Istat: Deficit-Pil Sale, Ma Sconta Effetto Condoni 2003/Ansa
Istat: Deficit-Pil Sale, Ma Sconta Effetto Condoni 2003/Ansa
(ANSA) - ROMA, 12 OTT - Nel primo semestre di quest' anno il rapporto tra indebitamento lordo e Pil è salito al 3,5% contro l' 1,7% del corrispondente periodo del 2003. Ma il raffronto è condizionato dal fatto che il risultato dello scorso anno è stato in gran parte determinato dalla contabilizzazione dei condoni fiscali. Al netto dei condoni, le cifre comunicate oggi dall' Istat sembrano indicare invece un miglioramento rispetto al primo semestre dell' anno passato, mentre, più in generale, si può dire che l' indebitamento netto 2004 sia sostanzialmente in linea con le indicazioni venute negli anni precedenti.
A fare il punto sulla dinamica più recente dei conti pubblici è stato l' Istat, che ha diffuso oggi il conto economico trimestrale delle Amministrazioni pubbliche, aggiornato a tutto il primo semestre di quest' anno.
Più in particolare, i tecnici dell'Istituto nazionale di statistica hanno precisato anche che con riferimento al solo secondo trimestre dell'anno in corso, l' indebitamento netto è stato pari all' 1,0%, contro un 'accreditamento' (vale a dire un saldo positivo) del 2,6%, riferito invece al secondo trimestre del 2003. In quest' ultimo caso, i dati odierni ribaltano completamente quelli forniti a suo tempo sempre dall' Istat, secondo cui nel secondo trimestre dello scorso anno si era avuto invece un indebitamento netto dell' 1,5%; la ragione è che nel frattempo sono arrivati appunto i dati finali sugli introiti legati ai condoni, con la conseguenza che da un saldo negativo si è passati invece ad un attivo, nel' ordine del 2,6% sul pil.
In sostanza, per raffrontare correttamente i dati 2004 e quelli 2003, occorre tener conto del fatto - sottolinea l' Istat - che nel secondo trimestre dello scorso anno "sono stati contabilizzati tutti gli introiti dei condoni fiscali, secondo il principio della competenza economica, pari a circa 19.300 milioni di euro".
Sempre oggi è stato ricordato che l' indebitamento netto, nei termini in cui viene presentato in base al conto economico trimestrale delle Amministrazioni pubbliche, presenta alcune differenze rispetto alla stima annuale del rapporto fra deficit e pil calcolata ai fini del rispetto delle regole del Trattato di Maastricht (che impongono un tetto massimo di indebitamento pari al 3,0%). Questa differenza - spiega ancora l' Istat - è a sua volta dovuta al trattamento delle operazioni cosiddette di swap, che in base al SEC95 - la metodologia seguita per l' elaborazione del conto trimestrale - hanno impatto nullo sull' indebitamento, mentre nella Notifica dei parametri di Maastricht sono considerate a tutti gli effetti come interessi.
I dati presentati oggi, indebitamento netto a parte, fanno il punto anche sull' evoluzione delle diverse voci di finanza pubblica. Il saldo primario, vale a dire l' indebitamento al netto degli interessi passivi, nel secondo trimestre del 2004 è risultato positivo per 13.141 milioni di euro, al di sotto dei 25.926 milioni del pari periodo del 2003; in rapporto al prodotto interno lordo, l' avanzo primario sempre nel secondo trimestre di quest' anno è stato pari al 3,9%, contro l' 8,0% dell' analogo periodo dello scorso anno.
Quanto al risparmio delle Amministrazioni pubbliche, cioé al saldo corrente (differenza fra entrate correnti ed uscite correnti), i dati relativi al secondo trimestre del 2004 indicano un attivo di 7.572 milioni, nettamente superiore rispetto a 1.368 milioni di euro del secondo trimestre 2003. In rapporto al pil, l' incidenza in questo caso è stata del 2,3% contro lo 0,4% di un anno fa. Analizzando invece più in dettaglio l' andamento delle entrate correnti, risulta sempre nel secondo trimestre del 2004 una crescita del 13,4% delle imposte dirette, ascrivibile peraltro ai rinnovi contrattuali.
Quanto alle uscite correnti, la loro dinamica appare in rallentamento, in quanto con riferimento ancora al secondo trimestre 2004 la crescita tendenziale è stata del 2,9% contro il +3,7% di un anno fa. Fra l' altro, va tenuto conto che le spese per interessi passivi sono diminuite del 7,0%. Anche i dati forniti oggi dovranno in ogni caso essere aggiornati sulla base dei condoni 2004, in quanto allo stato attuale non sono disponibili gli importi effettivamente dichiarati dai contribuenti. L' Istat precisa che quando saranno rese note le informazioni relative ai pagamenti posticipati all' anno 2005 (in base alla rateizzazione) ma di competenza per il 2004, anche le cifre riguardanti l' ammontare delle imposte in conto capitale verranno di conseguenza rivedute e corrette. (ANSA).