IRAP: l'Europa ha stabilito che è legittima

ricpast

Sono un tipo serio
Appena pervenuto dal ns avvocato:

Informiamo che la Corte di Giustizia delle Comunita’ Europee , con sentenza depositata questa mattina – disattendendo le aspettative dei contribuenti italiani - ha dichiarato la compatibilita’ dell’Irap con la normativa comunitaria, ribaltando le conclusioni dell'avvocato generale, Christine Stix-Hackl, che nel marzo scorso aveva sostenuto l'incompatibilita' dell'imposta regionale, pur chiedendo una retroattivita' limitata nel tempo.



L'Irap , ad avviso del Giudice Comunitario, presenta 'caratteristiche che la differenziano dall'Iva e non puo' essere ritenuta un'imposta sulla cifra d'affari'.

Infatti secondo la Corte , l'Irap a differenza dell'Iva «non è proporzionale al prezzo dei beni o dei servizi forniti e non è strutturata in modo da essere posta a carico del consumatore finale nel modo tipico dell'Iva». Pertanto l’Irap si distingue dall'Iva in «modo tale da non poter essere considerata un'imposta sulla cifra d'affari. Ne deriva che un prelievo fiscale con le caratteristiche dell'Irap è compatibile con la sesta direttiva Ue sull'Iva».



La pronuncia del Giudice comunitario, vincolante per i Giudici nazionali, nega definitivamente il diritto al rimborso delle somme pagate come richieste dalla Vostra societa’.





Nei prossimi giorni invieremo alla Vostra societa’ un prospetto della situazione processuale con la comunicazione dei provvedimenti che suggeriremo di adottare nel Vostro interesse, previo doveroso accordo con la Associazione degli Industriali che ha coordinato la complessa iniziativa.
 
ricpast ha scritto:
Appena pervenuto dal ns avvocato:

Informiamo che la Corte di Giustizia delle Comunita’ Europee , con sentenza depositata questa mattina – disattendendo le aspettative dei contribuenti italiani - ha dichiarato la compatibilita’ dell’Irap con la normativa comunitaria, ribaltando le conclusioni dell'avvocato generale, Christine Stix-Hackl, che nel marzo scorso aveva sostenuto l'incompatibilita' dell'imposta regionale, pur chiedendo una retroattivita' limitata nel tempo.



L'Irap , ad avviso del Giudice Comunitario, presenta 'caratteristiche che la differenziano dall'Iva e non puo' essere ritenuta un'imposta sulla cifra d'affari'.

Infatti secondo la Corte , l'Irap a differenza dell'Iva «non è proporzionale al prezzo dei beni o dei servizi forniti e non è strutturata in modo da essere posta a carico del consumatore finale nel modo tipico dell'Iva». Pertanto l’Irap si distingue dall'Iva in «modo tale da non poter essere considerata un'imposta sulla cifra d'affari. Ne deriva che un prelievo fiscale con le caratteristiche dell'Irap è compatibile con la sesta direttiva Ue sull'Iva».



La pronuncia del Giudice comunitario, vincolante per i Giudici nazionali, nega definitivamente il diritto al rimborso delle somme pagate come richieste dalla Vostra societa’.





Nei prossimi giorni invieremo alla Vostra societa’ un prospetto della situazione processuale con la comunicazione dei provvedimenti che suggeriremo di adottare nel Vostro interesse, previo doveroso accordo con la Associazione degli Industriali che ha coordinato la complessa iniziativa.



L'Irap per le imprese

CENTRO-DESTRA
Il governo si era impegnato a tagliare l’Irap di dodici miliardi di euro in tre anni, si incagliò poi su come reperire le risorse per raggiungere quell’obiettivo. Il Ministro Siniscalco propose un innalzamento dell’Iva che Lega e Forza Italia bocciarono. Nell’ultima Finanziaria, per venire incontro alle richieste degli industriali di abbassare il costo del lavoro (in Italia è fra i più alti dei Paesi industrializzati) il governo ha deciso in extremis un taglio del costo del lavoro di un punto in due anni.
CENTRO-SINISTRA
L’Unione è sempre stata contraria al taglio dell’Irap poiché - argomentano i suoi esperti - serve a finanziare il servizio sanitario nazionale. Ha sempre proposto un taglio del cuneo fiscale. Ora però sul futuro dell’Irap pende una sentenza della Corte di Giustizia Ue. «Dovremo modificarla, ma certamente non possiamo promettere di abolirla», ha detto Prodi lo scorso week-end agli industriali riuniti a Vicenza.


a te ric
 
Per me la sentenza è esclusivamente POLITICA.

