Ocse: Italia Acceleri Privatizzazioni E Riduca Cuneo Fiscale
Ocse: Italia Acceleri Privatizzazioni E Riduca Cuneo Fiscale
(ANSA) - PARIGI, 1 MAR - L'Italia deve ridurre la presenza dello stato nell'economia, migliorare il tasso di scolarità, ridurre il cuneo fiscale: sono queste tra le principali raccomandazioni che fa l'Ocse in 'Riforme economiche' , un rapporto che rappresenta il suo primo tentativo di 'benchmarking' per determinare le priorità di politica nazionale in base a indicatori strutturali.
Nel capitolo dedicato all'Italia, l'Ocse rileva come il differenziale del PIL pro capite con gli Usa sia andato aumentando, come la crescita annuale del PIL per ore lavorate sia andata calando, come il tasso di attività sia debole e inferiore alla media Ocse per alcuni gruppi, come quella dei giovani e gli over 50.
Inferiore alla media dei 30 paesi ricchi che fanno parte dell'organizzazione è anche la percentuiale degli italiani che hanno terminato il secondo ciclo dell'insegnamento secondario (dati 2002).
Tra le priorità che poggiano su questi indicatori, l'organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico figura al primo posto la necessità di ridurre la presenza dello stato nell'economia. "Nonostante la cessione di attivi, lo stato possiede sempre partecipazioni maggioritarie", oltre a poteri speciali, nei settori chiave, come l'energia, i trasporti, le telecomunicazioni" sottolinea il documento presentato oggi a Parigi rilevando anche che "a livello locale i servizi di utilità pubblica rimangono sotto il controllo dei poteri pubblici".
Nel rapporto si raccomanda dunque di "accelerare le privatizzaioni" e di sostituire i poteri previsti dalla golden share in alcune società da norme appropriate nel caso che si ritenga sia in gioco la sicurezza nazionale. Secondo l'Ocse bisogna anche "mettere maggiormente l'accento sulla concorrenza e i segnali del mercato nel quadro della fornitura dei servizi pubblici locali".
Altra priorità, prosegue l'Ocse, è quella di accrescere la media degli italiani che portano a termine il secondo ciclo dell'insegnamento secondario, varando rapidamente "una filiera professionale e subordinando l'avanzamento professionale degli insegnanti ai loro risultati".
Secondo l'organizzazione sarebbe anche necessario introdurre "un sistema di partecipazione finanziaria degli studenti e prestiti rimborsabili, condizionati alle loro risorse, nonché decentrare ulteriormente il finanziamento e la gestione delle universita".
L'Ocse ritiene indispensabile ridurre il cuneo fiscale sui redditi da lavoro, soprattutto quelli più bassi e quelli medi per stimolare l'occupazione. Parallelamente, aggiunge, è necessario rafforzare l'applicazione delle leggi fiscali, mettere un termine alle amnistie e aumentare la possibilità di deduzioni dei costi di manodopera nel caso dell'Irap. Tra le altre misure ritenute essenziali, l'Ocse cita le riforme relative al controllo delle aziende che dovrebbero essere incentrate sul rafforzamento del ruolo degli amministratori e una modifica della legge sui fallimenti che rafforzi i diritti dei creditori e riduca le penalità per i debitori in caso di penalità. Secondo l'organizzazione infine il "settore pubblico dovrebbe aprire la via in materia di decentramento dei negoziati salariali tenendo conto le differenze tra le regioni sia in termine di produttività che di costo della vita".(ANSA).