Kurzweil: l'uomo macchina nascerà nel 2029

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Kurzweil: l'uomo macchina nascerà nel 2029
News
di Gaia Bottà da: http://punto-informatico.it


Roma - Il 2029 è il nuovo traguardo vaticinato da Ray Kurzweil: sarà l'anno in cui l'intelligenza artificiale raggiungerà il livello di quella umana, sarà l'anno in cui uomini e macchine si fonderanno per dare vita a uomini efficienti quanto le macchine, a macchine umane quanto le persone.

Rey KurzweilNominato dalla U.S. National Academy of Engineering come uno dei 18 visionari incaricati di prevedere le sfide tecnologiche del prossimo secolo, Kurzweil, futurologo e pioniere nell'ambito della scansione ottica e dei sistemi di sintesi audio, ha parlato di postumanesimo e di umanità aumentata, è tornato a configurare il prossimo futuro come un mondo in cui la vita umana e la vita digitale saranno sempre più compenetrate, a favore dell'uomo.

Il tutto, ha spiegato Kurzweil, si dovrà alla legge del ritorno accelerato: la tecnologia, una volta plasmata con l'Information Technology, avanza in maniera esponenziale. Sarà così che nei prossimi 50 anni l'umanità assisterà ad un progresso 32 volte maggiore rispetto a quello compiuto nel mezzo secolo scorso.
Biologia e IT si fonderanno in computer tridimensionali, molecolari, si opererà il reverse engineering del cervello: questi saranno software e hardware che permetteranno a mente e macchina di comunicare e di integrarsi nell'uomo dei prossimi decenni. L'intelligenza artificiale, più evoluta ed efficiente di quella umana, prevede da anni Kurzweil, sarà parte integrante della vita quotidiana, sarà in grado di sublimare le potenzialità della persona.

Non sarà un passaggio traumatico per il genere umano, sarà semplicemente la coerente evoluzione di quel che sta avvenendo: "La nostra civiltà è già fatta di convivenza tra l'uomo la macchina; usiamo la tecnologia per ampliare i nostri orizzonti fisici e mentali e quello che avverrà nei prossimi decenni non sarà che la naturale evoluzione di tutto ciò".

Uomini e macchine conviveranno pacificamente, il corpo e il cervello umano saranno potenziati da nano-robot integrati in esso, salute e longevità saranno a portata di mano. "Non sarà un'invasione aliena di macchine intelligenti che scalzeranno l'uomo dalla propria posizione", nessuna distopica autopoiesi delle macchine né competizione tra ecosistemi biologici e ecosistemi elettronici: le macchine saranno un supporto per l'uomo, i nanobot "ci renderanno più intelligenti, ci renderanno capaci di ricordare di più e meglio, ci proietteranno automaticamente in ambienti di realtà virtuale attraverso il sistema nervoso". Non resta che attendere il 2029.
 
DARPA vuole duplicare il cervello umano
News
di Luca Annunziata
martedì 19 febbraio 2008

Roma - Le visioni di Ray Kurzweil, ribadite appena un paio di giorni fa, potrebbero presto trasformarsi in realtà. DARPA, l'organizzazione finanziata dal Pentagono per la ricerca a scopo militare, ha deciso di investire e puntare con decisione alla realizzazione di un cervello artificiale in grado di competere e superare quello umano. Per riuscirci ha deciso di invitare tutti gli scienziati statunitensi a fornire il proprio contributo.

R. Daneel Olivaw"Confrontato coi sistemi biologici, le attuali macchine intelligenti sono meno efficienti di un fattore variabile tra un milione e un miliardo di volte", spiega DARPA: un valore inaccettabile, poiché inadatto a sviluppare tutti quei gingilli dotati di AI che i militari sono ansiosi di possedere.

Per il momento a disposizione ci sono appena 3 milioni di dollari da spendere entro il 2009: ma l'agenzia governativa è pronta a rilanciare, visto che per sviluppare il suo Systems of Neuromorphic Adaptive Plastic Scalable Electronics (SyNAPSE) ha già convocato un convegno per il prossimo 4 marzo in Virginia.
Le intenzioni di DARPA sono chiare: i ricercatori del governo sperano di "sensibilizzare" la comunità scientifica sugli obiettivi di SyNAPSE, di illustrare come l'agenzia intenda procedere e di invogliare gli studiosi di tutto il paese e di ogni branca scientifica a fornire il proprio contributo. Magari con la promessa di un consistente finanziamento delle loro ricerche.

"La chiave per raggiungere il successo nel programma SyNAPSE è un approccio multidisciplinare senza precedenti, che sia in grado di generare un deciso sviluppo tecnologico in molte aree", si legge sul sito del convegno. Le aree coinvolte sono essenzialmente quattro: hardware, architettura, simulazione ed ambiente.

Per quanto attiene l'hardware, DARPA pensa a circuiti elettronici modellati secondo lo schema del cervello umano: un principio innovativo, che si scontra con l'attuale limitata conoscenza del cervello dell'homo sapiens, e che dunque occorrerà approfondire. L'area architettura comporterà invece la fusione dei nuovi circuiti in una macrostruttura funzionale, paragonabile concettualmente al cervello completo.

Per tentare di progettare organicamente una struttura funzionale, tuttavia, occorrerà sviluppare tecniche di simulazione adatte a replicare il funzionamento dei neuro-circuiti, in grado cioè di prevedere quali saranno i comportamenti del prodotto finito prima che venga costruito. Ambiente, infine, designa la fase finale ma non meno fondamentale del processo: tutte le procedure di test, verifica ed evoluzione delle capacità del cervello artificiale dovranno essere previste e approntate per quantificarne i progressi.

Se queste quattro aree di specializzazione saranno affidate a scienziati capaci, se tutti i gruppi che collaboreranno al progetto saranno in grado di garantire adeguati sviluppi teorici e pratici entro le tappe stabilite di concerto dai ricercatori stessi, allora l'umanità aumentata di Kurzweil o persino quella totalmente artificiale di Asimov potranno trasformarsi in realtà prima del previsto.
 

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