La candela e l'imbecillità

Red Erik

Forumer attivo
Ho acceso la mia candela, uno dei pochi, credo, di questo nord-est cuore dell'economia italiana. Dicono che siamo la locomotiva d'Europa, un modello, un esempio. Mah!?
Non ne altre candele, le finestre delle case intorno sotto tutte ben chiuse, a ripararsi dal temporale improvviso e dal vento che è riuscito pure a far crollare nel cortile un pezzo dell'impalcatura del tetto. Un altro crollo... mi è andata bene, nulla è volato sulla strada.

La candela rossa è qui sulla finestra, vicino alla cartolina delle torri che Marco mi ha mandato da New York, 20 giorni fa. E c'è anche il cappellino del Nyse a comporre questo singolare altarino innalzato alla memoria e al ricordo di una tragedia senza fine. E a ricordare però che nonostante tutto si va avanti, che la vita continua.

Marcoledì, in azienda, ho visto la paura sul viso dei miei ragazzi. Si leggeva loro in faccia lo stupore, l'incredulità e la paura per il futuro. I miei 2 pakistani sono arrivati a testa bassa, come in vergogna, senza aprire bocca; hanno alzato lo sguardo solo quando tutti gli altri si sono stretti attorno al loro dolore. Uno di loro ha laggiù la moglie e la bambina di 2 anni, ammalata di chissà cosa...

Li ho rivisti oggi a mezzogiorno, poco prima: tutti i turnisti sono venuti per stringersi insieme in 3 minuti di silenzio e di sosta. Nessuno li aveva chiamati, nessuno aveva "organizzato uffficialmente" nulla. Akram e Shahnoor hanno portato per tutti una candela, come questa che adesso arde sul mio altarino e che brucia insieme a quella di Denis dall'Albania, di Carlo, Giorgio e degli altri veneti, di Kristian dalla Croazia.

Mi chiede Shanhoor stasera: -Mi odiate?-
No, come potrei. Solo non capisco perchè... perchè degli innocenti, gli dico, gente che come me e te stava lavorando, passeggiava in strada, vendeva hot-dog e prendeva un taxi. Odio e disperazione...

Non possiamo generalizzare, non tutti sono terroristi e non tutti sono bravi ragazzi.

Non posso odiare nemmeno uno dei miei titolari che, di ritorno martedì sera dai suoi giri, ha lasciato quest'unico commento:
-almeno adesso gli americani sapranno come si vive con una bomba sulla testa-
Ho atteso le 17.27 per avvisarlo che i suoi investimenti azionari perdevano di media il 9% e mi sono divertito a vederlo al telefono nel tentativo di contattare il suo team di esperti.
Mi fa pena, quest'uomo, così solo nella sua imbecillità, seconda solo all'autocompiacimento della propria ricchezza.
Ma non posso generalizzare, non tutti quelli come lui sono così stupidi.

Di certo non avrà acceso la candela lui; ma non correrò certo in suo aiuto se, come troppo spesso succede dalle mie parti, i soliti delinquenti gli entreranno in casa. Così imparerà anche lui a cosa possono spingere, a volte, l'odio e la disperazione
 
Accendo idealmente una seconda candela vicino alla tua.

Max

<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: Max Breakeven il 2001-09-14 23:39 ]</font>
 
Sono molto dispiaciuto per le migliaia di vittime innocenti che hanno perso la vita, mentre sono molto contrariato nel comportamento che hanno sia i giornalisti (soprattutto italiani) che sembra che siano piu' loro a voler la guerra per poter parlare di qualcosa e dell'odio che stanno diffondendo attraverso le televisioni con le loro stupide inchieste (vedi Porta a Porta) sia del comportamento degli stessi americani, INSOPPORTABILE!!!

2 americani su 3 vogliono la guerra anche se si dovessero colpire civili innocenti (questo e' pura vendetta).

