Trichet conferma nuove strette
da Repubblica.it:
Trichet conferma nuove strette
MILANO - Il governatore della Banca centrale Europea Jean-Claude Trichet ha ipotizzato oggi a Bruxelles nuovi aumenti dei tassi di interesse se lo scenario della crescita economica nell'Unione Europea continuerà ad essere positivo.
Parlando davanti alla Commissione economica e monetaria del Parlamento europeo per la sua relazione trimestrale, Trichet ha affermato che "se le valutazioni del Consiglio e lo scenario di base saranno confermati, ci sarà una politica monetaria meno accomodante". Nuovi aumenti di tassi di interesse, quindi, ma la Bce - ha aggiunto Trichet - "continuerà a monitorare molto da vicino tutti gli sviluppi in modo da assicurare la stabilità dei prezzi a medio e a lungo termine". Nella sua relazione, Trichet ha insistito sul "rischio di inflazione che rimane alto": secondo il governatore della Bce "i tassi di inflazione potrebbero aumentare tra fine anno e inizio 2007". In ogni caso, "i rischi per la stabilità dei prezzi sono chiaramente al rialzo", ha concluso, commentando il probabile andamento dei prezzi. Inoltre i dati in arrivo dalla congiuntura dell'eurozona sul terzo trimestre poi "confermano che la crescita sarà robusta anche se, forse, con una qualche moderazione rispetto al secondo trimestre". Nel complesso, ha proseguito Trichet nel 2006 e nel 2007 "ci sono tutte le condizioni perchè la crescita si mantenga solidamente attorno ai tassi potenziali con qualche spunto di volatilità tra fine anno e inizio 2007". Nel breve termine, ha concluso il presidente, i rischi per la congiuntura europea "sono nel complesso equilibrati", mentre nel lungo termine "prevalgono i rischi al ribasso" a causa di possibili nuovi aumenti del greggio, di maggiori pressioni protezionistiche e di un peggioramento degli squilibri globali.
Sul fronte tassi poi il presidente ha così commentato: 'Non direi niente che possa modificare le attese attuali dei mercati sui tassi da qui a fine anno e non diro' niente neanche sul prossimo anno, se non che faremo, come nel passato, tutto il necessario per garantire la stabilità dei prezzi e per fare sì che le attese inflazionistiche siano saldamente ancorate" nell'eurozona. "Non mi impegno su niente, che sia aumentare o non aumentare i tassi di interesse - ha continuato trichet - noi rispettiamo senza alcun cedimento il nostro mandato. Tutti sanno quali sono le nostre idee in materia di inflazione e possono vedere quali sono le attese presenti sul mercato, siamo del tutto trasparenti nelle nostre azioni e faremo tutto ciò che è necessario per rispettare il nostro mandato".
Per quanto riguarda infine il tasso di cambio dello yuan "diciamo da anni nei comunicati finali del g7, e mi limiterò a menzionare questo, che un graduale apprezzamento delle valute non solo della Cina, ma anche di altri paesi emergenti dell'Asia in generale, sarebbe nell'interesse di questi paesi e delle loro economie, ma anche nell'interesse globale". "Questi problemi - ha continuato - sono sempre molto delicati, quando si discute di tassi di cambio si entra negli andamenti di mercato e, per questo, saremo sempre molto cauti su questo punto , ma non c'è dubbio che un tale passo sarebbe nell'interesse di tutti e ritengo che tutti lo abbiano capito".