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L'angolo del trader - 1/10/2008
Tra i titoli più penalizzati dalle vendite nelle ultime sedute c'è il gruppo Fiat (Milano: F.MI - notizie) . “La situazione è solida e gli obiettivi sono confermati” ha precisato ieri di Sergio Marchionne, che ha delineato un quadro positivo per il gruppo automobilistico. «Le previsioni di quest'anno e anche quelle per i due anni successivi - ha spiegato l'ad all'assemblea dell'Anfia - sono stati fissati nel novembre del 2006. Allora era impossibile immaginare la crisi che sarebbe arrivata nei mercati finanziari; prevedere il rialzo dei prezzi delle materie prime; immaginare una caduta così forte del mercato auto in Europa. Eppure - ha aggiunto il manager, che in serata ha incontrato a Palazzo Chigi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta - non abbiamo spostato i nostri obiettivi, li abbiamo confermati e li confermiamo tutti». Il numero uno del gruppo teme comunque un impatto sul titolo in Borsa degli effetti dell'attuale crisi finanziaria. «Fiat ne risentirà sicuramente - aggiunge Marchionne - perché valutazioni e previsioni non c'entrano più niente. Il mercato è in cerca di liquidità». Quanto, invece, al mercato finanziario italiano in generale l'amministratore delegato del gruppo non ritiene che subirà gli stessi contraccolpi registrati negli Usa.
Tra i titoli più penalizzati dalle vendite nelle ultime sedute c'è il gruppo Fiat (Milano: F.MI - notizie) . “La situazione è solida e gli obiettivi sono confermati” ha precisato ieri di Sergio Marchionne, che ha delineato un quadro positivo per il gruppo automobilistico. «Le previsioni di quest'anno e anche quelle per i due anni successivi - ha spiegato l'ad all'assemblea dell'Anfia - sono stati fissati nel novembre del 2006. Allora era impossibile immaginare la crisi che sarebbe arrivata nei mercati finanziari; prevedere il rialzo dei prezzi delle materie prime; immaginare una caduta così forte del mercato auto in Europa. Eppure - ha aggiunto il manager, che in serata ha incontrato a Palazzo Chigi il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta - non abbiamo spostato i nostri obiettivi, li abbiamo confermati e li confermiamo tutti». Il numero uno del gruppo teme comunque un impatto sul titolo in Borsa degli effetti dell'attuale crisi finanziaria. «Fiat ne risentirà sicuramente - aggiunge Marchionne - perché valutazioni e previsioni non c'entrano più niente. Il mercato è in cerca di liquidità». Quanto, invece, al mercato finanziario italiano in generale l'amministratore delegato del gruppo non ritiene che subirà gli stessi contraccolpi registrati negli Usa.