Terra Dei Pazzi . pare che l’ucraina sia sparita dai media di tutto il mondo , Russia compresa.
Di
Nuke The Whales , il 18 gennaio 2016
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Persino in Russia si sono rotti i collioni della lenta decomposizione della terra ucraina, ho ascoltato il resoconto settimanale delle notizie e neanche una parola in riferimento al povero stato, su entrambi i canali principali alla televisione.
Non è che le cose siano migliorate, anzi, è che, secondo le dure leggi dei media “se non fa notizia non esiste”.
Provo io a darvi una veloce carrettata, così vi farete una idea, una specie di “Sitrep”, diciamo.
Agricoltura:
cattive notizie, da praticamente tutti i fronti, i raccolti sono in calo e il prossimo anni potrebbero esserci seri problemi.
Nel “granaio D’europa” la crisi si è fatta sentire , il gasolio è andato alle stelle, così pure i fertilizzanti, saliti di almeno tre volte e i diserbanti, saliti ancora di più.
Molte mega aziende sono fallite e i piccoli hanno patito, per via dell’aumento delle spese generali.
Ora, oltre al calo di rendimento di campi dovuto alla riduzione dei trattamenti abbiamo due problemi al lungo termine per gli agricoltori ucraini:
Il fatto che molti hanno utilizzato urea invece di concimi azotati, un fatto che causa danni al lungo termine ai campi , che diventano sterili, nel caso occorreranno anni per rimediare.
La sparizione di milioni di tonnellate di grano dai magazzini, si, bambini, milioni di tonnellate di grano, se non stanno attenti non ci sarà grano da seminare l’anno prossimo, infatti era parte delle riserve destinate a questo scopo.
Minsk
I primi due accordi di Minsk non sono neanche stati attuati in parte,
per volontà da parte el governo ucraino, e finalmente lo ha ammesso anche Poroshemo, in televisione, che “non interessa la governo ucraino attuarli” si tratta di un problema di principio.
Sanità
In televisione l’ottimo ministro
Alvaar Abromavicius , un
georgiano arrivato al posto di ministro della sanità ucraina per i suoi meriti, ovvero essere fuggito dal paese di origine dopo un mandato di arresto per corruzione e l’accusa di aver distrutto la sanità pubblica del suo paese, ci delizia con un intervista in televisione:
“dobbiamo separarci dai retaggi medioevali della sanità e dell’istruzione pubblica“
Nel senso che chi ha i soldi si cura e va a scuola e gli altri crepano o rimangono analfabeti.
Ok, siamo a posto, l’ucraina diventa il
pioniere del nuovo corso europeo.
Intanto nel apese aumentano le vittime dell’epidemia di
influenza suina, si paral ufficialmente di 25 vittime in tutto il paese, ma pare che siano
dodici solo a Mriupol, negli ultimi giorni,
otto a Odessa oltre a
cinque soldati che provenivano dalle zone ATO, ovvero dal fronte
del Donbass.
Facendo i conti credo che sessanta si un numero più ragionevole, e solo negli ultimi giorni.
A cosa è dovuto questo massacro?
Ascoltando alcuni medici pare che gli antivirali non siano disponibili, così come i posti in terapia intensiva siano pochissimi, dopo le riforme volute la ministro Abromavicius, ovvero un taglio dal 30 al 50% delle spese mediche nel paese, a seconda del settore.
Se poi calcoliamo che in farmacia una confezione di antibiotici costi anche 20 dollari, ovvero un quinto di uno stipendio medio (medio, non minimo), capiamo come mai la situazione sia così grave, ovvero
al gente non ha i soldi per curarsi.
Intanto apre si sia arrestata la piccola epidemia di
poliomielite di cui vi avevo parlato nei mesi scorsi.
Dopo il colpo di stato del Maidan le vaccinazioni contro le malattie infantili sono diventate più rare, e solo una parte dei bambini si è potuta sottoporre ad esse.
Pare che una parte dei bambini vaccinati abbia contagiato altri che non erano stati sottoposti alla vaccinazione, con una forma blanda della malattia, forma che comunque ha menomato quattro bimbi e ne ha uccisi due.
Gas.
Il problema del gas è chiuso per i russi, ovvero se non pagano non gliene viene consegnato, così come il carbone e energia elettrica, queste ultime due voci della lista, pare, non verranno comunque date agli ucraini a nessun costo, come forma di ritorsione contro gli attentati che hanno tenuto la Crimea al buio per giorni.
Intanto pare che stiano finendo le ultime forniture di gas russo dalla Slovacchia.
Strana storia questa, la Slovacchia si era detta disposta di fornire gas proveniente dalla Russia a prezzo maggiorato, e logicamente gli ucraini si sono fiondati a comprarlo.
Il motivo non è solo per la
palese imbecillità dei politici ucraini, ma per via della Bers.
Dato che ormai
non fa credito nessuno alla compagnia energetica ucraina, schiacciata da miliardi di dollari di debiti, la Bers, ovvero la banca di investimenti europea concede nei giorni scorsi 500 milioni di dollari a Kiev come prestito di emergenza per comprare gas,
a condizione che non lo si acquisti dalla Russia.
Bello sapere che i soldi dei contribuenti europei sono spesi così bene.
Per dirla in termini chiari la compagnia statale che gestisce il gas ucraino continua a venderlo sottocosto ai cittadini, malgrado la quotazione sia calata tantissimo, malgrado il prezzo basso almeno il 50 per cento dei privati e delle aziende non riesce a pagare le bollette o lo fa con parecchi mesi di ritardo.
E così si accumulano almeno otto miliardi di dollari con le aziende private.
Ma non solo le utenze pubbliche sono dalla scorsa estate che non pagano le bollette, anzi, per decreto di Proroshemo non può essere interrotta la fornitura, così come ai privati.
Solo che ai privati intanto gli si pignora la casa, che, alla prossima primavera, potrà essere messa all’asta.
Prestare soldi ad una azienda messa in quella maniera non è poco consigliabile, è addirittura folle.
Energia elettrica
Altra bella situazione:
nella provincia di Kherson ancora parecchi cittadini sono senza luce da dicembre , quando vennero fatti saltare le condutture che portavano energia in Crimea.
le bollette intanto continuano ad arrivare.
Nel nord est del paese energia arrivava dalla Russia, cosa che non avviene più, e cominciano i primi blackout.
Le centrali a carbone ormai sono alimentate con materiale scadente , provenienti dalle miniere del nord o dall’estero, le scorte sono al minimo , e comunque questo tipi di carbone rovinerà in fretta le caldaie,.
Le centrali nucleari del paese, quella cui non viene fatta la manutenzione dovuta da almeno un anno, sono tutte a massimo regime.
Ora, con le centrali a carbone e nucleari a massimo regime, il paese non è a posto con il fabbisogno, rimangono solo le centrali a gas, per sistemare tutto.
Le riserve di gas sono ai minimi, e i consumi sono appena esplosi per via del l’improvvisa ondata di freddo che è arrivata.
Cosa può andare storto, a questo punto?