News, Dati, Eventi finanziari le NEWS del 16 maggio 2005

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Per un panorama completo delle news di oggi, e per discuterle insieme, vi invito a navigare il consueto topic sul Forum di Piazza Affari.

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Tokyo termina in calo in attesa Pil e timori economia Usa

Tokyo termina in calo in attesa Pil e timori economia Usa

L'indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso la sessione odierna in calo dello 0,92%, in ribasso per la sesta seduta consecutiva, penalizzato dalle vendite in vista del dato sul Pil domani e sui timori che l'economia Usa possa avere riflessi sul mercato.
Il ribasso del prezzo del brent ha penalizzato i titoli petroliferi che hanno perso terreno anche sui timori di problemi commerciali fra Cina e Stati Uniti.
Il Nikkei termina a 10.947 punti, mentre il Topix arretra dell'1,01% a 1.123 punti.
 
Fiat, Gm salda il conto

da Spystocks.it:

[LINK:6c99f5b9d8]Fiat[/LINK:6c99f5b9d8], Gm salda il conto

Da Il Corriere della Sera: Nessun ritardo. Come da previsioni, e dispetto di voci contrarie che ancora circolavano in Borsa, General Motors paga puntualmente e puntualmente Fiat incassa.
Persino qualcosina di più di quanto pattuito. La seconda e ultima tranche della liquidazione post-divorzio, che porta al completamento di tutte le intese della separation agreement, doveva essere di 550 milioni di euro. La due diligence li ha fatto salire a 566. Che si aggiungono al miliardo già versato dagli americani. Con ovvia soddisfazione di Sergio Marchionne.
Intanto e soprattutto perché "questo accordo e la recente decisione delle banche di convertire il prestito ci permettono di concentrare tutti gli sforzi sull'operatività dei nostri business". E poi perché l'intesa raggiunta ad Amsterdam "con reciproca soddisfazione testimonia gli ottimi rapporti tra le due società".
 
Enel: Quarta Tranche Al Via, Si Ragiona Su Bonus Share

[LINK:88a73044ca]Enel[/LINK:88a73044ca]: Quarta Tranche Al Via, Si Ragiona Su Bonus Share

