Erminiottone
Lufthansameeeehhh
e dunque infine amiche ed amici eccoci all’agognata finale.
gli inglesi sportivamente fischiano l’inno di mameli ma va anche detto che abitano in un posto dove piove pure a metà luglio, quindi ci sta essere nervosi.
subito gara di soprannomi fichi, agli albionici che si presentano con harry kane detto the hurricane, gli azzurri rispondono con domenico berardi detto mimmo.
per alzare il livello di simpatia della sua formazione, il mister inglese schiera titolare Trippier che la madre ha battezzato Kieran perché il fiocco azzurro nel portone con scritto è nato pignainculo faceva cafone.
astuta mossa di mancini che fa annusare prima del fischio di inizio un calzino usato da kane a giorgio chiellini che adesso è in grado di trovarlo e fargli fallo anche bendato e abbandonato su un atollo delle fiji.
pronti via e l’inghilterra passa.
trippier crossa, shaw colpisce la palla con distorsione alla caviglia, approfittando del fatto che di lorenzo si stava levando i bigodini.
1-0
l’inghilterra sportivamente inizia a fare melina anche se siamo al minuto due, ma va anche detto che vivono in un posto dove la cucina consente di infilare nei menù roba usata per i sacrifici umani. ci sta essere antisportivi
il colpo per gli azzurri è duro e i nostri per tutto il primo tempo sono contratti, sembrano 10 ghepardi con la cacca da fare.
si salva immobile che sembra così da marzo.
si va al riposo, due facchini spostano immobile nell’altra metacampo.
nel secondo tempo improvviso squillo azzurro.
chiesa prende palla e inizia a correre verso la porta inglese facendo le scie di velocità. scarta maguire, stones, walker, john lennon, lady diana, trafalgar square, il piccolo nicola che gira per il campo in cerca di un posto a caso dove dormire, spara un missile nell’angoletto che il portiere inglese, fatto a forma di adolescente uscito da coketown di dickens, para in cambio di una ciotola di pudding per sfamare la sua numerosa famiglia.
al 67 pareggio azzurro.
chiunque sia in campo tocca la palla finché bonucci non la picchia in rete.
1-1
a questo punto mancini cambia insigne, barella, verratti e li sostituisce con tre che hanno il pregio di essere più alti della coppa.
prima di uscire,per lasciare un buon ricordo nella patria del calcio, insigne fa un tiraggiro e spedisce la palla alle falkland.
entra anche belotti riuscendo a essere il primo calciatore della storia di questo nobile sport ammonito per fuorigioco.
dopo un numero rilevante di falli di chiellini verso chiunque abbia la
maglia bianca e simulazioni di sterling, si va ai calci di rigore.
circolo Pickwick, il portiere inglese, para il rigore di belotti e jorjinho in cambio di un chilo di carbone per scaldare la sua anziana nonna con la tisi
donnaromma para TUTTO.
ITALIA CAMPIONE D’EUROPA
lo sportivo team inglese si leva la medaglia dal collo prima della
nostra premiazione ma va detto che inventare lo sport più popolare del mondo e vincere solo a freccette rende molto molto molto nervosi.
giro di coppa della squadra azzurra, immobile scivola su una versione di se stesso ancora sdraiata in campo.
Gianluca Cico
gli inglesi sportivamente fischiano l’inno di mameli ma va anche detto che abitano in un posto dove piove pure a metà luglio, quindi ci sta essere nervosi.
subito gara di soprannomi fichi, agli albionici che si presentano con harry kane detto the hurricane, gli azzurri rispondono con domenico berardi detto mimmo.
per alzare il livello di simpatia della sua formazione, il mister inglese schiera titolare Trippier che la madre ha battezzato Kieran perché il fiocco azzurro nel portone con scritto è nato pignainculo faceva cafone.
astuta mossa di mancini che fa annusare prima del fischio di inizio un calzino usato da kane a giorgio chiellini che adesso è in grado di trovarlo e fargli fallo anche bendato e abbandonato su un atollo delle fiji.
pronti via e l’inghilterra passa.
trippier crossa, shaw colpisce la palla con distorsione alla caviglia, approfittando del fatto che di lorenzo si stava levando i bigodini.
1-0
l’inghilterra sportivamente inizia a fare melina anche se siamo al minuto due, ma va anche detto che vivono in un posto dove la cucina consente di infilare nei menù roba usata per i sacrifici umani. ci sta essere antisportivi
il colpo per gli azzurri è duro e i nostri per tutto il primo tempo sono contratti, sembrano 10 ghepardi con la cacca da fare.
si salva immobile che sembra così da marzo.
si va al riposo, due facchini spostano immobile nell’altra metacampo.
nel secondo tempo improvviso squillo azzurro.
chiesa prende palla e inizia a correre verso la porta inglese facendo le scie di velocità. scarta maguire, stones, walker, john lennon, lady diana, trafalgar square, il piccolo nicola che gira per il campo in cerca di un posto a caso dove dormire, spara un missile nell’angoletto che il portiere inglese, fatto a forma di adolescente uscito da coketown di dickens, para in cambio di una ciotola di pudding per sfamare la sua numerosa famiglia.
al 67 pareggio azzurro.
chiunque sia in campo tocca la palla finché bonucci non la picchia in rete.
1-1
a questo punto mancini cambia insigne, barella, verratti e li sostituisce con tre che hanno il pregio di essere più alti della coppa.
prima di uscire,per lasciare un buon ricordo nella patria del calcio, insigne fa un tiraggiro e spedisce la palla alle falkland.
entra anche belotti riuscendo a essere il primo calciatore della storia di questo nobile sport ammonito per fuorigioco.
dopo un numero rilevante di falli di chiellini verso chiunque abbia la
maglia bianca e simulazioni di sterling, si va ai calci di rigore.
circolo Pickwick, il portiere inglese, para il rigore di belotti e jorjinho in cambio di un chilo di carbone per scaldare la sua anziana nonna con la tisi
donnaromma para TUTTO.
ITALIA CAMPIONE D’EUROPA
lo sportivo team inglese si leva la medaglia dal collo prima della
nostra premiazione ma va detto che inventare lo sport più popolare del mondo e vincere solo a freccette rende molto molto molto nervosi.
giro di coppa della squadra azzurra, immobile scivola su una versione di se stesso ancora sdraiata in campo.
Gianluca Cico