KIEV disonesta

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Trump inasprisce le misure di procedura di visto per gli ucraini
Come riportato dal sito UNIAN, il presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che sospende il programma per aiuto ai rifugiati per quattro mesi e ha interrotto quello per i rifugiati siriani a tempo indeterminato, una scelta che ha detto di aver preso per "mantenere fuori i terroristi" dagli USA.
 
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Il presidente del Parlamento europeo Martin Schulz ha dichiarato che diversi Paesi della UE ostacolano l'abrogazione del regime dei visti con l'Ucraina, riporta il portale ucraino "Ukrainskaya Pravda".

Secondo Schulz, il Parlamento europeo è pronto ad abolire i visti con l'Ucraina, ma il Consiglio d'Europa non è ancora pronto a concordare questo meccanismo per la posizione di Francia, Belgio, Italia, Germania ed altri Paesi.

L'Unione Europea e Kiev hanno cominciato a negoziare l'abolizione dei visti nel 2008. Il Parlamento ucraino ha adottato tutte le disposizioni legislative richieste e nel dicembre di 1 anno fa la Commissione Europea aveva confermato l'attuazione di tutte le condizioni da parte dell'Ucraina.

Il presidente ucraino Petr Poroshenko aveva precedentemente dichiarato che l'accordo sull'abolizione dei visti sarebbe stato definitivamente firmato giovedì 24 novembre, ma durante l'ultimo vertice Ucraina-UE questa decisione è stata ancora una volta rinviata "sine die".

Europarlamento, Schulz rivela i Paesi che bloccano l'abolizione del visto per l'Ucraina
 
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KIEV ALL'ATTACCO IN DONBAS. COMPLICI, MCCAIN E I "FAKE MEDIA" - Blondet & Friends
KIEV ALL’ATTACCO IN DONBAS. COMPLICI, MCCAIN E I “FAKE MEDIA”
Maurizio Blondet 2 febbraio 2017 4



Le truppe di Kiev da giorni compiono bombardamenti d’artiglierie contro il Donbass separatista – uccidendo volontariamente gran numero di civili (qualcosa che hanno imparato dalla Cia?). Durante le ultime 24 ore, le truppaglie della giunta hanno sparato 3016 volte contro il territorio separatista, di cui 490 volte con razzi multipli Katiusha, e 939 volte con artiglieria pesante (122 e 152 mm). Così’ hanno ucciso due persone (una anziana di Avdeyevka), colpito un’ambulanza ferendone gli occupanti, distrutto 51 edifici civili, fra cui un piccolo parco-giochi per bambini a Makeyevka, ma soprattutto danneggiato la stazione di filtraggio acqua di Donetsk, privando la capitale, e Yasinovataya e Avdeyevka, dell’acqua corrente. Ciò ricorda molto da vicino ciò che è avvenuto in Siria a metà, dopo la liberazione di Aleppo, quando ignoti terroristi hanno, con un attentato mirato, privato di acqua potabile Damasco che ha 5 milioni di abitanti (decisamente, firma Cia).


Il cadavere di Katia Volkova, 60 anni, pianta dalla figlia e dalla nuora. Uccisa da un mortaio mentre entrava in una bottega.
Che sia una provocazione della giunta, non è dubbio. Persino gli osservatori tedeschi lo ammettono: “Dietro, si sospettava nel governo tedesco, ci potrebbe anche essere il calcolo di aggravare la situazione in modo che i piani del presidente degli Stati Uniti Donald Trump per alleviare le sanzioni possano essere fermati. Poroshenko tenterà qualsiasi cosa per evitare la fine delle sanzioni contro la Russia.

Ostukraine – Kiews Kalkül

Anche gli osservatori OSCE, che dovrebbero controllare il cessate il fuoco di Minsk 2 e di solito danno la colpa ai separatisti, stavolta ammettono – implicitamente – che sono stati i nazistoidi di Kiev. Infatti è a loro che Alexander Hug, uno dei capo missione, ha chiesto di smettere di sparare sul twitter ufficiale dell’OSCE.



Anche perché sembra che lo stesso Hug sia stato preso sotto il fuoco ucraino mentre andava verso la centrale di filtraggio per accertare i danni.

Washington Post: “E’ Putin che ha aggredito”.
Ma la cosa più grave non è questa. La più grave è che il Washington Post, riportando i fatti, ne dia la colpa esclusivamente “a Putin per forzare la mano a Trump a fare qualcosa”. Parla di “bombardamenti ed attività militare russi”, si affretta a riportare il parere di tale Alex Kokcharov, analista di Jane’s, che asserisce l’assurdo: “La Russia sta volontariamente usando una escalation controllata nel Donbas per dimostrare il suo controllo del conflitto alla nuova amministrazione Usa. E’ probabilmente parte della più ampia strategia russa di assertività militare all’estero”.