(ANSA) - ROMA, 15 mag - Incentivi minimi per chi deciderà di acquistare azioni di Enel4, la quarta tranche dell'Enel che il Tesoro si appresta a collocare cedendo un altro 10% del capitale del gruppo elettrico. Sarebbe questa l'ipotesi su cui si starebbe ragionando - secondo quanto riferiscono fonti finanziarie che seguono il dossier - in vista del collocamento della tranche la cui opv resta attesa per la settimana dal 4 all'8 luglio prossimo.
Nulla è "ancora deciso" sul tema, fanno notare le stesse fonti, precisando che "l'orientamento prevalente" sarebbe comunque quello di limitare la bonus share. Un orientamento legato ad una politica di dividendi, quella che si profila per Enel anche alla luce della cessione di Wind, che da sola rappresenterebbe un incentivo alla sottoscrizione di nuove azioni. Il nodo sarà comunque sciolto entro un paio di settimane: all'inizio di giugno l'Enel - secondo quanto previsto dal calendario dell'operazione finora definito - è attesa depositare, dopo la definizione della vicenda Wind, alla Consob il prospetto informativo che conterrà le indicazioni sulla modalità della cessione della tranche.
Un passaggio, quello della presentazione del prospetto - in vista dell'avvio dell'Opv che al momento viene confermata per la settimana dal 4 all' 8 luglio - che dovrà essere preceduto dalla definizione dell'accordo con la cordata egiziana Sawiris per la cessione del 70% di Wind. Nel prospetto il gruppo elettrico - che si appresta nel frattempo a veder passare il timone dall'ad uscente Paolo Scaroni a Fulvio Conti, attuale direttore finanziario - dovrà infatti indicare al mercato le sue nuove prospettive alla luce dell'uscita dalle tlc. A sostenere l'ipotesi di un Enel4 con una bonus share minima - per la Enel3 nell'autunno scorso si è prevista al 5% (un azione gratuita per ogni 20 detenute per 12 mesi) che saliva all'8% come 'premio fedelta' per coloro che erano già azionisti della prima tranche - ci sarebbe la politica di dividendi che l'Enel ha in programma. E non solo l'anticipo sulla cedola 2006 che vedrà nel prossimo ottobre il gruppo 'pagare' ai suoi azionisti un dividendo di 0,16-0,18 euro ad azione legato alla cessione di un ulteriore 45% di Terna (14% già ceduto agli investitori istituzionali, 30% destinato a Cassa spa entro agosto) ma anche novità - fanno notare gli analisti - su futuri nuovi annunci. Primo tra tutti quello atteso per le risorse legate alla cessione di Wind. E, in questa direzione, sia l'ad uscente Paolo Scaroni che il suo successore Fulvio Conti hanno annunciato, nelle ultime settimane, che a settembre sarà comunicata la nuova politica del gruppo. Tornando ad Enel4, una volta presentato il prospetto alla Consob bisognerà poi attendere il via libera della Commissione atteso - secondo l'ultimo calendario - entro metà giugno per l'avvio vero e proprio dell'operazione con la partenza del road show che vedrà per due settimane il nuovo management del gruppo elettrico presentare Enel4 sui mercati internazionali. L'Opv riservata al mercato retail, quello cioé dei risparmiatori, sarebbe così prevista - sempre secondo l'ultima bozza di calendario su cui lavorano gli advisor che seguono il dossier - per la settimana tra il 4 e l'8 luglio.
L'offerta al mercato retail dovrebbe riguardare - secondo quanto si apprende dalle prime indiscrezioni - "almeno il 30%" di Enel4. In base alle ultime indicazioni raccolte in ambienti vicini al dossier Enel 4, la nuova tranche dovrebbe debuttare sul mercato intorno al 12 luglio. In particolare, il calendario prevedrebbe la conclusione del road show del management alla fine di giugno prossimo in vista della comunicazione al mercato della forchetta di prezzo (quello cioé minimo e quello massimo entro cui sarà fissato il prezzo definitivo dell'operazione) nel weekend 2-3 luglio.
Il 4 luglio dovrebbe invece partire l'opv, l'offerta pubblica di vendita: una settimana, in cui si potranno prenotare pacchetti di azioni della nuova tranche, in vista della chiusura fissata per l'8 luglio. Tra il 9 ed il 10 luglio dovrebbe essere così comunicato il prezzo definitivo dell'operazione in vista dell'allocazione ed il pagamento delle azioni nei primi giorni della settimana successiva.(ANSA).
 
Tassare le rendite finanziarie, prove di dialogo tra i Poli

da Repubblica.it:

Tassare le rendite finanziarie, prove di dialogo tra i Poli

ROMA - La tentazione c'è. Ritoccare la tassazione sulle rendite finanziarie per fare cassa o per dirottare soldi su investimenti produttivi. L'Agenzia delle entrate ha anche studiato gli eventuali interventi. Ha consegnato le tabelle al Tesoro, che le ha chiuse in un cassetto. A doppia mandata. Perché la tentazione tale deve rimanere, almeno per il momento. "Non mi sembra una strada percorribile - spiega Giuseppe Vegas, sottosegretario al ministero del Tesoro - sarebbe un provvedimento controproducente. C'è il rischio concreto che i capitali esteri prendano altre strade, che è esattamente il contrario di quanto serve oggi".

Una fuga che il governo intende evitare per non togliere capitali e investimenti all'economia italiana. Non lo fece alla fine di luglio, quando, dopo il varo del Dpef e in vista della Finanziaria 2005, alcuni settori di An spinsero su questa strada. "Noi presentammo la proposta come opposizione tra gli emendamenti alla Finanziaria - ricorda Giorgio Benvenuto - ma a parte qualche settore di An non trovò accoglienza".

Tra i sostenitori, Gianni Alemanno, ministro delle Politiche agricole, da sempre convinto che la tassazione della rendita finanziaria in Italia sia troppo bassa. Ma a sbarrare la strada non è solo Forza Italia. Anche la Lega è contraria. "L'obiettivo di questo governo è quello di ridurre le tasse - ha detto il ministro del Welfare Roberto Maroni - quindi rivedere la tassazione delle rendite finanziarie non è nei programmi, tanto più che esiste il pericolo di una fuga di capitali all'estero".

