La prospettiva di una guerra lunga

Aikman

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Le immagini e le notizie del weekend hanno fatto il loro effetto.

I prigionieri americani, la caccia all'uomo nel fiume, la resistenza inattesa nel Sud Iraq... tutte le notizie di ieri lasciano intendere che c'e' una parte della popolazione - quanto grande non si sa - che sta dalla parte di Saddam e rendera' la vita difficile agli americani.

La guerra quindi promette di non essere per niente un blitz-krieg e le borse stamattina l'hanno subito metabolizzato.

E' vero che c'e' sproporzione tecnologica tra le forze in campo, ma l'idea di una guerra che si protrae per mesi e mesi e puo' far scoppiare il Medio Oriente non e' esattamente il massimo della vita, ne' per le borse ne' per tutti noi.

Aik
 
Ciao Fabrizio :)

nei primi 4 girni di guerra, sembrava di assistere a una gita domenicale fuori porta. :-D

Ora anche i + guerrafondai tra i guerrafondai, si stanno accorgendo che siamo/sono in guerra.
E' facile fare i fenomeni con un mouse in mano e il culo al caldo.
Molto + difficile vedere la morte in faccia.

Vorrei ricordare inoltre che negli Stati Uniti la leva obbligatoria è stata abolita nel '73, quindi gli uomini che sono al fronte in Iraq, sono tutti volontari che hanno firmato la ferma. Quindi sanno a cosa andavano incontro.
E uno dei doveri del soldato è fare la guerra. :(
 
Ciò che sta succedendo era prevedibile agli occhi di un saggio, ma i nostri governanti sono tutt'altro che saggi.

Come prevedibile è ciò che potrà succedere se le ostilità proseguiranno imperterrite.

Sia ben chiaro che, per chi pensa che una cosa è bianca oppure nera e che non esistono vie di mezzo, chi si pronuncia contro questa guerra, chi è contro Bush per intenderci, non necessariamente dev'essere pro Saddam.
 

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