La CIA ammette la sconfitta in Afganistan

tontolina

Forumer storico
“I talebani sono nella posizione più forte dal 2001”. La CIA ammette la sconfitta in Afganistan

Da quando gli Stati Uniti hanno iniziato a ritirare le truppe dall’Afghanistan all’inizio di maggio, i talebani hanno ottenuto guadagni significativi contro il governo appoggiato dagli Stati Uniti. In un’intervista trasmessa venerdì, il direttore della CIA William Burns ha affermato di ritenere che i talebani siano nella migliore posizione militare in cui si trovano dalla guerra del 2001.


I talebani stanno facendo progressi militari significativi; sono probabilmente nella posizione militare più forte in cui si trovano dal 2001“, ha detto Burns a NPR.

A dimostrazione del successo dei talebani sul campo di battaglia, il presidente del Joint Chiefs of Staff Gen. Mark Milley ha detto mercoledì che il gruppo attualmente controlla 200 dei 419 centri distrettuali in Afghanistan. Il mese scorso, ha affermato che i talebani controllavano solo 81 centri distrettuali. L’ammissione, neanche tanto nascosta, di una sconfitta.

Burns ha assicurato che gli Stati Uniti continueranno a sostenere l’esercito afghano dopo il ritiro e ha affermato che la CIA sarà ancora coinvolta nel paese. “Quindi il governo degli Stati Uniti, come ha chiarito il presidente – e la CIA giocherà un ruolo in questo – continuerà a sostenere fortemente il governo afghano in ogni modo possibile. E per la CIA, saremo fortemente concentrati al di là del ritiro delle forze armate statunitensi e continue sfide al terrorismo”, ha affermato.

Sia la CIA che il Pentagono speravano di stabilire nuove basi nei paesi vicini, come il Pakistan. Ma nessuno dei vicini dell’Afghanistan voleva ospitare le forze statunitensi, e l’esercito deve accontentarsi di lanciare attacchi aerei dalla regione del Golfo o dall’oceano indiano.


Per la CIA, la sua presenza in Afghanistan sarà più nascosta di quella militare. Gli Stati Uniti prevedono di lasciare circa 600 soldati nel Paese divisi tra la propria ambasciata a Kabul e l’aeroporto internazionale, anch’esso situato nella capitale afghana. L’ambasciata degli Stati Uniti è una struttura enorme, che si sviluppa su 14 ettari, e che può ospitare migliaia di persone, con molto spazio per gli agenti della CIA. Burns ha insistito sul fatto che la CIA “sarà ancora in grado di fare molto” in Afghanistan dopo il 31 agosto, data entro la quale il presidente Biden ha dichiarato che il ritiro sarebbe stato completato.

Che può fare la CIA in Afganistan? Sicuramente cercherà di mantenere quel poco di governo che ancor esiste e medierà con i talebani. La sconfitta, evidente, dell’intervento USA nel paese potrebbe essere mediata da una permanenza scomoda per i vicini, soprattutto per la Cina, che si troverà ad avere a che fare con un paese islamico, e sappiamo come Pechino tratti l’Islam





 
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Un piccolo OT, non so dove metterlo

