Bnl (BNL) La guerra di Piero

generali1984

Forumer storico
C'è nessuno fra i messeri che ha idee sulla suddetta ,
sono entrato ieri , purtroppo non sui minimi e stamani ho replicato .
Mi sembra che non ci sia solo fumo , ma in borsa passare da un
"mi sembra bella" a un "azzarola era un trans e mi ha ciulato" è un lampo :rolleyes:
e siccome non conosco il titolozzo chiedo info .

I volumi sono decisamente elevati e "solitamente" quando un fronte
opposto aumenta la posizione in maniera così evidente e sfacciata
non lo fa per perdere tempo , ritengo che sia una situazione interessante
 
forse la notizia che ti riporto qui sotto aiuterà a capire di più.

"7 dicembre 2004
Bnl: contropatto accetta adesione Ricucci, quota sale al 24,23%
Il contropatto di sindacato della Bnl guidato da Francesco Gaetano Caltagirone ha deciso di accettare la richiesta di adesione di Stefano Ricucci. La quota di capitale sindacata dal contropatto salirà così al 24,23%. L'ammontare delle azioni conferite da Ricucci è del 4,93% del capitale sociale della Bnl."
 
a questo punto

ci sono due visioni sull'auc;
io sono ottimista e ho esercitato 15000 diritti (preferisco sempre esposizioni limitate su tanti titoli); lo so che può far ridere sui volumi in atto ma io ragiono sempre allo stesso modo.
 
Complimenti a chi si è beccato i diritti mentre le banche hano "pelato"
il parco buoi vendendo tutte insieme nello stesso momento)
( sembra incredibile ma son vent'anni che la vedo sta storia :rolleyes: ) ,
e complimenti anche a chi ha preso il titolo negli stessi momenti ,
(anche il fatto che il titolo scivoli in quei momenti è una strana "tradizione")
non è il mio caso , arrivo tardi ma spero di tirarci fuori qualcosa lo stesso .

Se il fronte degli sfidanti è arrivato al 24,3% con codesto Ricucci che
ultimo arrivato porta in dote ben il 5% si potrebbe IPOTIZZARE che
non lo facciano tanto per passare il tempo .

Comunque un sano stop loss evita sempre guai .
 
Ricordi..sbocciavan le rose... :)
Un caro saluto a Faber.
A Punny


e...
a tutti noi.

<grazie Fabrizio.
Grazie a Cristiano
.
Auguruissimi,Christiano.
Ciao


Saluto Punny, Faber,Cristiano..
Un caro saluto a tua sorella Luvi.
Uno a Dory

E uno...a..
via del campo


A tua madre ,Punny.
Non la scorderò mai.MAI
 
la faccenda è interessante..... certo è che i palazzinari devono avere qualcuno alle spalle altrimenti non avrebbe molto senso:
posto qua due notizie che spiegano chi potrebbe esserci dietro.


notizia del 06/12/2004
ROMA (Reuters) - Il contropatto di sindacato della Bnl (Milano: BANI.MI - notizie - bacheca) guidato da Francesco Gaetano Caltagirone ha deciso oggi di accettare la richiesta di adesione della Magiste di Stefano Ricucci. In questo modo raggiungerà il 24,23% del capitale della banca romana prima della prossima assemblea che in primavera rinnoverà il consiglio di amministrazione.


La decisione, maturata nella giornata dopo un lungo incontro tra i soci del contropatto e lo stesso Ricucci, rafforza a sorpresa lo schieramento nato in occasione della scorsa assemblea della Bnl per contrapporsi al patto parasociale che attualmente guida la banca presieduta da Luigi Abete con il 28,3% ed è formato da Bbva, Generali (Milano: GASI.MI - notizie - bacheca) e Diego Della Valle.


"Il comitato direttivo del patto parasociale tra soci della Bnl ha deliberato positivamente sulla richiesta di adesione allo stesso patto avanzate dalla Magiste International del gruppo Ricucci. L'ammontare delle azioni conferite è del 4,93% del capitale sociale della Bnl", si legge nella nota.


Il contropatto aveva fino ad oggi il 18,6% del capitale di Bnl, quota che era già previsto salisse al 19,3% nei prossimi giorni. Con Ricucci il contropatto arriverà dunque al 24,23% nella prossima assemblea.


