SINIBALDO
Forumer attivo
LA "TROMBATA" di MAASTRICHT.........!!!!!!!!!!!
Un Fazio profeta di sventura a tutto campo ha messo a dura prova quel che resta della coalizione governativa, dove si muovono al suo soldo i post-democristiani di Udc e An.
Condendo la sua audizione alle Commissioni congiunte del Bilancio di Camera e Senato con tutta la consueta sua serie di appunti sugli effetti malefici del condono,
sulla necessità di maggiori produttività e competitività (contorti periodi che preludono sempre alla sua ricetta di “contenere il costo del denaro” e di tagliare drasticamente pensioni e tfr),
sul dovere di contenere la spesa pubblica e ridurre lo Stato ad un lumicino, e così via, il "grand commis " della finanza internazionale e delle banche centrali non ha lanciato il suo affondo su quella che per lui è la rovina dell’Italia e cioè "la grave situazione dei conti pubblici italiani".
In "assenza di correzioni", ha tuonato (si fa per dire) il banchiere centrale, nei prossimi anni il fabbisogno del settore statale raggiungerebbe 6 punti percentuali del prodotto; il saldo primario risulterebbe negativo.
Il peso del debito "crescerebbe". Come dire: “se il governo continua a spendere (in infrastrutture, in investimenti sociali) usciremo dai parametri di Maastricht che fissano il massimo di spesa al 3 per cento sul pil e l’italia crollerà”.
Quindi - (non detto, ma lasciato bene intendere) - il governo non proceda più ad investimenti ma torni al “virtuoso” giro di vite fiscale senza tentare di svicolare dai Santi Parametri di Maastricht.
Non contento di aver ottenuto la decapitazione di Tremonti, il banchiere centrale torna dunque ad auspicare il ritorno alla politica delle lacrime e sangue per i cittadini.
Quel che più è grave è che le stesse vittime dei suoi strali - i componenti della coalizione governativa - tacciono rassegnati.
Quando la Banca chiama non c’è che obbedire. Siamo o non siamo un Paese "liberalsocialdemocratico" fondato sulle banche, sulle tasse, sui profitti e.......... sull’usura???
SINIBALDO
Un Fazio profeta di sventura a tutto campo ha messo a dura prova quel che resta della coalizione governativa, dove si muovono al suo soldo i post-democristiani di Udc e An.
Condendo la sua audizione alle Commissioni congiunte del Bilancio di Camera e Senato con tutta la consueta sua serie di appunti sugli effetti malefici del condono,
sulla necessità di maggiori produttività e competitività (contorti periodi che preludono sempre alla sua ricetta di “contenere il costo del denaro” e di tagliare drasticamente pensioni e tfr),
sul dovere di contenere la spesa pubblica e ridurre lo Stato ad un lumicino, e così via, il "grand commis " della finanza internazionale e delle banche centrali non ha lanciato il suo affondo su quella che per lui è la rovina dell’Italia e cioè "la grave situazione dei conti pubblici italiani".
In "assenza di correzioni", ha tuonato (si fa per dire) il banchiere centrale, nei prossimi anni il fabbisogno del settore statale raggiungerebbe 6 punti percentuali del prodotto; il saldo primario risulterebbe negativo.
Il peso del debito "crescerebbe". Come dire: “se il governo continua a spendere (in infrastrutture, in investimenti sociali) usciremo dai parametri di Maastricht che fissano il massimo di spesa al 3 per cento sul pil e l’italia crollerà”.
Quindi - (non detto, ma lasciato bene intendere) - il governo non proceda più ad investimenti ma torni al “virtuoso” giro di vite fiscale senza tentare di svicolare dai Santi Parametri di Maastricht.
Non contento di aver ottenuto la decapitazione di Tremonti, il banchiere centrale torna dunque ad auspicare il ritorno alla politica delle lacrime e sangue per i cittadini.
Quel che più è grave è che le stesse vittime dei suoi strali - i componenti della coalizione governativa - tacciono rassegnati.
Quando la Banca chiama non c’è che obbedire. Siamo o non siamo un Paese "liberalsocialdemocratico" fondato sulle banche, sulle tasse, sui profitti e.......... sull’usura???
SINIBALDO