Finpart, societa' di revisione Kpmg non certifica bilancio
Finpart, societa' di revisione Kpmg non certifica bilancio 2003
MILANO, 15 aprile (Reuters) - Il gruppo tessile in difficoltà finanziarie [LINK:cc5bf6df5b]FN[/LINK:cc5bf6df5b] non ha ottenuto la certificazione al bilancio 2003 da parte della società di revisione Kpmg, in quanto mancano al momento i presupposti per garantire la continuità aziendale. La società non aveva ottenuto neppure la certificazione del bilancio 2002.
In una nota, diffusa da Fin.part, si spiega che "in riferimento alle prossime scadenze dei prestiti obbligazionari e in considerazione delle incertezze connesse alla situazione finanziaria in cui versa Fin.part spa e il gruppo, Kpmg ha ritenuto di non essere in grado di esprimere un giudizio sul bilancio di esercizio e sul bilancio consolidato".
La società di revisione, inoltre, sottolinea nella relazione di certificazione consegnata ieri sera che è "ravvisabile" ad oggi una situazione di "assenza di verificabili presupposti di continuità aziendale" e rimane in attesa che venga presentato dal cda il piano di riorganizzazione del gruppo.
Nella relazione si spiega che gli amministratori stanno valutando "alcune proposte ricevute" e "proseguono trattative con selezionate controparti".
I nuovi azionisti di riferimento del gruppo hanno confermato, si legge ancora nella relazione, "la disponibilità, se necessario, a rafforzare la struttura patrimoniale di Fin.part, anche mediante un aumento di capitale".
A fine 2003 sono entrati nell'azionariato del gruppo tessile Sangian e Livilla, società facenti capo rispettivamente all'imprenditore Gianni Mazzola e al banchiere svizzero Carlo Pagani. Sangian che detiene il 12,8% circa e Livilla con il 10,8% circa sono ora i due azionisti di riferimento.
Esattamente un anno fa Kpmg aveva annunciato di non poter certificare il bilancio 2002, ravvisando anche in quella occasione "una situazione di assenza di ragionevoli presupposti di continuità aziendale".
A fine febbraio Fin.part presentava una posizione finanziaria netta consolidata negativa per 348,8 milioni di euro, in aumento rispetto a fine gennaio (-336,4 milioni).