MILANO, 21 maggio (Reuters) - Gli azionisti di controllo di MutuiOnline, società di servizi finanziari che inizia domani l'offerta di titoli allo scopo di approdare al Mta, segmento Star, sono impegnati a un payout di almeno il 40% nei prossimi
anni.
Lo ha detto Marco Pescarmona, presidente e amministratore esecutivo di MutuiOnline, nel corso della conferenza stampa di presentazione del gruppo.
A una domanda sulla politica di dividendi, Pescarmona ha citato il patto parasociale triennale fra Alma Ventures, la holding a cui fa capo il 31,15% del capitale, e Stefano Rossini, amministratore esecutivo e azionista al 4%, che impegna i manager-azionisti a un "payout di almeno il 40%".
L'Ipo, è stato sottolineato più volte, non rappresenterà una way-out per i manager-azionisti: Alma Ventures (che riunisce i due fondatori, ovvero Pescarmona e Alessandro Fracassi, amministratore delegato e amministratore esecutivo) e Rossini non venderanno. A cedere saranno i fondi di venture capital Nestor 2000 e Jupiter Venture.
L'azionariato di MutuiOnline, dopo l'eventuale esercizio della greenshoe, vedrà Alma Ventures al 31,15%, Nestor 2000 all'11,37% (dall'attuale 38,53%), Jupiter Venture al 5,47% (dal 18,56%), Stefano Rossini al 4%, altri azionisti al 7,76%, mentre il flottante sarà pari al 40,25%.
Il 15% dell'offerta di titoli MutuiOnline è rivolta al pubblico indistinto, mentre la parte restante è riservata agli istituzionali.
La forchetta di prezzo è compresa fra 4,55 e 6,05 euro per azione, per una capitalizzazione che va da 179,8 milioni a 239 milioni di euro.
L'offerta pubblica avrà inizio domani e terminerà il 31 maggio. Il prezzo sarà determinato entro il 2 giugno. La data di inizio delle negoziazioni è prevista per il 6 giugno.
Deutsche Bank è global coordinator e sponsor, Euromobiliare Sim svolge il ruolo di co-global coordinator, sponsor, responsabile del collocamento e specialista.
Nel corso della conferenza stampa, il management ha sottolineato i tassi di crescita dal 2004 al 2006: +67% in termini di ricavi, con un Ebit margin che è passato al 39% dal 29%.
Nel primo trimestre 2007, ha sottolineato Rossini, "i ricavi sono saliti del 40%, l'Ebit normalizzato del 51% e l'Ebit margin è arrivato al 42% dal 39%.
Pescarmona ha evidenziato che MutuiOnline "non è esposta al rischio di credito", aggiungendo che il problema dei mutui subprime in Italia non si pone, perché "semmai non c'è un'offerta di prodotti per soggetti con un livello di rischio non elevato".
Il management ha ripetutamente sottolineato come le due divisioni in cui si articola il gruppo, broking e business process outsourcing, abbiano prospettive di crescita notevoli, perché si tratta di mercati ancora in fase embrionale in Italia. Fracassi, per esempio, ha ricordato come "la percentuale di mutui gestiti in outsourcing sia soltanto del 2%, contro il 50% dell'Olanda, il 35% della Germania e il 28% della Spagna".
In assenza di competitor in Italia, la società europea che maggiormente assomiglia a MutuiOnline è la tedesca Interhyp , "una storia di grande successo", ha commentato Pescarmona.
Al prezzo di oggi (91,70 euro attorno alle 16 italiane),
Interhyp capitalizza circa 596 milioni di euro, ovvero 8,4 volte i ricavi 2006 (70,6 milioni di euro). MutuiOnline nel 2006 ha registrato ricavi per 21,842 milioni: così, in base alla forchetta, la capitalizzazione sarà compresa fra 8,23 e 10,94 volte i ricavi dell'anno scorso.
A livello di margini, però, MutuiOnline sarà a sconto rispetto a Interhyp: l'Ebitda 2006 del gruppo italiano è stato di 9,627 milioni, quindi la capitalizzazione sarà compresa fra 18,68 e 24,82 volte il Mol dell'anno scorso, mentre Interhyp capitalizza 26,6 volte l'Ebit 2006.