La scelta di Ricucci, che oggi è anche stato visto entrare in Capitalia (Milano: CPTA.MI - notizie) , è maturata improvvisamente dopo che l'immobiliarista e finanziere romano aveva pubblicamente espresso gradimento sia per la gestione di Abete sia per le finalità del patto di sindacato guidato da Bbva.


"Il gruppo Caltagirone (Milano: CALI.MI - notizie - bacheca) esprime soddifazione per l'allargamneto del patto Bnl a Magiste del gruppo Ricucci nel quadro di un obiettivo di sviluppo delle relazioni tra i due gruppi", dice una nota del gruppo Caltagirone emessa in serata dopo l'accordo.


DUE BLOCCHI PER IL COMANDO DELLA BNL, SIENA DECISIVA


A questo punto i due blocchi si contrapporrebbero in modo quasi paritetico e in assemblea sarebbero decisivi i voti degli altri azionisti pesanti della banca.


In primis il Monte dei Paschi di Siena (Milano: BMPS.MI - notizie - bacheca) , titolare del 4,6% e legato alla Popolare di Vicenza che ha il 3,45% da un patto di consultazione. Siena, nel cui capitale è presente in modo significato lo stesso Caltagirone (circa il 4%), ha più volte mostrato disagio per essere stata tagliata fuori dal ponte di comando della banca e ha detto di voler valorizzare al meglio la propria partecipazione.


Sul mercato si accredita anche una quota di Bnl del 2% circa nelle mani del finanziere Emilio Gnutti, visto vicino a Ricucci. A quel punto in assemblea se il blocco Mps-Vicenza-Gnutti votasse a favore della cordata Caltagirone, in assenza di altre sorprese metterebbe in minoranza la compagine che attualmente ha la guida dell'istituto.


Difficile credere che uno scenario del genere lasci tranquillo un socio come il Bbva che ha investito molto nella banca romana e rischia di essere tagliato fuori dalle decisioni tra qualche mese.


Una contromossa degli spagnoli, di cui si è detto più volte che vogliano salire sopra il 15% per il quale servirebbe un via libera della Banca d'Italia, passerebbe inevitabilmente per una Opa volontaria sul 100% del capitale della Bnl. Difficile tuttavia che via Nazionale sia disposta ad accettare un'opa ostile.


Sempre a Banca d'Italia spetta il compito di interpretare la norma del testo unico bancario che limita al 15% la quota che un impresa non bancaria può detenere in una banca: potrebbe infatti non essere chiaro se la quota che detiene complessivamente un patto di sindacato di soci non bancari, come quello guidato da Caltagirone, debba rispettare quel limite che in caso avrebbe già superato.


Oggi, prima che venisse ufficializzata l'ingresso di Ricucci nel contro-patto, Abete ha ostentato tranquillità e ha detto di aver notato con soddisfazione il buon esito dell'aumento di capitale da 1,1 miliardi di euro lanciato per ricapitalizzare l'istituto.


"Sono tranquillo, anche perché la tranquillità è uno dei fondamenti della nostra capacità", ha risposto Abete a chi gli chiedeva se le nuove voci che coinvolgono azionisti importanti dell'istituto lo preoccupassero.

E questa è di oggi....



ROMA (Reuters) - Una integrazione tra Bnl (Milano: BANI.MI - notizie - bacheca) e Capitalia (Milano: CPTA.MI - notizie) sarebbe gradita al governatore della Banca d'Italia. Lo scrive oggi il quotidiano il Foglio che cita fonti vicine a Bankitalia in un articolo che si intitola "La guerra di Bnl" e in cui si delinano alcuni scenari possibili per le banche romane.


Secondo la fonte "molto vicina al governatore", una eventuale aggregazione tra Capitalia e Bnl si incentrerebbe sulla leadership di Francesco Gaetano Caltagirone, che guida la cordata che in Bnl si contrappone a quella che attualmente comanda la banca e ha come principale azionista il Bbva.


"E' una persona seria - dice una fonte molto vicina al governatore - mentre dall'altra parte ci sono gli spagnoli. Non si può non tenerne conto. Quanto a un eventuale rapporto con Mps è difficile. Sono i senesi a tenersi fuori", si legge nell'articolo su Il Foglio.