(ANSA) - WASHINGTON, 14 AGO - "So cosa apparirà nel primo paragrafo del mio necrologio: John Rizzo, principale consulente legale, ha approvato legalmente i programmi di tortura".
Così, sei anni prima, in un'intervista a Hill, John Rizzo aveva anticipato il suo "necrologio".
Ma anche i titoli dei giornali statunitensi che oggi ne hanno annunciato la morte, a 73 anni, nella sua casa di Washington, apparentemente a causa di un infarto.
L'avvocato, che ha lavorato 34 anni per la CIA, non si è mai sottratto alla responsabilità di aver autorizzato dopo l'11 settembre le prigioni segrete dei centri di intelligence nel mondo, e varie forme di tortura di sospetti terroristi islamici,
"Sono l'architetto legale dell'elenco delle tecniche proposte e ho svolto un ruolo chiave nell'ottenere l'approvazione legale per il loro utilizzo", ha ammesso una volta l'avvocato, che ha anche autorizzato attacchi con droni contro terroristi all'estero, attacchi che hanno ucciso e ferito innumerevoli civili.
Quanto ai "siti neri" (centri di detenzione clandestini) all'estero, li ha giustificati con il fatto che il Pentagono si è rifiutato di ospitarli nelle sue basi militari.
Rizzo ipotizzò fin dall'inizio che la morale e la legalità, di quelle che venivano eufemisticamente definite "tecniche di interrogatorio potenziate", sarebbero state messe in discussione.
"I tempi erano tali che quello che pensavo potesse essere immorale sarebbe ancora immorale se avessimo rifiutato unilateralmente la possibilità di adottare un programma che potrebbe potenzialmente salvare migliaia di vite americane", ha spiegato a Hill.
In caso di un nuovo attacco dopo quello delle Torri Gemelle, sostenne nel 2014 con Der Spiegel, «dalle indagini sarebbe emerso che la CIA avrebbe preso in considerazione queste tecniche, ma che era avversa al rischio di applicarle e io era la persona che l'avrebbe trattenuta: non poteva convivere con la possibilità che un giorno potesse succedere».
Rizzo ha fatto tutto in modo tale che il Dipartimento di Giustizia stabilisse che nessuna legge statunitense o trattato straniero fosse violato da quelle terribili tecniche, e che nessuna persona al servizio della CIA potesse essere perseguita. Solo il dolore legato alle insufficienze organiche avrebbe costituito tortura illegale.
Tuttavia, le feroci polemiche sorte dopo la scoperta di quegli interrogatori disumani gli sono costate qualche promozione: per sette anni è stato vicedirettore legale e poi consigliere principale del ministero della Giustizia, ma quando l'allora presidente George Bush ha cercato di nominarlo” direttore legale" l'opposizione parlamentare lo ha costretto a ritirare la nomina.
Tuttavia, questo non gli ha impedito, quando si è ritirato nel 2009, di ricevere la medaglia per la sua "illustre carriera" alla CIA.
Secondo il New York Times, Rizzo era "più introspettivo" di molti dei suoi colleghi nei confronti di queste tecniche terribilmente sadiche, ammettendo che i loro effetti a lungo termine "non sono mai stati completamente esplorati".
Ma non se ne è mai pentito e passerà alla storia come "il padre legale del waterboarding". (ANSA).
 
