DOSSIER – IL TRAFFICO DI DROGA È CONTROLLATO DAI POTERI FORTI
editoriale a cura dello staff di nocensura.com
La notizia dell’aereo legato alla CIA caduto in Messico durante il trasporto di 4 tonnellate di Cocaina deve far riflettere, in modo particolare ci rivolgiamo a coloro che stentano a credere che le più potenti istituzioni possano esser coinvolte in loschi affari di diverso tipo.
Deve fare riflettere anche il fatto che i mass media non riportino una notizia di questa portata/gravità.
Quando è emerso che i soldati americani in missione in Afganistan trafficassero droga, cercando di rimpatriarla in USA al rientro dalla missione nascosta nei mezzi militari,
non hanno dimostrato alcuna esitazione a punirli e parlarne sulla stampa: questo perché si trattava di
iniziative “private” di alcuni soldati, e probabilmente graduati,
sganciati però dai poteri forti che controllano il narcotraffico nel mondo.
Non ci vuole tre lauree per capire che la produzione e il narcotraffico di sostanze stupefacenti E’ AVALLATO, se non GESTITO e ORGANIZZATO – dai poteri forti e dalle istituzioni sovranazionali (Onu) e nazionali.
Anche i semplici cittadini sono a conoscenza del fatto che:
in
Colombia ci sono
immense piantagioni di “
Erythroxylum coca” ovvero la pianta dalla quale viene estratta e raffinata la cocaina,
come in
Afganistan ci sono del “
papavero da oppio”
e in
Marocco di “
Canapa Indiana“.
Coltivazioni grandi quanto alcune regioni italiane, ben visibili persino dai satelliti. Se ci fosse la volontà di distruggerle,
in una settimana il mondo sarebbe liberato da questa piaga, ma il giro di soldi è tale che non conviene a nessuno farlo.
Da
anni la
DEA (
la polizia antidroga americana) sulla carta risulta
impegnata in missioni antidroga in Colombia, la celebre e
costosissima missione “
Plan Colombia” – “piano Colombia” – (
vedi sul sito del governo USA) dove le piantagioni dovrebbero esser distrutte mediante “fumigazione” (
ovvero annaffiate con potenti diserbanti tramite aerei) ma i dati – pur parzialmente manipolati – rivelano come consumo – e quindi spaccio/traffico – di droga siano in realtà in aumento: ad essere fumigate sono le piantagioni di chi produce “autonomamente”, senza fare affari con i “poteri”, oppure ci propongono
operazioni di facciata create ad arte:
Le TV parlano di “sequestri milionari”, ma la realtà è ben diversa: produrre cocaina – che “al dettaglio”
viene rivenduta nei mercati europei a 70-100€ al grammo (
con un grado di purezza spesso inferiore al 20%)
costa pochissimo:
se fosse prodotta come avviene per i farmaci generici (
spesso le specialità medicinali costano più care in quanto le case farmaceutiche detengono il brevetto, per recuperare le spese sostenute in fase di ricerca) la cocaina costerebbe 10 – 20 centesimi di euro al grammo: anche meno, se prodotta in grande scala industriale.
Pertanto, per chi la produce, perdere una tonnellata di cocaina è un danno esiguo, specialmente se è stata prodotta “ad hoc” per essere sequestrata, ovvero viene prodotta una quantità superiore di quella necessaria
per soddisfare le richieste del mercato mondiale (
senza quindi senza perdere vendite) inoltre dobbiamo considerare che
spesso vengono arrestati i “pesci piccoli” o “medio-piccoli”, cioè gli ultimi anelli della catena, che hanno già pagato la sostanza ai loro superiori.
Se sono le mafie, a gestire la rete di spaccio sul territorio, rifornendo i grossisti che immettono la droga sul mercato,
ad alto livello è evidente come le istituzioni sovranazionali avvallino questo mercato, che non conosce crisi ed è in continua espansione.