Non è stato possibile avere un commento dalla Banca d'Italia.


Bnl è al centro di una battaglia per il controllo che maturerà probabilmente in occasione del rinnovo del cda con l'assemblea del prossimo aprile. Attualmente il patto Bbva-Generali (Milano: GASI.MI - notizie - bacheca) -Della Valle presieduto da Luigi Abete controlla il 28,3% della banca. Il contro-patto incentrato su Caltagirone (Milano: CALI.MI - notizie - bacheca) e altri immobiliaristi punta a una quota simile e ha già più del 24%. Fuori dai patti, ma decisivi, sono Mps con il 4,6% e Banca popolare di Vicenza (3,45%) legati da un patto di consultazione.


Una soluzione a favore del contropatto nella prossima assemblea lascerebbe fuori dalla gestione il Bbva che pure ha investito pesantemente nell'istituto romano. Per questa ragione sul mercato e su alcuni organi di stampa si ragiona anche su una soluzione di rottura degli attuali equilibri con una Opa ostile guidata dagli spagnoli ma che difficilmente avrebbe il consenso di Bankitalia.


Lo scenario descritto dal quotidiano ipotizza l'integrazione tra le due banche romane, tra l'altro a lungo caldeggiata nei mesi scorsi dallo stesso Caltagirone, come una soluzione per la quale spinge anche il presidente di Confcommercio Sergio Billè.


Proprio Billè era stato visto entrare due giorni fa nella sede di Capitalia assieme a Stefano Ricucci, imprenditore immobiliare e finanziere che a sorpresa è entrato nel contro patto Bnl con il 4,93%.


Il Foglio scrive anche che l'eventuale polo romano sarebbe la strada che Capitalia potrebbe intraprendere qualora sfumassero le nozze, più volte annunciate da rumours di mercato ma mai confermate dagli interessati, con la Banca Antonveneta (Milano: NTV.MI - notizie) , nel cui capitale c'è Abn Amro (Amsterdam: AAH.AS - notizie) che controlla anche il 9% di Capitalia. Antonveneta finirebbe infatti nell'orbita della Popolare di Lodi secondo un disegno a cui starebbe lavorando Gianpiero Fiorani, banchiere visto vicino al governatore Fazio. Notizia questa finora smentita ufficialmente dalla popolare lombarda.
 
franci ha scritto:
Ricordi..sbocciavan le rose... :)
Un caro saluto a Faber.
A Punny


e...
a tutti noi.

<grazie Fabrizio.
Grazie a Cristiano
.
Auguruissimi,Christiano.
Ciao


Saluto Punny, Faber,Cristiano..
Un caro saluto a tua sorella Luvi.
Uno a Dory

E uno...a..
via del campo


A tua madre ,Punny.
Non la scorderò mai.MAI
 
" la faccenda è interessante.....certo che i palazzinari devono avere qualcuno alle spalle altrimenti non avrebbe molto senso"

esatto Gipa , proprio quello che pensavo , magari come nell'articolo
la stessa Banca D'Italia che potrebbe far fuori gli Spagnoli del Bbva ,
Generali mi sembra non veda l'ora di liberarsi della quota , se ne parlava
lo scorso anno verso Unipol poi non s'è fatto più nulla ...........
della Valle ne uscirebbe con una ricca plusvalenza quindi nulla da dire .


Mi sembra strano che qualcuno faccia un contropatto , arrivi a portare
dalla sua parte qualcuno che è già impelagato su Capitalia come Ricucci ,
senza avere le idee chiare senza appoggi nè visioni nè.......imbeccate !

certo che se si fonde Bnl con Capitalia e poi "mandare" Antonveneta a
Mps o Unicredit buttando dalla finestra gli "stranieri" a bhè sarebbe un
gran bel vedere :D
sarebbe la sola cosa sensata da fare a pensarci bene , il vero centro di
potere in tutto il mondo sono le banche e darle via come mignotte al
primo viandante che passa è da imbecilli .