E' tramontata anche l'ipotesi di rendere omogenea l'imposizione su tutti i redditi di natura finanziaria. Il progetto era contenuto nella legge delega dell'ex ministro del Tesoro Giulio Tremonti. I termini per esercitare la delega sono scaduti il 3 maggio scorso. E non se n'è fatto nulla. Se non parlarne. Di volta in volta è spuntata fuori l'ipotesi di un'aliquota unica al 12,5 o al 19% (oggi si va dal 27% sui conti correnti bancari o postali al 12,5 dei titoli di Stato), senza giungere mai a nulla di concreto.

"Certo - ammette Giuseppe Vegas - sarebbe razionale avere un'aliquota unica su tutte le rendite finanziarie, ma per ora rimane solo un dibattito accademico". Che attira però sempre più consensi. Chiedono più tasse sulle rendite finanziarie le Acli. Per l'ex presidente del Consiglio Giuliano Amato bisogna "stimolare gli investitori italiani a spostare le loro risorse dalle rendite finanziarie all'industria".

Tema caro al presidente di Confindustria Luca Cordero di Montezemolo che ultimamente ha ammesso "che c'è in giro una cospicua massa di ricchezza tutta finanziaria e speculativa". Ricchezza sottratta agli investimenti produttivi "e che andrebbe rimessa in circolo". L'aliquota unica si è intanto concretizzata in uno studio messo a punto dal centrosinistra. Obiettivo, arrivare al 20%, un punto in più di quanto previsto a suo tempo da Vincenzo Visco. Ma il Tesoro frena. Toccare le rendite finanziarie, al momento, sembra più che altro una manovra da ultima spiaggia.
 
Generali: +23% a 385mln utile netto gruppo I trimestre

[LINK:5350c4b827]Generali[/LINK:5350c4b827]: +23% a 385mln utile netto gruppo I trimestre

Radiocor - Milano, 13 mag - Il gruppo Generali ha chiuso il primo trimestre con l'utile netto in crescita del 23% a 385 milioni, frutto di una crescita del risultato ordinario dell'11,5% a 746 milioni e di un miglioramento dell'utile industriale del 35,3% a 249 milioni. Il combined ratio e' ulteriormente calato al 94% dal 96,5%. In forte crescita la raccolta premi che ha toccato i 18,3 miliardi, con un aumento del 20,7%.
 
Autostrade: utile netto I trim. +57,8% a 40mln, ricavi +5,3%

[LINK:64a6f2d64b]Autostrade[/LINK:64a6f2d64b]: utile netto I trim. +57,8% a 40mln, ricavi +5,3%

Radiocor - Roma, 13 mar - Il Gruppo Autostrade ha chiuso il primo trimestre 2005 con un utile netto consolidato in crescita del 57,8% rispetto a un anno prima a 40,2 milioni (37 milioni la stima massima degli analisti) e con ricavi in aumento del 5,3% a 649,8 milioni (650 milioni). Lo annuncia una nota. Le previsioni economiche per l'intero esercizio 2005 'configurano un miglioramento dei margini gestionali del Gruppo, nonostante la debolezza dei volumi di traffico'.
 
Istat: inflazione armonizzata aprile rivista al rialzo +0,8%

Istat: inflazione armonizzata aprile rivista al rialzo +0,8% m/m +2,2% a/a

(Teleborsa) - Roma, 16 mag - E' stata rivista al rialzo l'inflazione armonizzata italiana relativa al mese di aprile. Su base mensile il dato evidenzia un aumento dello 0,8%, dal +0,7% preliminare, mentre su anno si registra un incremento del 2,2% dal 2,1% della prima stima. Lo comunica oggi l'Istat. A marzo del 2005 si era registrata invece una crescita dell'1,2% mensile e del 2,1% su anno. Per quanto riguarda il Nic index ad aprile è salito dello 0,2% m/m e dell'1,9% a/a (a marzo +0,3% m/m +1,9% a/a). Sempre in calo su base mensile i prezzi delle comunicazioni (-0,6%), mentre salgono le spese per la casa, dell'elettricità e della benzina +1,1%.
 