Ukraine fighting could pose early challenge to Trump

Siccome la spudorata “ fake news” del grande giornale Usa – chiaramente parte della politica di provocazione del “deep state”, che non si perita di provocare un conflitto contro la Russia, sull’Ucraina come in Polonia o nei baltici- sarà ripresa dai media italiani ed europei (anzi già la ripetono diverse radio), mettiamo qui i dati per smentirla. Senza nessuna speranza, a futura memoria: noi non siamo caduti nella menzogna.

Dunque, il lettore deve sapere che la missione OSCE, che dovrebbe controllare il cessate il fuoco lungo le linee di demilitarizzazione concordate, ed è costituito da militari NATO ma anche russi, rilascia rapporti quotidiani – evidentemente ignorati dal Washington Post. .

Da questi risulta che:

Il 26 gennaio, la Missione Osce ha rivisitato un sito di immagazzinamento militare permanente della forze di Kiev, il più importante, ed “ha osservato che 12 carri armati T-64 e quattro mortai da 82 millimetri erano scomparsi. La Missione Osce nota che le violazioni del cessate il fuoco sono diminuite nelle serate del 27 e 28 gennaio, rispetto al passato (“solo” 330 esplosioni rispetto alle 520 solite); e poi “nelle seguenti 24 ore, registra 2300 esplosioni, per lo più nelle zone di Avdiivka-Yasynuvata-aeroporto di Donetsk “. Evidentemente gli aggressori stavano silenziosamente riposizionando l’armamento pesante su posizioni avanzate,m dentro la zona demilitarizzata – in piena violazione degli accordi. Hanno anche abbattuto un drone da osservazione della Misisone. Una ventina di uomini in mimetica “ma disarmati” sono stati colti da osservatori dell’Osce mentre avevano bloccato, con tre tronchi sui binari, la linea ferroviaria tra Hirske (Kiev) e Donetsky (controllata dai ribelli). Hanno detto agli osservatori OSCE di essere “reduci di battaglioni di volontari” ucraini e aver bloccato il traffico “per combattere contro il contrabbando”.

Latest from the OSCE Special Monitoring Mission to Ukraine (SMM), based on information received as of 19:30, 26 January 2017 | OSCE

Gli ucraini hanno anche abbattuto un drone d’osservazione dell’OSCE sopra Makeyevka, lanciando un missile BUK.

DPR Command: Kiev applies Buk missile system attacking OSCE drone above Makeyevka


Il senatore McCain con le truppe di Kiev.
Non si deve dimenticare che il noto senatore John McCain, accompagnato dal suo costante tirapiedi senatore Lindsey Graham, hanno passato le feste di Capodanno a Kiev . Non per il veglione. Hanno visitato la 36ma Brigata di Marina Separata (?) sulla linea avanzata di Shyrokyne, a quattro chilometri dalla linea di contatto, insieme a Poroshenko. “Ammiro che voi combattete per la patria”, ha proclamato Graham:”La vostra lotta è la nostra lotta . Il 2017 sarà l’anno dell’offensiva”. McCain: “Io sono convinto che voi vincerete, e noi faremo tutto quel che possiamo per darvi tutto quel che vi serve per la vittoria”. Non a caso Trump ha detto a McCain di “smettere di cercare di provocare la terza guerra mondiale”.

(Poroshenko dal canto suo ha incitato i soldatiu con queste parole: “Stiamo combattento per la libertà, per i valori della democrazia, per protreggerli nell’Europa centralre del XXI seoclo”: le stesse parole che dice la Mogherini contro Trump).

We are fighting for freedom, for the values, for democracy, protecting them in the center of Europe in the XXI century,” he said.

Negli ultimi due anni, l’esercito di Kiev è passato per un massiccio rafforzamento: nuove armi ed equipaggiamento arrivati da Usa e paesi NATO, droni, addestratori americani; sulla carta è un’armata di 250 mila coscritti. Ma la loro combattività è dubbia. Di fatto, l’offensiva in corso è sostenuta dai battaglioni neonazisti (“nazi-froci”) del Pravi Sektor; che continuano gli attacchi oltre le linee, nonostante le gravi perdite: 93 morti e 300 feriti secondo i rapporti stessi di Kiev. Il quale ha sloggiato i pazienti dagli ospedali di Avdeyevka, Konstantinovka, e Selidovo per fare posto ai militari.