La droga è illegale in tutte le nazioni del mondo, che cercano di contrastarne lo spaccio e persino la detenzione;
sono le stesse nazioni che in sede Onu fanno parte del “Dipartimento antidroga” che non fa niente di significativo.
Gli Stati Uniti inoltre, da un decennio sono presenti in Afganistan,
e anziché debellare questo fenomeno, abbiamo assistito all’esponenziale aumento della produzione, fattore che ha determinato
una diminuzione del prezzo, che ha portato – dopo decenni in cui l’uso di eroina era in calo –
ad un nuovo aumento del numero dei consumatori, in particolare tra i giovani: l’eroina in Italia ha conosciuto un boom tra le generazioni nate tra il 1960 e il 1970, quando negli anni ’80 -’90 era di moda iniettarsela: le generazioni che oggi hanno 30-40 anni
si sono tenute alla larga da questa droga, anche perché ne hanno visto gli effetti a medio-lungo termine sui consumatori più grandi, che
spesso dopo qualche anno di tossicodipendenza, diventavano relitti umani.
Ma i giovani d’oggi, privi di questa “memoria storica” si stanno riavvicinando all’eroina, con modalità di assunzione – almeno inizialmente – differenti:
ora il metodo più utilizzato consiste nel fumarla su carta stagnola.
Tornando al “grande narcotraffico“, è fin troppo evidente come sarebbe possibile stroncare il mercato della droga, fermandone la produzione (
almeno per quanto riguarda le droghe che provengono dalla lavorazione di piante)
con costi infinitesimali rispetto a quelli che vengono investiti nel contrasto: che spesso apre le porte del carcere a giovani, costretti a spacciare per mantenere il costo della loro dipendenza.
Curiosità. L’ “
Osservatorio droghe” dell’
ADUC da anni fornisce “i numeri” su sequestri e arresti legati alla droga in Italia, con la rubrica “
il prezzo del proibizionismo“:
Sequestri di droga in Italia: (dati dal 20/12/2011 al 07/05/2012)
droghe leggere (kg) 5.990
droghe pesanti (kg) 6.700
dosi droghe sintetiche 3.380.000
piante di cannabis 3.890.000
flaconi di metadone 250
morti per droga: 16
persone arrestate: 3.995
giorni di reclusione: 2.850
I dati del 2011: (
dal 28/12/10 – 02/01/12)
Sequestri:
droghe leggere: Kg 9.570
pesanti: Kg 13.370
sintetiche: dosi 2.620.900
cannabis: piante 9.112.500
metadone: flaconi 600
Morti per droga: 54
Arresti: 9.298
Giorni di reclusione: 11.905
Il traffico di droga potrebbe e dovrebbe essere stroncato. Ma la “via maestra” non certo riempire i carceri di tossicodipendenti (
in Italia, tra l’altro i detenuti per questioni legate alla droga sono il 36,9% del totale, un dato molto più elevato che nel resto dei paesi europei: Francia 14,5%, Germania 15,1%, Spagna 26,2%, Regno Unito 15,4% ) che vendono qualche dose per ricavare il necessario per drogarsi, ne arrestare i giovani che si fumano uno spinello, tra l’altro secondo autorevoli studi medici la canapa indiana (
se non fosse alterata con sostanze dannose, come spesso avviene nel mercato nero)
produce meno danni di sigarette e alcool.
L’unico modo efficace sarebbe quello di distruggere le coltivazioni.
Approfondimenti:
6 anni di galera e 30.000€ di multa per 4 piante d’erba + DOSSIER dati carcere e cannabis
PENALIZZAZIONE DEI REATI LEGATI ALLA DROGA: COSTI ED EFFETTI(dossier PDF)
Fonte: da
editoriale a cura dello staff di nocensura.com del 8 maggio 2012
Link: http://www.nocensura.com/2012/05/dossier-il-traffico-di-droga-e.html