Fmi, Italia: Pil 2007 al rialzo +1,8% e deficit al 2,2%
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Fmi, Italia: Pil 2007 al rialzo +1,8% e deficit al 2,2%. Crescita mondiale al 4,9%
di P. F.
Nel 2007 il Pil globale salirà in modo «robusto» (+4,9%), ma cambierà la composizione della crescita con Eurolandia (+2,3%), al pari del Giappone (+2,3%), capace dopo molti anni di battere, seppur di poco, gli Stati Uniti (+2,2%). La locomotiva Usa, frenata dalla crisi del mercato immobiliare, è comunque destinata a recuperare la testa del convoglio già nel 2008 (+2,8%).
Europa meglio degli Usa. Il «World economic outlook» del Fondo monetario internazionale dipinge un quadro improntato all'espansione dell'attività economica mondiale per il sesto anno consecutivo; il rallentamento rispetto al livello record raggiunto nel 2006 si limita allo 0,5% nonostante le difficoltà registrate a Washington. In generale lo «scenario appare meglio bilanciato». La «questione chiave» resta capire se «l'economia mondiale resterà sull'attuale traiettoria di solida crescita anche se l'economia statunitense dovesse rallentare più nettamente». Al momento, argomenta il Fondo, «il rallentamento degli Usa ha interessato esclusivamente il mercato immobiliare, che influenza relativamente poco le importazioni». Si tratta di vedere se non si estenderà ad altri comparti con maggiori ricadute all'esterno.
I numeri sull'economia italiana
2007 2008
Pil 1,80% 1,70%
Deficit/Pil -2,20% -2,40%
Debito/Pil 106,00% 105,30%
Inflazione 2,10% 2,00%
Tasso di disoccupazione 6,80% 6,80%
Deficit corrente/Pil -2,20% -2,20%
Per quanto riguarda l'Italia, il Fondo monetario internazionale rivede al rialzo all'1,8% la crescita rispetto all'1,4% di novembre e il «circa 1,5%» ipotizzato dal board nella discussione dell'Article IV di febbraio. Il dato aggiornato rappresenta un miglioramento dello 0,5% sulle indicazioni di settembre e, quanto al rapporto deficit/Pil e debito/Pil le stime sono per i 2007, rispettivamente, di un dimezzamento al 2,2% nel 2007 e di discesa a quota 106%. Per il 2008 il deficit è stimato al 2,4%, con un tendenziale 2,3% al 2012, e il debito è atteso al 105,3 al 2008 e al 103,1 del 2012. L'inflazione è in calo al 2,1% quest'anno e al 2% il prossimo a fronte del 2,2% del 2006. Stabile, infine, la situazione del lavoro: lo stesso tasso di disoccupazione dello scorso anno, pari al 6,8%, è atteso nel 2007 e nel 2008.
Il Governo italiano «è sulla giusta strada» per mantenere la crescita su livelli sostenuti, ma «deve tenere sotto controllo le spese». Lo ha affermato Timothy Callen, direttore di divisione dell'Fmi, nel corso della presentazione del rapporto di primavera. Callen ha spiegato di essere «fiducioso sul raggiunemtno della crescita stimata nell'Outlook per i prossimi due anni», riconoscendo che le previsioni sul 2006 «erano troppo conservative». L'Italia «ha avuto una performance più forte rispetto a quella da noi attesa» lo scorso anno.
Tassi Eurozona al 4%. Secondo gli esperti del Fondo monetario, la Bce aumenterà i tassi d'interesse di Eurolandia di un altro 0,25% al 4% entro l'estate. Nel «World Economic Outlook» si dice che «nella zona dell'euro, con la crescita prevista vicino o sopra il potenziale e la possibilità di ulteriori pressioni verso l'alto dei prezzi, un nuovo aumento dei tassi d'interesse al 4% entro l'estate sembra giustificato». Il rapporto del Fondo promuove anche la politica monetaria della Fed. La decisione di «mantenere i tassi stabili resta finora appropriata», commentano i tecnici di Washington. Mentre in Giappone, l'approccio «accomodante» della politica monetaria «dovrebbe essere cambiato solo gradualmente e sulla base di dati che confermino il rafforzamento dell'espansione».