I comandi dei separatisti sostengono che le loro linee di difesa reggono. Sono però molto preoccupati della presenza a Kramatorsk, a 48 chilometri da loro, di due sistemi di missili Trocka-U, che le truppaglie di Kiev potrebbero lanciare se messi alle strette: provocando stragi.. Hanno avvertito gli osservatori della Missione Osce.

Ukrainian military ready to launch six missiles ‘Tochka-U’ on DPR territory

Sugli altri fronti.

Gli Usa continuano a rifornire Daesh
Lo ha rivelato un membro del parlamento iracheno, Sattar al-Qanem, citando fonti della intelligence nazionale: un elicottero ChinooK è atterrato sabato scorso presso Salahuddin, regione di Al-Jazireh, area cotto controllo dello Stato Islamico. Un altro mezzo è atterrato presso il villaggio di Mak’hul, a nord di Salahuddin. Hassan Salem, membro della commissione della sicurezza del parlamento, ha confermato. Ed ha agiunto che i due elicotteri hanno sbarcato armi e viveri per i terroristi, e preso a bordo, per esfiltrarli, alcuni comandanti dell’ISIS.


Massacro di donne in Yemen
Qualche giorno fa il Pentagono ha attaccato in Yemen un presunto “ campo di Al Qaeda presso Bayda”, massacrando una sessantina di donne (“dichiarate combattenti di Al Qaeda”); fra tali combattenti si conta la figlia, di 8 anni, di ANwar Al-Awlaki, un cittadino americano (eh sì) bollato come “leader di Al Qaeda”, e ucciso da un drone americano cinque anni fa.Droni americani avevano già ucciso anche un figlio sedicenne di Al-Awlaki, Abdulrahman, (anche lui cittadino Usa), quindi con la famiglia il Pentagono dovrebbe finalmente aver finito.

C’è il dubbio che l’attacco sia stato ordinato all’insaputa della nuova amministrazione: il generale Mattis era ad una festa ufficiale, e ha dovuto abbandonarla in fretta perché nell’operazione – malissimo organizzata – due Navy Seals sono morti per incidente al loro velivolo. Lo scopo? Liberarsi di collaborazionisti, probabilmente; ma con il vantaggio collaterale di permettere ai grandi media di titolare “bagno di sangue di donne nel primo raid dell’era Trump”.


Aveva 8 anni. Gli inviati non si sono commossi.
“I SEALS sono entrati nella casa ed hanno ucciso tutti quelli che c’erano, comprese tutte le donne. Hanno incendiato la casa”: lo ha riportato il nonno della piccola Nawar, che si chiama Nasser Al-Awlaki ed è stato in passato ministro dell’agricoltura dello Yemen. I SEALS hanno bruciato la casa perché? Perché hanno ammazzato le donne?

Navy SEAL, 8-year-old American girl died in Yemen raid

“Trump è sabotato dal Pentagono?”, si domanda Paul Craig Roberts.
 
Sui bombardamenti nel Donbass, Ukraina. Le Puttanazze all’opera, come al solito.
Di Nuke The Whales , il 5 febbraio 2017 105 Comment
Sui bombardamenti nel Donbass, Ukraina. Le Puttanazze all’opera, come al solito. - Rischio Calcolato

Dopo alcuni giorni riesco a fare il punto su cosa stia succedendo e cosa sia successo nel Donbass, in particolare nella zona di Ardeevka, sotto il controllo delle forze occupanti di Kiev:

Quella zona, ricordiamolo è già stato teatro di combattimenti negli anni scorsi.

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Alcuni giorni fa, più precisamente il 29 del mese di gennaio i soldati dell’esercito di Kiev danno inizio dalla città di Ardeevka ad una serrata fase di bombardamento, diretta contro le linee dei separatisti: la scusa è un attacco avvenuto poco prima contro di loro. I separatisti asseriscono trattarsi di una montatura, il fuoco sarebbe provenuto da mezzi dell’esercito di Kiev che di notte hanno attraversato il confine e aperto il fuoco contro le loro stesse linee. Non so se questo sia vero o no, ma sarebbe tipicamente ucraino, come stratagemma.

A seguito di questo bombardamento alcuni gruppi di militari avanzano verso le zone controllate dei separatisti e si addentrano di meno di un chilometro oltre le linee. Ne nascono furiosi combattimenti, e , il giorno 3 febbraio le zone occupate vengono riprese dai separatisti, con parecchie morti e feriti dalla parte ucraina. I separatisti pare abbiano persino inizialmente impedito il recupero dei morti e dei feriti, sparando su qualsiasi cosa si muovesse.

