Fiat: Accordo Con Gm, 2 Mld Dollari Per Guardare Avanti
Fiat: Accordo Con Gm, 2 Mld Dollari Per Guardare Avanti/Ansa
(ANSA) - TORINO, 13 FEB - La [LINK:ea9b299f6c]Fiat[/LINK:ea9b299f6c] incassa due miliardi di dollari che le consentono di "guardare avanti" e torna tutta italiana. Sergio Marchionne chiude la dura partita con General Motors sull'opzione put e porta a casa un accordo che Torino e il Paese giudicano all'unisono positivo. Un'intesa che non risolve i problemi, ma - sottolinea il presidente, Luca Cordero di Montezemolo - permette di tornare a concentrarsi sulla questione del rilancio di Fiat Auto.
La sospirata firma è arrivata alle 6,30 ora italiana dopo l'ultima estenuante trattativa con Richard Wagoner e John Devine, nella sede di New York della General Motors. Poi, subito l'aereo per Torino, dove alle 15 è iniziato il consiglio di amministrazione straordinario che ha dato il via libera all'intesa.
Il Lingotto ottiene due miliardi di dollari per risolvere il Master Agreement, l'accordo del 2000, inclusa la cancellazione della put option, il diritto di vendere tutta la Fiat Auto agli americani che la casa torinese dal 2 febbraio avrebbe potuto esercitare: un miliardo sarà pagato subito, entro 90 giorni arriveranno gli altri 550 milioni. L'intesa scioglie tutte le joint venture e prevede la restituzione del 10% detenuto dagli americani nella Fiat Auto Holding. Gm potrà continuare ad usare alcune tecnologie diesel Fiat e acquisirà una quota del 50 per cento dello stabilimento polacco di Bielsko Biala, dove si producono i motori diesel 1,3. Condividerà la proprietà della tecnologia del motore Jtd, e continuerà ad avvalersi in Europa dei motori prodotti nello stabilimento Fiat di Pratola Serra. Non potrà però produrre al di fuori dell'Europa il propulsore multijet per destinarlo ai mercati europei.
"Una separazione consensuale", ha sottolineato Marchionne nella conferenza stampa al termine del consiglio di amministrazione, che lascia "buoni rapporti di collaborazione tra le due società": Fiat e Gm continueranno a sostenere lo sviluppo congiunto delle attuali piattaforme e la società torinese continuerà a vendere supporto ingegneristico a Detroit per lo sviluppo di tecnologie diesel. "Poco prima della conferenza stampa - ha detto Montezemolo - ho avuto un lungo colloquio telefonico con Wagoner, sereno e costruttivo. E' importante che si sia concluso tutto in modo positivo".
L'accordo evita l'apertura della dura battaglia legale: "Se non si fosse raggiunto avremmo avuto una lunga litigation - ha spiegato Montezemolo - perché questa settimana avremmo iniziato le pratiche per l' esercizio del put". Ora invece bisogna puntare al rilancio che passa anche attraverso nuovi partner, ma "con alleanze mirate": "Le alleanze onnicomprensive non funzionano perché sono l' equivalente di una vendita", ha detto Marchionne.
In cantiere ci sono i nuovi modelli Fiat e Alfa, in arrivo sui mercati, che affiancheranno quelli già usciti nel 2004: "Adesso Marchionne potrà districare i diversi marchi - afferma Montezemolo - e riposizionarli sul mercato. Ci interessa per Maserati, ma è tutto allo studio. C'é la possibilità che Alfa e Maserati possano lavorare insieme in modo più concreto".
Dal mondo politico i vertici Fiat, che la settimana scorsa avevano incontrato numerosi esponenti di governo, incassano un plauso. Montezemolo ha ricevuto la telefonata del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: "E' molto soddisfatto. Mi ha ripetuto che ha il massimo rispetto per la Fiat e lo stesso mi hanno detto i ministri Maroni, Siniscalco e Marzano. Con il governo c'é un'assoluta chiarezza di rapporti, di dialogo e di rispetto fra le parti".
Rimane aperto il nodo convertendo, sul quale Marchionne, sgombrato il campo dalla put option, è pronto a confrontarsi con le banche che hanno concesso il prestito da tre miliardi. (ANSA).