Ipo SAve e Toro Ass.: fissati i prezzi massimi

Toro Assicurazioni: prezzo massimo Ipo fissato a 12 euro

(Teleborsa) - Roma, 16 mag - Prende il via oggi fino al 26 maggio l'Offerta Pubblica di Vendita delle azioni Toro Assicurazioni, finalizzata alla quotazione in Borsa. Il prezzo massimo di offerta per la tranche rivolta al pubblico indistinto è stato fissato in 12 euro per azione. La forchetta indicativa era stata determinata tra 10 e 12 euro. Fissato in 12 euro anche il prezzo massimo per la tranche rivolta a dipendenti e pensionati mentre per quella riservata agli agenti del gruppo il prezzo massimo è stato fissato in 11,64 euro. Il controvalore massimo del lotto minimi (pari a 300 azioni) sarà così di 3.600 euro per il pubblico e 3.492 euro per gli agenti. Joint Global Coordinators dell'offerta globale sono Banca Caboto Spa, Lehman Brothers ed Unicredit Banca Mobiliare Spa, Joint Lead Manager dell'offerta pubblica e responsabile del collocamento è Banca Caboto mentre Unicredit Banca Mobiliare è Joint Lead Manager dell'offerta pubblica e sponsor. Il prezzo difinitivo delle azioni sarà determinato e comunicato entro due giorni dal termine del periodo d'offerta (entro il 28 maggio). L'inizio delle negoziazioni nel mercato MTA - segmento blue-chip - è previsto per il primo giugno.


Save: fissato a 21 euro prezzo massimo Ipo

(Teleborsa) - Roma, 16 mag - In vista del debutto in borsa, si svolgerà da oggi fino al 20 maggio l'Offerta Pubblica di Sottoscrizione delle azioni Save, la società che gestisce l'Aeroporto Marco Polo di Venezia. Il prezzo massimo per azione è stato fissato in 21 euro. Il range era stato indicato tra 17 e 21 euro. Il controvalore del lotto minimo (pari a 200 azioni) calcolato sulla base del prezzo massimo è così di 4.200 euro. Il prezzo difinitivo delle azioni sarà comunicato entro due giorni dal termine del periodo d'offerta. L'inizio delle negoziazioni nel mercato MTA, segmento di Borsa ordinario-classe 1, è atteso per il 25 maggio.
 
Benetton: nel 1* trim utile netto scende a 23 mln

[LINK:bfbd5d06cd]Benetton[/LINK:bfbd5d06cd]: nel 1* trim utile netto scende a 23 mln, ricavi a 378 mln

(Teleborsa) - Roma, 16 mag - Il Consiglio di Amministrazione di Benetton Group ha approvato oggi i risultati consolidati del primo trimestre 2005. I ricavi del primo trimestre 2005 si attestano a 378 milioni di euro, rispetto ai 381 milioni del corrispondente periodo del 2004. Le vendite del settore casual ammontano a 339 milioni di euro, in linea con il primo trimestre del 2004, grazie anche a una crescita del fatturato retail e a un diverso mix di prodotto. L'incidenza sul fatturato del margine lordo industriale si attesta a 43,5 punti percentuali, rispetto ai 44,9 punti percentuali dell'analogo periodo del 2004, influenzato dal diverso mix di prodotto rispetto al trimestre di confronto. Il risultato operativo è pari a 36 milioni di euro, con un'incidenza sui ricavi del 9,4% rispetto all'11,9% del corrispondente periodo del 2004, condizionato principalmente dall'aumento dei costi per l'espansione della rete commerciale diretta. L'utile netto di periodo si attesta a 23 milioni di euro, rispetto ai 28 milioni di euro evidenziati nel primo trimestre 2004. Il free cash flow nei primi tre mesi è risultato negativo per 42 milioni di euro, in miglioramento dai 51 milioni di euro nello stesso periodo del 2004. L'indebitamento netto è pari a 470 milioni di euro, rispetto ai 497 milioni del 31 marzo 2004 e ai 431 milioni di euro al 31 dicembre 2004. La variazione rispetto a fine anno è dovuta principalmente alla normale ciclicità del capitale di funzionamento. Il CdA ha inoltre analizzato le tendenze dell'andamento gestionale del 2005 riconfermando le previsioni sull'anno rese note in occasione del CdA del 4 marzo scorso.
 

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