Come rappresaglia le artiglierie di Kiev continuano a colpire con missili la città di Donetsk, uccidendo almeno venti civili nel sonno o mentre passeggiavano per la strada: cinque scuole colpite dalle bombe, per esempio.

Dato che parte dei soldati di Kiev si sono rifiutati di attaccare, in particolare il 73esimo battaglione, e la scarsa preparazione di chi è avanzato, ovvero i mitici volontari filonazisti, si sapeva fin dall’inizio che l’attacco era destinato a finire nel nulla, anzi, probabilmente sarebbe avvenuto un altro massacro sanguinoso, come d’abitudine.

Visto che siamo tra persone intelligenti contestualizziamo, un attacco limitato nel tempo e nello spazio, un feroce combattimento che interessa alcuni chilometri scarsi di linea del fronte e qualche centinaio di metri di terreno.

Del tutto ininfluente dal punto di vista militare, anche se i soldati che sono morti in questo frangente avrebbero qualcosa da ridire in merito, credo.

Per avere una speranza di successo un attacco dovrebbe essere simultaneo, occupare tutto il fronte e con numeri schiaccianti, mentre sappiamo benissimo che ormai le forze dei due eserciti quasi si equivalgono, e che i l’esercito russo interverrebbe, in caso di attacco totale, e ne sarebbe giustificato, per difendere la vita dei civili.

Un attacco limitato, quasi dimostrativo, reso terribile dal fatto che le due parti si odiano e che i soldati dell’esercito di Kiev vogliono vendicare i commilitoni morti e i separatisti i loro civili uccisi dai bombardamenti.



Uno degli arrivi dei soldati vittime degli attacchi all’aeroporto di Dnepropetrovsk, Ucraina.

Limitato nel tempo e nello spazio per evitare una eventuale controffensiva russa e abbastanza sanguinoso da fare strillare le puttanazze dei media occidentali.

Invece di contare le bombe cerchiamo di capire perché mai questo è avvenuto:

Ovviamente il governo di Kiev ha bisogno di un nemico, disperatamente bisogno, con circa metà della popolazione che non riesce a pagare le bollette, cresciute di circa cinquanta volte, tenendo conto del cambio e degli stipendi, rispetto al valore di prima del colpo di stato del 2013.

In particolare ne ha bisogno Poroshenko, il presidente ucraino, capo di un governo che vede sempre più politici defilarsi in attesa di tempi migliori, con giovani fanatici antirussi felici di prenderne il posto.

Anche alcuni esponenti tedeschi vedono di buon occhio questo, in particolare la cancelliera Merkel, preda di un odio personale contro la Russia e Putin:
e anche a parte degli esponenti politici dei paesi baltici e della Polonia, partiti che sull’odio antirusso trovano l’unico comune denominatore, fanatici nazionalisti e nazisti tout court.

Conviene pure al famoso Deep State americano, in chiave non solo antirussa, ma contro il presidente Trump, un curioso personaggio.

Conviene a tanta gente, tranne che ad una della parti che tutti dicono interessata al conflitto, La Russia:

Infatti nessuno nel governo di Putin ha interesse ad una recrudescenza dei combattimenti, la situazione economica in ucraina è così disperata che il paese può benissimo collassare da un momento all’altro, dopo anni di tagli alle spese e di svalutazione.

Non conviene certo alle opposizioni “liberali”(ovvero pagate dagli USA) russe, destinate ad avere percentuali nei votanti dello zero virgola qualcosa, dopo il saccheggio ed il disastro combinato nel paese da ladri e filoamericani (stessa cosa, come sappiamo) ormai nessuno voterebbe mai per loro, a parte gli ex complici e forse i loro parenti.:

Rimangono i due partiti di opposizione veri, il partito liberale di destra e quello comunista, che, malgrado le allucinazioni di molti , non solo non è al governo in Russia, ma è decisamente all’opposizione. Non mi stancherò mai di ripeterlo, questi partiti criticano aspramente il governo di Putin sulla questione ucraina, secondo loro la Russia si è comportata troppo “morbidamente” nei confronti del governo di Kiev e dell’occidente:

La loro proposta sarebbe quella di attaccare subito il paese, magari facendo precedere l’esercito da qualche bomba nucleare, in modo da far capire all’occidente che nessuna controffensiva sarebbe tollerata:
Occupare militarmente il paese, avete capito? E lanciando delle bombe nucleari alle forze Nato se osassero intervenire:

Queste sono le opposizioni di Putin, che viene considerato un esponente moderato di centro destra, in Russia. Un democristiano, praticamente. Per figurarvelo meglio immaginate un Andreotti con due grossi coglioni e non religioso, e senza la gobba.

