, combustibile, spese di manutenzione tipo idraulico e/o elettricista, ristrutturazione e spese condominiali.
Occorre considerare che gran parte dei lavori di casa (tipo idraulico, elettricisti e/o ristrutturazione con muratore) vengono effettuate in nero.
Tutte le spese in nero che si sostengono chiaramente non confluiscono
nel costo e quindi nel calcolo dell'inflazione.
3.Gli affitti pesano sul paniere per il 2,1% poiché soltanto il 18,8% delle famiglie italiane vive in un’abitazione in affitto.
Ma anche se cosi fosse (si considera l'italia come un'unica famiglia) è chiaro che la percentuale di incidenza risulta troppo bassa (vedi incidenza affitti in nero e affitti pagati in via parziale) e/o probabilmente una volontà politica nel considerare una percentuale cosi bassa (significherebbe che gli affitti per quelli che devono pagare l'affitto rappresenta il 10% delle loro entrate).
Tale voce quindi incide sia su una sottostima dell'inflazione derivante da nero, da una sottostima della percentuale dell'inflazione sul paniere complessivo ed anche sul reddito disponibile.
4.Il peso dell’assicurazione dei mezzi di trasporto, che incide nel paniere per l’1,2%, è considerato valutando i premi pagati nell’anno dalle famiglie al netto dei rimborsi (in caso si sinistri). Ora se è vero che puo' andare bene considerando l'italia come un'unica famiglia, a mio avviso è errato a livello metodologico in quanto si privilegia un aspetto di cassa e non economico (infatti chi subisce un incidente comunque l'assicurazione la deve fare).
5.Gli esborsi sostenuti dalle famiglie per un incremento delle imposte a livello locale non vengono computati nel calcolo dell'inflazione.
6.Ultimo punto non riguardante il calcolo dell'inflazione ma del reddito disponibile è derivante dalla sottoscrizione di polizze pensione ed integrative che in passato non erano necessarie. Ora se chiaramente questo rappresenta oramai un obbligo è palese che riduce il reddito disponibile di oggi per un miglioramento / mantenimento del livello di reddito futuro.