Afghanistan: il fallimento
Maurizio Blondet 17 Agosto 2021



Nel pieno compimento dell’””ideologia di mercato”, secondo cui Stato = spreco e Privato = efficienza, il capo del Pentagono dell’epoca, Donald Rumsfeld, volle introdurre elementi di mercato nella guerra: usare il meno possibile le forze regolari di Stati (costose) e più possibile contractors, che fu il nome nobile per mercenari. “Li paghi solo quando ne hai bisogno”, disse Rumsfeld. E non erano inceppati da stupidi codice etici e disciplinari, potevano essere usati per ogni operazione sporca : più “resilienti” ed efficienti dell’esercito, dunque. Rumsfeld chiamò la sua trovata Revolution in Military Affairs. Sorsero grosse ditte di militari private quotate in Borsa di cui la più famosa è la Blackwater; con un fatturato complessivo di 400 miliardi annui.
Già del 2016 – leggo in un articolo di InsideOver – , 1 su 4 degli “uomini armati” che aveva gli scarponi a terra in Iraq e Afghanistan provenivano da appaltatori privati. Ma il contribuente, che invece attendeva il disimpegno delle truppe – iniziato il 15 febbraio 2019 in Afghanistan e non ancora pianificato per l’Iraq – non è mai stato messo al corrente di questa vera e propria guerra in “outsourcing“.
I mercenari, per lo più gente addestrati nei corpi speciali, con alti stipendi, hanno prodotto al demoralizzazione dei soldati regolari, dalle paghe magre e disciplina dura. Ma non se ne è preso atto fino ad oggi.
La UE ha applicato la privatizzazione a suo modo, mandando in Afghanistan miriadi di ONG “umanitarie” o assistenziali con il compito di assistere gli afghani nel rammodernare e riformare le loro istituzione (“medievali”) secondo i modelli occidentali, insomma di insegnargli la civiltà, specie nell’”emancipazione delle donne”. I membri delle ONG, forniti di indennità doviziose, andavano per sei mesi nel paese di cui non conoscevano nulla, e quando avevano imparato qualcosa, la loro missione finiva e i venivano sostituiti da nuovi arrivati.
Basti pensare che all’Italia – con la magistratura Palamara che ha – fu affidata la riforma del sistema giudiziaria: decine di giudici nostri, distaccati in missione con gli emolumenti grassi, hanno fatto soldi così’. Il sistema giudiziario afgan non se n’è giovato.
Invece l ’emancipazione delle donne fu gestita dalle ONG stipendiate segnò un indubbio successo nel senso che, per servire gli stranieri in grado di pagare bene, comparvero frotte di prostitute cinesi dalla gonna con lo spacco e locali notturni dove si bevevano alcolici, cosa che la popolazione locale (medievale) mancò di apprezzare come civiltà superiore..
L’Afghanistan come kathekon islamico
Di questo basti. Voglio segnalare che il Corano segnala l’Afghanistan come luogo metastorico, di freno al caos.
Nella diciottesima Sura, Al-Kahf” (La Caverna), si racconta che un sovrano universale, (Dhul Qarnayn), variamente identificato dai commentatori islamici in Alessandro Magno o Ciro il Grande, che vi costruì un massiccio muro di ferro e che ricoprì di rame per bloccare l’irruzione di due popoli perversi di nome Yagog e Magog, che tormentavano gli abitanti .
Qui il passo:
O Qarnayn, invero Gog e Magog portano grande disordine sulla terra! Ti pagheremo un tributo se erigerai una barriera tra noi e loro”.
Il sovrano rifiuta e dice invece:
Disse: “Voi aiutatemi con energia e porrò una diga tra voi e loro.
Portatemi masse di ferro”. Quando poi ne ebbe colmato il valico [tra le due montagne] disse: “Soffiate!”. Quando fu incandescente, disse: “Portatemi rame, affinché io lo versi sopra”.
Così non [Gog e Magog] poterono scalarlo e neppure aprirvi un varco.
Disse: “Ecco una misericordia che proviene dal mio Signore. Quando verrà la promessa del mio Signore, sarà ridotta in polvere; e la promessa del mio Signore è veridica”.

Fino al giorno in cui riusciranno ad abbattere quella barriera verso la fine dei tempi . Una volta battuta la barriera i due popoli si stenderanno in gran numero e passando si abbevereranno presso il lago di Tiberiade (in Palestina) prosciugandolo. Inonderanno la terra di misfatti e nessuno sarà in grado di fermarli.
 

Alcune notizie del TG:

– Con l’entrata a Kabul i talebani hanno rimesso le mani sull’Afghanistan. Mancavano al potere dal 2001. Intanto migliaia di persone si sono riversate nell’aeroporto della capitale sperando di riuscire a fuggire.

– Le linee guida del governo americano sulla sicurezza delle reti wireless sono rimaste aggiornate al 1996. Una corte statunitense ha stabilito che non ci sono adeguate prove sulla sicurezza di questo protocollo per la salute umana e l’ambiente. L’azione legale era stata intentata dalla Children’s Health Defense dell’avvocato Robert Kennedy Jr.

– Nonostante gli appelli di avvocati e giuristi e nonostante le piazze che ogni sabato riempiono tutta Italia, e a cui anche noi di Byoblu diamo voce, il decreto legge con cui è entrato in vigore il Green pass e che ha di fatto esteso il termine dello stato di emergenza prosegue il suo iter verso la conversione in legge.

– A partire dal 7 agosto l’AIFA informa che è possibile utilizzare anche l’anticorpo monoclonale Sotrovimab per la cura del Covid19. Se è vero che i vaccini sperimentali ottengono autorizzazione emergenziale esclusivamente se non esistono terapie approvate per la cura della malattia, si potrebbe dire che con questa cura siamo ad una svolta?
 

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