MAIRE TECNIMONT In Borsa con tassi di crescita da brivido
Websim - 05/11/2007 18:20:24
Maire Tecnimont è pronta a sbarcare in Borsa. Il gruppo nato dalla fusione di Maire Engineering (ex Fiat Engineering) con Tecnimont, è tra i leader mondiale nei servizi per l'ingegneria e si occupa anche della realizzazione di impianti chimici e petrolchimici (51% del fatturato), oil & gas (15%), energia (8%) e infrastrutture civili (24%).
Oggi è partito il road show informativo per presentare l'operazione di collocamento. Sul mercato arriveranno al massimo 96,7 milioni di azioni, di cui 22,5 milioni legate a un aumento di capitale e 74,2 milioni poste in vendita dall'azionista principale. Si tratta della Maire Gestioni, società controllata da Fabrizio Di Amato, l'attuale presidente e a.d. di Maire Tecnimont, che dopo il collocamento vedrà la propria quota diluita dall'attuale 95% al 63,1% (in caso di totale esercizio della green shoe).Il 20% dell'offerta sarà rivolto a un pubblico retail, mentre la maggior parte, l'80% è riservata agli investitori istituzionali.
Secondo la tempistica dell'operazione, seguita da Banca Imi e Lehman Brothers, l'offerta partirà il 5 novembre per concludersi il 20 novembre. Solo due giorni dopo sarà reso noto il prezzo di collocamento ad oggi previsto all'interno della forchetta tra 3,5 euro e 4,75 euro.
Fatti due conti, a questi prezzi la società capitalizzerà tra 1.050 milioni e un massimo di 1.425 milioni di euro, con un EV/Ebitda 2006 di 9,8 volte al prezzo minimo, e di 13,8 al prezzo massimo. Il P/E sarà tra le 34,9 volte e le 47,7 volte.
A prima vista si tratta di multipli esagerati, eppure a guardare il settore che quota in media a 21,3 volte l'Ev/Ebitda 2006 e 39,4 volte il P/E, l'intervallo di prezzo scelto da Maire Tecnimont è leggermente a sconto.
In un incontro oggi a Milano con la stampa, il presidente e primo azionista del gruppo, Fabrizio Di Amato, ha giustificato la scelta dicendo di puntare "a un'operazione di successo e non di vendita" e haannunciato che i risultati del terzo trimestre, che saranno resi noti tra qualche giorno, saranno in linea con la crescita di quest'anno. Nei primi sei mesi del 2007 Maire Tecnimont ha visto i ricavi salire del 91,4%, l'Ebitda del 42,4% e l'utile netto del 123%.
Una crescita davvero forte su cui il management del gruppo, senza comunicare target specifici, si è mostrato ottimista. "Siamo molto esposti nei paesi BRIC (Brasile, India e Cina) che vantano fortissimi tassi di crescita, in più abbiamo un vantaggio costi, il 50% del nostro personale sono ingegneri indiani", ha spiegato Di Amato.
Al gruppo non mancheranno nemmeno le munizioni per finanziare nuove acquisizioni. Al 30 giugno la società vanta una posizione finanziaria netta positiva per 160 milioni di euro a cui vanno aggiunti tra i 78 e 106 milioni raccolti dall'aumento di capitale. In tutto si tratta di una cifra fra i 240 e i 270 milioni di euro, quando solo nel febbraio 2004 Maire Investimenti acquistava Fiat Engineering per 115 milioni di euro e nel luglio 2005 comprava Tecnimont per 180 milioni.
Infine Di Amato ha aggiunto anche che "i dividendi futuri saranno in linea con il settore, pari al 20 e il 30% degli utili".
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