Provo a spiegarmi:
l'IRAP secondo me è una brutta copia dell'IVA, quindi non condivido la ratio della sentenza.

Sentenza che ha una sua ragion d'essere esclusivamente nell'obiettivo di non creare un buco nelle casse del Ns paese che sarebbe oggettivamente insostenibile.

Ci hanno voluto salvare da una situazione che ci avrebbe creato dei problemi ENORMI in termini di riduzione del gettito e quindi sostenibilità nell'erogazione delle risorse per il sistema sanitario nazionale (il gettito dell'IRAP va a coprire buona parte del fabbisogno del SSN.....è la realtà, non è un'OPINIONE del centrosx....).

Mi stupisce davvero che abbiano decretato la sua LEGITTIMITA'....pensavo ad una sentenza di ILLEGITTIMITA' ma con effetti retroattivi limitati se non nulli.
 
sorus ha scritto:
Nell’ultima Finanziaria, per venire incontro alle richieste degli industriali di abbassare il costo del lavoro (in Italia è fra i più alti dei Paesi industrializzati)

Certo certo certo....

"Fatta 100 la media del costo del lavoro in Europa, il costo del lavoro
(orario e mensile) in Italia si attesta intorno ad 85-87, risultando
significativamente inferiore a quello dei Paesi scandinavi (128 in Svezia,
intorno a 120 in Danimarca), ai Paesi continentali (113-119 in Germania,
103-109 in Francia) e alla Gran Bretagna (107-117). Al di sotto
dell’Italia nella graduatoria dei Paesi Membri figurano solo gli altri
Paesi mediterranei (Grecia, Portogallo e Spagna) e l’Irlanda."

Fonte: CNEL
CONTRATTAZIONE, RETRIBUZIONI E COSTO DEL LAVORO IN ITALIA
NEL CONTESTO EUROPEO RAPPORTO 2002-2003, pag. 334

http://www.portalecnel.it/portale/p...strictToCategory=DOCUMENTI&Start=30&Count=30&

La tua fonte qual e'?
 
vesevus ha scritto:
ricpast ha scritto:
Per me la sentenza è esclusivamente POLITICA.


Nnnaaaaààààààà....... :D ... :D ... :D ... :D ... :D

Non hai capito.

E' politica perchè l'europa (nella persona del giudice che ha emesso la sentenza) ha ritenuto (a ragione) che una decisione di illegittimità retroattiva dell'IRAP avrebbe affossato (in modo davvero consistente) uno dei maggiori paesi della comunità.

Ho detto: PAESE e non GOVERNO.....

Per fare questo la Corte ha dovuto prendere una decisione che, secondo me, va contro una corretta interpretazione giuridica.

Ce la faranno i ns schieramenti politici a capire questo e a sforzarsi di rimodulare i presupposti dell'IRAP stessa?
Non credo proprio.

L'attuale maggioranza dovrebbe sconfessare i presupposti di una imposta creata dall'attuale viceministro.

L'attuale opposizione sarà troppo impegnata ad accusare di marxismo i giudici europei...

:rolleyes:
 
matabo ha scritto:
sorus ha scritto:
Nell’ultima Finanziaria, per venire incontro alle richieste degli industriali di abbassare il costo del lavoro (in Italia è fra i più alti dei Paesi industrializzati)

Certo certo certo....

"Fatta 100 la media del costo del lavoro in Europa, il costo del lavoro
(orario e mensile) in Italia si attesta intorno ad 85-87, risultando
significativamente inferiore a quello dei Paesi scandinavi (128 in Svezia,
intorno a 120 in Danimarca), ai Paesi continentali (113-119 in Germania,
103-109 in Francia) e alla Gran Bretagna (107-117). Al di sotto
dell’Italia nella graduatoria dei Paesi Membri figurano solo gli altri
Paesi mediterranei (Grecia, Portogallo e Spagna) e l’Irlanda."

Fonte: CNEL
CONTRATTAZIONE, RETRIBUZIONI E COSTO DEL LAVORO IN ITALIA
NEL CONTESTO EUROPEO RAPPORTO 2002-2003, pag. 334

http://www.portalecnel.it/portale/p...strictToCategory=DOCUMENTI&Start=30&Count=30&

La tua fonte qual e'?

ottimo intervento
cifre, non polemiche :) :)
 

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