Notevole anche la visita del deputato Usa McCain, che casualmente visita la zona che sarà teatro dei combattimenti pochi giorni prima.
E i pescioloni ucraini abboccano, come al solito, i soliti coglioni che vanno ad immolarsi per interessi politici che non sono neanche in grado di comprendere, attaccano urlando in russo contro nemici loro concittadini fino ad alcuni anni fa chiamandoli “invasori russi”.

Fare la pace e aspettare il crollo del regime antirusso come in Moldavia no?

by Nuke di Liberticida
 
Mosca non consegna alle autorità filorusse del Donbass carri armati, ha dichiarato il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov.
Ha inoltre sottolineato che attraverso i canali ufficiali la Russia non invia volontari nelle zone di conflitto in Ucraina.

"Naturalmente siamo allo stesso tempo consapevoli che ci sono cittadini russi che volontariamente si sono recati nella regione per proteggere la gente dalle azioni aggressive delle forze armate ucraine,"

— ha risposto il portavoce del Cremlino, quando gli è stato chiesto di commentare le parole del deputato della Duma Sergey Zheleznyak pronunciate durante un talk show, secondo cui in Ucraina sarebbero stati mandati nuovi volontari per prendere parte ai combattimenti.

Secondo Peskov, serve chiedere a Kiev il perchè sia peggiorata la situazione nel Donbass.

"Tutto sommato è Ucraina, anche quelle zone che sfuggono al controllo di Kiev, nonostante Kiev faccia di tutto per rinnegare queste regioni", — ha aggiunto.

Pertanto proprio a Kiev si dovrebbe reindirizzare la domanda sui motivi del "grave slittamento" degli accordi di Minsk, ha concluso il portavoce del Cremlino.

I media avevano riferito in precedenza che le autoproclamate repubbliche del Donbass dispongono di 700 carri armati, un numero 3 volte superiore rispetto ai tank delle forze armate ucraine.

Nella giornata di ieri le unità di ricognizione dei filorussi di Donetsk avevano riferito che Kiev continua a concentrare i battaglioni corazzati a ridosso della linea di contatto.

Il ministero degli Esteri russo ha condannato la contrazione di mezzi militari di Kiev nel Donbass. Come sottolineato dalla rappresentante ufficiale del dicastero diplomatico russo Maria Zakharova, queste azioni avranno riperscussioni sul dialogo tra le parti in conflitto.
 
oltre che disonesta Kiev è pure stupida


La società pubblica ucraina Ukroboronprom, attraverso le proprie imprese controllate acquista i motori russi per mezzi militari a prezzi gonfiati attraverso una società moldava, riferiscono i giornalisti della trasmissione "Sledstvie.info".
Nel 2014 il presidente ucraino Petr Poroshenko aveva vietato qualsiasi forma di cooperazione tecnico-militare con la Russia. Tuttavia di tanto in tanto nei media trapelano notizie relative all'acquisto di Kiev di componenti russi.

Ad esempio alla fine dello scorso anno i giornalisti ucraini avevano segnalato che l'impresa Ukrinmash (controllata da Ukroboronprom, ndr) aveva acquistato tramite intermediari britannici cingoli da produttori russi e motori per i blindati BTR-70. La stessa Ukroboronprom aveva smentito questa informazione.

Gli autori dell'inchiesta hanno riferito di aver scoperto lo schema, che prevede quattro agenti economici. Per non comprare i motori direttamente alla Russia, una società controllata di Ukroboronprom effettua gli acquisti dei motori russi tramite imprese intermediarie moldave.

In questo modo una società moldava ha acquistato dallo stabilimento della russa Kamaz 20 motori, che poi ha importato nel Paese su camion.
Dopo alcuni giorni la società moldavo-ucraina che ha provveduto al trasporto dei motori li ha rivenduti all'impresa Avtoprezent, che a sua volta li ha ceduto ad una società tedesca.
Questa ultima società tedesca si occupa di importare in Ucraina i motori.

La società ucraina ha sborsato per 1 motore 15mila euro. Allo stesso tempo il prezzo reale di questa componente in Moldavia non è superiore ai 10.000 euro, hanno chiarito i giornalisti.

Inoltre affermano che a loro disposizioni sono finiti documenti che confermano decine di operazioni su componenti militari di fabbricazione russa a prezzi gonfiati.
 

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