KOSSOVO

ora il Kossovo è una nazione di ladri-spacciatori-delinquenti-assassini
nel cuore dell'europa

possiamo essere davvero grati a Clinton


IL KOSSOVO GRAZIE AGLI YANKEE è UN COVO DI TAGLIAGOLE NEL CUORE DELL'EUROPA
L'Isis finanzia scuole in Kosovo attraverso le Ong
Sono 50 le Ong che finanziano asili e scuole con i soldi degli jihadisti. Dal Kosovo 300 combattenti partiti per unirsi ai tagliagole ad Al-Bahgdadi
megachip.globalist.it
 
Terrorismo:"Metti una bomba a Rialto"

(ANSA) - VENEZIA, 30 MAR - "A Venezia guadagni subito il paradiso per quanti miscredenti ci sono qua. Metti una bomba a Rialto". E' uno dei passi di una intercettazione riguardante i quattro kosovari bloccati nella notte perché ritenuti parte di una cellula jihadista operante a Venezia. "Non vedo l'ora di giurare ad Allah. Se mi fanno fare il giuramento sono già pronto a morire" dice un altro degli indagati in una successiva conversazione intercettata dagli investigatori.
 
se questa sarà la politica estera dell'Italia temo che gli amici dei Kossovari ricominceranno con la strategia della tensione in italia.
già sappiamo per esperienza che è la CIA e la sua protetta: La Mafia


E Di Stefano ora ammette: “Putin è già un interlocutore ha vinto su tutta la linea”
“Repressione? Non tocca a noi valutare la democrazia in Russia”
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ANSA
Di Stefano
Nei piani dei 5 Stelle Manlio Di Stefano dovrebbe finire a fare il ministro degli Esteri se i Cinque stelle varcassero il portone di Palazzo Chigi



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Pubblicato il 30/03/2017
Ultima modifica il 30/03/2017 alle ore 07:08
ilario lombardo
roma
«Gli arresti a Mosca? E allora Guantanamo? Non tocca a me valutare la democrazia in un altro Paese» dice Manlio Di Stefano per levarsi dall’impaccio di una domanda che in tanti fanno ai 5 Stelle: cosa dite della retata di massa di Vladimir Putin? Se c’è un partito in Italia che per somiglianza avrebbe motivo di simpatizzare con i giovani ribelli di Mosca è il M5S. Una piattaforma anticorruzione nata online, un leader, Aleksej Navalnyj, che è un blogger: cosa vi ricorda? Ma perché allora il M5S, nel suo complesso, tace?



Nei piani di governo a 5 Stelle, Di Stefano è destinato a fare il ministro degli Esteri: perché è il più competente e ha una passione, coltivata negli anni, che ora è diventata un lavoro che lo fa viaggiare, incontrare popoli, stringere relazioni. E infatti è a lui che il M5S ha affidato il compito di delineare il programma di esteri che in questi giorni si vota sul blog di Beppe Grillo. Dieci punti che Di Stefano sta illustrando in diverse tappe da Nord a Sud. Ci sono i capisaldi del pensiero grillino che punta a ridefinire il ruolo dell’Italia in Europa e nel mondo, con accordi bilaterali inseriti all’interno di una strategia multilaterale più fluida che dalla Russia arriva fino alla Siria di Assad, e alle critiche all’Eurozona affianca l’idea di un’Alleanza mediterranea, senza rinunciare al riconoscimento della Palestina.



A Putin si torna sempre, senza timore per la durezza del pugno contro gli oppositori e l’aggressività fuori dai confini russi. «Perché allora non ci occupiamo anche dell’Arabia Saudita a cui l’Italia vende le armi? - chiede Di Stefano -. Io mi devo solo preoccupare di non favorire un governo nel commettere crimini. Mentre il ministro Alfano contesta gli arresti di Mosca, abbiamo fatto accordi milionari con i sauditi». Mosca ha represso il diritto di manifestare contro la corruzione. Matteo Salvini, leader della Lega Nord, amico di Putin, ha detto chiaramente che hanno fatto bene ad arrestarli perché le proteste non erano autorizzate.



E il M5S? «Arrestarli tutti così non è propriamente democratico, ma perché non parliamo anche di Guantanamo? È ancora aperta e a Barack Obama hanno dato il Nobel per la Pace. Questa è ipocrisia: o condanniamo tutti i Paesi che ledono i diritti o non possiamo fare una selezione». Nel giugno scorso Di Stefano era l’unico politico italiano presente al congresso di Russia Unita, il partito di Putin, un invito «accolto con grande entusiasmo» ebbe a dire durante la visita dove riaffermò uno dei punti cardini dei 5 Stelle: l’eliminazione delle sanzioni alla Russia: «Putin è un partner strategico nella lotta al terrorismo, non vederlo è cecità. Assieme ad Assad ha vinto la guerra in Siria».



Altro capitolo: Assad. Nel programma c’è scritto che vanno «ristabiliti i rapporti diplomatici con la Siria». Con un dittatore che ha sterminato civili e bambini? «Anche Federica Mogherini, ministro degli Esteri Ue, si è svegliata e ha riaperto ad Assad. Cosa fai altrimenti? O lo butti giù come Gheddafi o ci parli». Ogni punto si tiene assieme e c’è una coerenza nella visione di Di Stefano. Così per la Nato: «Va ridefinita la partecipazione italiana» dice il deputato che vuole organizzare una conferenza di pace sulla Libia a Roma e propone un’Alleanza del Mediterraneo tra i Paesi europei del Sud per fare blocco comune contro quelli a Nord in attesa di sapere se l’euro reggerà. «Fosse per me uscirei subito dall’euro, ma poiché nel M5S ognuno ha la sua posizione faremo un referendum.



Sappiamo però che con la moneta a due velocità Merkel vuole istituzionalizzare la Troika, un organo di strozzinaggio per i Paesi più deboli che proponiamo di smantellare». Il futuro dell’Europa non sembra in cima ai suoi pensieri: «Io parlo di Italia non di Europa. E anche se non vedo l’Alleanza mediterranea come alternativa all’Ue è giusto chiedersi cosa esiste oltre l’Eurozona». L’idea è quella di «fare accordi commerciali bilaterali con chi conviene, in un contesto multilaterale». Via dall’euro, Ue e la Nato più deboli, Alleanza mediterranea: ma così non si favorisce solo Putin come interlocutore privilegiato e i suoi sogni di un’Unione Euroasiatica? «Putin - risponde Di Stefano - è già un interlocutore, perché ha vinto su tutta la linea».
 
ahò non sono passate che poche ore.... e già si fanno sentire ... per adesso con la sola retorica.... se poi lo riterranno necessario... ricominceranno con le bombe e con i sequestri


Legami M5s-Russia, Usa avvertono l'Italia
L'Huffington Post -

Nei mesi scorsi l'Amministrazione degli Stati Uniti ha avvertito l'Italia di "fare attenzione ai legami tra governo russo e M5S". Lo riferisce La Stampa in un articolo da Washington firmato da Paolo Mastrolilli. Fonti governative americane hanno ...
 

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