La spinosa questione delle Plusvalenze tra Future e Sicav

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Ho fatto cadere l'argomento mesi orsono e non sono più aggiornato,
limito per ora al Tool Imiweb, le risposte furono negative,
che tu sappia ci sono novità?
 
Per chi non fosse a conoscenza della questione: ci interessa sapere se è possibile compensare, nell'ambito di un rapporto fiscale di tipo amministrato (quello comunemente utilizzato da tutti, in cui l'intermediario effettua i conteggi) le plusvalenze/minusvalenze provenienti da contratti derivati (opzioni e, soprattutto futures) e da azioni di SICAV estere (i fondi italiani, come sappiamo, scontano l'imposta al loro interno).

Abbiamo ricevuto risposte negative (vedi Imiweb, la stessa Scassacocchi Sim alla quale, disperato, mi ero rivolto :D) o anche risposte strane (San Paolo Imi lo ammetterebbe solo per le proprie SICAV e non per le SICAV altrui).

La domanda casca a fagiuolo :D perché proprio venerdì mi era tornata in mente (ho iniziato, finalmente, ad approfondire il discorso riguardante le strategie di investimento sviluppate, anche se sono appena all'inizio..a proposito, tra poco arrivo a rompere anche io con le domande :D).

Tempo fa mi avevano indicato un modo per cercare di venire a capo della vicenda, e proprio domani mattina mi attiverò.
 
Tramite l'interessamento di Imiweb, siamo riusciti a comprendere cosa c'è che non quadra nella vicenda.

La compensazione, in regime amministrato, tra plus/minus derivanti da derivati e SICAV estere è possibilissima.

L'inghippo sta nel fatto che la banca depositaria della SICAV non ha obbligo di produrre la certificazione delle minusvalenze ai fini fiscali, quindi nel caso in cui non la producesse non si potrebbe fare nulla per obbligarla.

Si tratta di un vuoto nella normativa fiscale, insomma.
 
Voltaire ha scritto:
Tramite l'interessamento di Imiweb, siamo riusciti a comprendere cosa c'è che non quadra nella vicenda.

La compensazione, in regime amministrato, tra plus/minus derivanti da derivati e SICAV estere è possibilissima.

L'inghippo sta nel fatto che la banca depositaria della SICAV non ha obbligo di produrre la certificazione delle minusvalenze ai fini fiscali, quindi nel caso in cui non la producesse non si potrebbe fare nulla per obbligarla.

.
Ho disinvestito proprio la settimana scorsa tutto quello che avevo in una Sicav estera (Oyster It. Value per non far nomi ma solo i cognomi... :-D );
oggi mi è arrivato il resoconto del disinvestimento dalla banca depositaria e...sorpresa! Insieme al conteggio delle quote (valore della quota al tal giorno*n° delle quote) c'era riportato anche IL CREDITO VIRTUALE DI IMPOSTA!!! Avendo io, infatti, disinvestito in leggera(!) perdita!!!
 
Argema ha scritto:
Questo continuare sulla storia della mammina, mettendola in maiuscolo, ironizzando su una condizione lavorativa o di difficoltà, etc etc etc, non mi è per nulla piaciuto e mi sono sentito molto male a leggerlo.
Lina ti prendi una sospensione anche tu, ti dai una calmata, tu e Cip passate il weekend fuori da questo forum e la prossima settimana, la prima di voi che ricomincia va fuori molto più a lungo.
 
mtb369 ha scritto:
Voltaire ha scritto:
Tramite l'interessamento di Imiweb, siamo riusciti a comprendere cosa c'è che non quadra nella vicenda.

La compensazione, in regime amministrato, tra plus/minus derivanti da derivati e SICAV estere è possibilissima.

L'inghippo sta nel fatto che la banca depositaria della SICAV non ha obbligo di produrre la certificazione delle minusvalenze ai fini fiscali, quindi nel caso in cui non la producesse non si potrebbe fare nulla per obbligarla.

.
Ho disinvestito proprio la settimana scorsa tutto quello che avevo in una Sicav estera (Oyster It. Value per non far nomi ma solo i cognomi... :-D );
oggi mi è arrivato il resoconto del disinvestimento dalla banca depositaria e...sorpresa! Insieme al conteggio delle quote (valore della quota al tal giorno*n° delle quote) c'era riportato anche IL CREDITO VIRTUALE DI IMPOSTA!!! Avendo io, infatti, disinvestito in leggera(!) perdita!!!


Questa bisognerebbe fargliela vedere a Imiweb :(
 
Ripesco questo vecchio post per ribadire un concetto forse non a tutti noto. Le plusvalenze sulle Sicav si tassano comunque nell'amministrato (anche se ho un credito di imposta: vengono infatti considerate come redditi di capitale). Mentre generano un credito di imposta nel caso di vendita in perdita. Nell'ambito della stessa SICAV inoltre i passaggi tra comparti non vengono tassati, ma solo l'uscita dalla SICAV.
 
VOLANTE 1 ha scritto:
Le plusvalenze sulle Sicav si tassano comunque nell'amministrato (anche se ho un credito di imposta)


Quindi, uscendo in gain da una SICAV estera, si tassano comunque le plusvalenze, anche se nello stesso dossier titoli ho delle minus pendenti?
 

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