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Forumer storico
La nuova diavoleria inventata dalle menti geniali di Wall Street
Sono arrivati nuovi prodotti finanziari legati alla volatilità, tra cui opzioni sui futures di un indice basate su opzioni di un altro indice
Mauro BottarelliPubblicato 11 Agosto 2024
Non ne sentivate anche voi la mancanza?
Di cosa?
Ma di questo.
Il mercato ancora sta raccogliendo i cocci dei carry trades smobilizzati e scommettendo su un rimbalzo del gatto morto da recessione e le menti geniali di Wall Street decidono di dar vita a nuove diavolerie. Roba che il gioco delle tre carte è una scommessa garantita su cui costruire un piano pensionistico.
Nella fattispecie, infatti, si tratta di opzioni che permettono di espandere la gamma di prodotti legati alla volatilità. Esattamente la stessa che 72 ore prima era volata a livelli visti soltanto con Lehman e Covid.
Fra queste, opzioni sui futures di un indice basate su opzioni di un altro indice.
Cosa può andare storto? Nulla. Oddio, questo grafico ci dice che qualcosina di traverso può sempre finire, anche se si pensa di aver mangiato leggero. E in un ristorante a tre stelle Michelin.
Gli Etf designati proprio per proteggere l’investitori dagli scherzi della volatilità nel corso dell’ultima sell-off hanno miseramente fallito il loro compito. Un bagno di sangue per le strategie covered call.
Come dire, l’hedging è roba superata, inefficace e un po’ da codardi. Quando il mercato crolla, le opzioni sono solo due: o hai venduto prima e te ne freghi. O ti rassegni, ci resti sotto e speri di uscire con meno lividi possibili.
In compenso, tanto vale provare le nuove, fantastiche opzioni che ti permettono di scommettere su un qualcosa che nemmeno conosci, un sottostante che potremmo definire mark-to-Mastrota. Ma certamente in grado di regalare soddisfazioni.
In un mondo così, quanto vale la pena sperare che la gente capisca? Zero.
Perché, in fondo, l’animo umano è fatto così. Quando il conto titoli gronda sangue, giura il Signor Rossi a se stesso e ai propri congiunti fino al terzo grado di parentela che d’ora in poi non toccherà più nemmeno un Btp. Ma appena qualcosa lo rimette in carreggiata, torna lo spirito del casinò. O dell’ippodromo. E Wall Street lo sa. Non a caso, la Cboe non ha affatto rinviato il lancio dei suoi nuovi prodotti, temendo il feedback negativo da crollo. Anzi, probabilmente ha scommesso sull’effetto contrario. La voglia di rifarsi in tempi rapidi. Gamestop rules. E le Banche centrali fanno di tutto per rendere felice l’investitore, lanciando nel ventilatore i coriandoli di un Qe che ormai resta solo da annunciare, ma di cui già si sente il profumo nell’aria.
JP Morgan, di fatto il vero governo Usa, ha lanciato secchiate di ottimismo contro il muro, sperando che restassero in gran parte incollate.
Il 75% dei carry trades ormai è smobilizzato e, rullo di tamburi, la probabilità di recessione Usa ora è al 35%. Un singolo dato occupazionale negativo ha fatto il miracolo. Ora tocca a Jerome Powell.
Ora guardate questo secondo grafico. Giovedì mattina il più efficace (a mio avviso) indicatore di stress sulla liquidità bancaria, il rendimento del Treasury a 1 mese, è volato alle stelle. Salvo ritracciare.
Qualcuno è nei guai?
Qualcuno sta ricorrendo a facilities emergenziali?
Qualcuno mette mano a collaterale di breve termine, pur di trovare liquidità.
A quale prezzo?
Per ora, tutto tranquillo overnight. Per ora. E comunque, se qualcosa andasse storto, basta investire in un’opzione su opzione su un indice sottostante e passa tutto.
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