A dirla tutta è la figura di "stò" Ricucci che mi ispira :D
sembrerebbe il tipo che si è riempito di soldi , ne ha tanti da fare senso ,
e vuol fare il salto di qualità , ha aquisito conoscenze e ne ha ricavato
precisi "consigli" ora deve trasformare soldi , conoscenze e "consigli"
in potere

Seguiamo l'azione dagli spalti e speriamo di tirar su la pagnotta :D
 
Mi sono andato a rileggere tuttele notizie da Yahoo .........

mizzica che bello schieramento di "ignoti" che è quello che si vuol pappare
la Bnl : Caltagirone (l'unico nome che conoscevo , non vorrei per
motivi geografici) , Coppola , Statuto , Flli Lonati , Bonsignore , Grazioli ,
Ricucci che scavalca il campo e cambia casacca , e sembra ultimo
arrivato Macri , ItaloArgentino , palazzinaro anche lui ?

Miiiiiinchia , sembra che vogliano fare la squadra di calcio , ora c'è anche
l'oriundo :D .........

................a rifletterci bene non me lo vedo Fazio che dà la Bnl a
questi "arrampicatori" solo per il gusto di toglierla dalle spire degli Spagnoli .
Ma in borsa s'è visto di tutto di più .
A questo punto la grande incognita è
"C'è un manovratore , e soprattutto hanno appoggi politici "vincenti" "

Non si affidano i soldini alle incognite , uno stop loss BLINDATO ci vuole .
 
e si troppi industriali ci sono.....

Controllo Bnl, Abete chiede l’intervento di Bankitalia


Il patto sceglie una strategia difensiva «istituzionale» e si affida al governatore Fazio. Secondo il Bbva «la scalata del contropatto è illegale e va fermata» In Borsa le azioni continuano a salire

Il patto di Bnl chiede a Banca d’Italia di scendere in campo per stoppare l’assalto del contropatto di Francesco Gaetano Caltagirone all’istituto romano. Ieri, a margine dell’esecutivo, si sono susseguite le consultazioni fra Generali, Diego Della Valle e Bbva. I soci del patto (28,5%) dovevano definire la strategia difensiva. Ma anziché rispondere agli attacchi dei rivali ricorrendo al mercato e innescando una nuova escalation nella guerra finanziaria, hanno deciso di aspettare l’intervento del governatore Antonio Fazio. L’ingresso annunciato lunedì di Stefano Ricucci nel contropatto ha portato la cordata di Caltagirone nominalmente al 24,2%, ma ci sarebbero altre manovre in corso per arrivare al 28,5% entro poche settimane: Vito Bonsignore sarebbe salito in questi giorni dall’1 al 4 per cento. Senza considerare l’eventuale appoggio esterno di Mps (partecipato da Caltagirone), Popolare di Vicenza ed Emilio Gnutti. Inoltre, resta da definire la posizione dell’italo-argentino Marco Macrì: avrebbe preso il 3-4%, ma non commenta. La Consob ha avviato accertamenti. Una cosa è certa: anche lui è un costruttore. Ed è quindi un potenziale alleato di Caltagirone. La maggioranza del patto dunque traballa sempre di più. «La manovra del contropatto non sembra in linea con la normativa italiana, la Banca d’Italia deve intervenire», osserva una fonte interna al Bilbao. Il riferimento è al Testo Unico Bancario, che vieta partecipazioni superiori al 15% «ai soggetti che svolgono in misura rilevante attività di impresa in settori non bancari né finanziari». Secondo l’interpretazione degli spagnoli, supportata da vari pareri legali, le azioni concertate, come è il caso dei patti di sindacato, vanno considerate come azioni dei singoli soci. Una linea adottata anche dalla Consob. Il contropatto, che a settembre ha superato il 15%, sarebbe dunque fuorilegge. E proprio a questo principio si appellano i soci della maggioranza di Bnl, sperando in un intervento di Fazio. Il Testo Unico Bancario, comunque, a differenza delle norme sulle Opa, non fa riferimento esplicito alle azioni concertate. Ma la sostanza, secondo gli spagnoli, non cambia. «La scalata va fermata». Anche ieri, intanto, Bnl, in controtendenza rispetto ai listini, ha chiuso in rialzo dello 0,82% a 1,957 euro.

Fonte: F&M
 

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