Infortuni sul lavoro, lo scoop sulla Coop

Zen lento

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Ho sempre pensato che recente la campagna antiinfortunistica fosse opportuna, ma anche molto tardiva e ultimamente assai semplificata, per nulla convincente sulla spinta dalla eccezionalità dei fatti tragici della Tyssen.

La situazione italiana delle morti bianche e degli infortuni non è mai stata la peggiore in Europa o nel mondo,anzi,, ma il sindacato non s'è interessato della questione con la dovuta intransigenza , rinunciando ai suoi doveri.
Con un sindacato così poderoso , gli infortuni sono rimasti sempre troppo elevati negli ultimi 40 anni.

Adesso l'hanno beccato con le mani nel sacco in un fatto esemplare riguardante la prevenzione.
Anche se la questione è piu' di pertinenza della Lega dell Cooperative la notizia il sapore di una tempesta che si spera ora spingerà la Cgil a modificare l'atteggiamento rituale verso la questione.La polemica si allargherà necessariamente, anche questioni che nulla hanno a che vedere con il fatto ma riguardano la mission del sindacato e i rapporti con le Coop.

I ragazzi dlla scuola di giornalismo de la Cattolica hanno fatto un buono scoop, si spera divengano migliori di molti loro colleghi e che nasca una nuova leva di giornalisti nè proni, nè in ginocchio, con nessuno.

http://www.corriere.it/cronache/08_...co_0b216fea-2ae3-11dd-9793-00144f02aabc.shtml
 
bhe, riguardo la sicurezza nei cantieri posso dire la mia, visto che fa parte del mio lavoro e tra le tante cose che faccio sono uno di quei cattivi che fanno i verbali.

l'articolo evidenzia il mancato uso del casco, e' vero la norma dice che e' obbligatorio l'uso, in pratica difficilmente vedrai un muratore usarlo.
due motivi principali, 1 e' praticamente impossibile lavorare con un caschetto di plastica in testa, ogni volta che si devono piegare casca, 2 l'unica cosa che serve e' se vi sono potenziali cadute di piccoli oggetti dall'alto,
se qualcuno sta lavorando su un impalcatura e tu sei sotto , devi usarlo per evitare che qualche piccolo oggetto possa caderti in testa.
e' ovvio che e' completamente inutile per tutto il resto, ( anche se la legge lo obbiga) quando sei nel raggio di azione della gru, ( praticamente in tutto l'arco del cantiere ), perche' non ci vuole un genio a capire che se cade qualcosa dalla gru... un caschetto di plastica di certo non ti aiuta..
anche io sono abbastanza comprensivo quando i muratori, che lavorano all'aria aperta, non usano il casco.

altro discorso sono le cadute dall'alto. vero e quasi unico fattore di criticita' in un cantiere. qui , non usare imbragature, avere dei ponteggi male eseguiti, o avere buchi negli stessi o nei solai, e' da sanzione. e qui, non scherzo neanche io..

ma il casco, ripeto e' piu' un fattore scenico.. che realmente utile.

ciao
 
Albatros ha scritto:
bhe, riguardo la sicurezza nei cantieri posso dire la mia, visto che fa parte del mio lavoro e tra le tante cose che faccio sono uno di quei cattivi che fanno i verbali.

l'articolo evidenzia il mancato uso del casco, e' vero la norma dice che e' obbligatorio l'uso, in pratica difficilmente vedrai un muratore usarlo.
due motivi principali, 1 e' praticamente impossibile lavorare con un caschetto di plastica in testa, ogni volta che si devono piegare casca, 2 l'unica cosa che serve e' se vi sono potenziali cadute di piccoli oggetti dall'alto,
se qualcuno sta lavorando su un impalcatura e tu sei sotto , devi usarlo per evitare che qualche piccolo oggetto possa caderti in testa.
e' ovvio che e' completamente inutile per tutto il resto, ( anche se la legge lo obbiga) quando sei nel raggio di azione della gru, ( praticamente in tutto l'arco del cantiere ), perche' non ci vuole un genio a capire che se cade qualcosa dalla gru... un caschetto di plastica di certo non ti aiuta..
anche io sono abbastanza comprensivo quando i muratori, che lavorano all'aria aperta, non usano il casco.

altro discorso sono le cadute dall'alto. vero e quasi unico fattore di criticita' in un cantiere. qui , non usare imbragature, avere dei ponteggi male eseguiti, o avere buchi negli stessi o nei solai, e' da sanzione. e qui, non scherzo neanche io..

ma il casco, ripeto e' piu' un fattore scenico.. che realmente utile.

ciao


Ciao Albatros. La tua osservazione è ragionevole, ma nulla toglie alla pessima figura nel caso.
Comunque la Lega Coop risponde sulla questione, forse anche a te:
www.corriere.it/cronache/08_maggio_26/CASCO_DENUNCIA_fc191a4e-2b31-11dd-9793-00144f02aabc.shtml

Va bene, ma c'e' una coda. Nel passo finale alla coop si afferma: "la rischiosita specifica della associazione è 5/10 volte inferiore alla media nazionale".
Siccome la rischiosità (ai fini contributi inail) è contrattata tra assicurazione e azienda, varrebbe la pena di avere più informazioni.
Per gli infortuni mortali nelle Coop posso ben crederci o sperare, ma sul tasso infortunistico reale, pari al 50- 90 % in meno rispetto al settore, nutro qualche legittimo dubbio (supportato dal naso, non da dati); in materia i progressi ci sono, ma non sono così eclatanti.

Nel caso di riscontro sarebbe un fiore all'occhiello straordinario, poco sfruttato.
Speriamo che i ragazzi della scuola di giornalismo insistano quel tanto che serve per dissipare i residui dubbi e sottolineare una virtu'.
 

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