Forse questi simpatici americani si sono dimenticati che 3 anni fa hanno ammazzato per puro gioco 50 persone o meglio turisti che scendevano a valle dopo una giornata di sci. I loro piloti hanno tranciato le funi della funivia del Cermis perche' erano talmente annoiati che si divertivano a passare sotto i cavi della funivia con i loro caccia e portarono la morte a ben 50 europei distruggendo ben centinaia di famiglie dato che avevano figli, mogli, genitori e parenti vari.
Gli americani chiedono vendetta x quello che e' successo e noi cosa abbiamo ottenuto?
I piloti sono stati ASSOLTI.
Avremmo dovuto dichiarare guerra agli americani?
E' stato un tragico incidente dicono loro, e' stato molto peggio, e' stata una STRAGE per puro GIOCO e per di + non ci sono colpevoli perche' essendo americani non possono essere colpiti.
Gli europei hanno mostrato tutta la loro umanita' facendosi sentire vicini nel dolore per le vittime di New York perfino la Formula 1, 3 min di silenzio x le vittime in tutta Europa.
Gli americani quando hanno fatto la strage hanno messo un articoletto di 10 righe alla pg 37 dei quotidiani, nessuno ha acceso un lumino, nessuno ha chiesto minuti di silenzio al popolo americano per chiedere scusa agli europei per quello che hanno fatto perche' loro sono intoccabili, sono Americani.

Mi dispiace ma la verita' e' questa ed e' molto triste.

In base al loro ragionamento noi europei dovremmo odiarli a morte e cosi' giustamente non e'.

Riporto nuovamente il mio dispiacere per le vittime innocenti, ma anche il mio disappunto sulla diversita' di trattamento.

Tam-Teo

<font size=-1>[ Questo messaggio è stato modificato da: Tam-Teo il 2001-09-16 18:09 ]</font>
 
Per Argema: ciao ragazzo, è andato tutto bene? Hai trovato ancora quel calore umano che tanti ci piace in quel famoso albergo? :D :D E spero che tu mi abbia salutato il nonno Vlad.

Per Tam-Teo: capisco ciò che dici e il rancore-rammarico per la disparità. Tuttavia non posso non pensare che in un caso ci sia stata premeditazione, nell'altro no (e forse è peggio). Ma al di là di questo, dell'intoccabilità di certi popoli, vorrei che ci fermassimo a riflettere sul sentimento di solidarietà per le vittime di questo gesto: solidarietà che ci contraddistingue e che ci rende più uomini; che ci consente di fare il primo pacifico passo, nel nostro piccolo, per arrivare al giusto equilibrio. Il rancore, quello che gli americani (ma non solo, anche molti di noi e anch'io sono stato tentato) vorrebbero guidasse la rappresaglia, porterebbe solo ad altri scontri, ad accentuare il divario esistente e l'odio tra popoli. E a pagare alla fine, sarebbe sempre la povera gente, sia essa americana, cattolica, islamica, afghana.

Il dolore per i morti del Cermis è lo stesso per i morti delle torri, per la guerriglia in Israele: in quei 3 minuti di silenzio si sono ritrovati tutti i loro morti per obbligarci a prendere una decisione, a cambiare le cose.

Ciao
 
Non possiamo generalizzare, non tutti sono terroristi e non tutti sono bravi ragazzi.

Adesso, forse, ce ne ricordiamo pure noi: prima di sparare nel mucchio, prima di sperare nelle rappresaglie e nelle vendette, fermiamoci un momento e ricordiamoci anche della povera gente, quella che subisce azione e reazione.

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Nel grande cimitero del nostro spirito non dimentichiamo di portare un
fiore a Massud, il capo afghano che combatte` prima gli invasori russi e
poi gli oppressori talebani, e da questi e` stato assassinato. Massud era
musulmano, e come migliaia di musulmani algerini e iraniani, come milioni
di musulmane del Pakistan e dell'Afghanistan, e` un martire
dell'integralismo islamico. Loro ce l'hanno in casa, quel nemico genocida.
Il grande reporter di guerra Ettore Mo ha raccontato sul "Corriere"
l'angoscia e l'incredulita` di Massud, lasciato solo, per anni, nella morsa
talebana. Con il passare dei giorni, la coscienza di questo fatale errore
fa finalmente capolino sui nostri giornali, e da` sollievo ai tanti, tra di
noi, che riconoscono il nemico nel terrorismo e nell'integralismo, non
nell'Islam. Uomini vestiti da pastori e da nomadi, uomini che si
inginocchiano verso la Mecca, come il partigiano Massud, sono in prima
linea da molto tempo, anche per nostro conto.

(Michele Serra su Repubblica di oggi)

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Con questo chiudo, tanto avete capito dove voglio arrivare. :-)
 

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