Wall Street: scivola su effetto Beige Book e Intel
Wall Street: scivola su effetto Beige Book e Intel
Wall Street scivola ancora una volta, nella giornata dedicata al Beige Book e ad Intel. I Listini azionari Usa hanno sentito ancora una volta l'impatto delle deludenti previsioni economiche, come confermato dal consueto rapporto mensile della Federal Reserve, il Beige Book, che ha confermato un forte rallentamento dell'attività economica. Ciò, insieme ad alcuni deludenti dati economici pubblicati in giornata, come la produzione industriale, ha rafforzato l'attesa di un possibile taglio dei tassi da parte della FED nella riunione di fine gennaio, anche se il tasso di inflazione resta sostenuto al 4,1% tendenziale. Peraltro, la variazione congiunturale dei prezzi al consumo pari allo 0,3% è risultata di poco superiore al previsto, mentre il dato core allo 0,2% risulta perfettamente in linea.
A deprimere i mercati hanno contribuito anche i conti di Intel, che seppur in crescita, sono apparsi inferiori al consensus ed hanno deluso in termini di outlook. Il titolo è crollato al Nasdaq, facendo cadere tutto il settore tech. Al contrario, i finanziari sono rimbalzati con vigore, a dispetto del consistente deterioramento degli utili annunciato da JP Morgan. La banca d'affari ha comunque sorpreso riportando svalutazioni meno pessimistiche di quanto previsto ed una forte crescita dei ricavi. Questi effetti si sono controbilanciati nel corso delle negoziazioni, producendo continue inversioni di rotta dei Listini statunitensi. Al termine della giornata, tuttavia, il bilancio è negativo sul Nasdaq, che ha perso lo 0,95% a 2.394,59 punti, sul Dow Jones che cede lo 0,28% a 12.466,16 punti e sullo S&P 500 che arretra dello 0,56% a 1.373,2 punti.
Sul fronte valutario va segnalato il forte apprezzamento del dollari in serata, che ha schiacciato l'euro sugli 1,467 usd, sulla considerazione che forte le manovre espansive della FED sono giunte al termine e sulle indicazioni giunte da alcuni membri della BCE. Fra le commodities, va segnalato il rallentamento del petrolio, che ha toccato minimi sotto i 90 dollari, e dell'oro, sotto i 900 usd/oncia.
Fra le blue-chips statunitensi si segnala l'ampia ripresa dei finanziari, con JP Morgan che guadagna il 5,8% e Wells Fargo in scia con rialzi del 3,3%. Pessima giornata per Intel -12,4%, che ha deluso sia in termini di numeri che per quanto riguarda l'outlook. La Bea Systems balza al Nasdaq del 18,5%, dopo l'offerta migliorativa presentata da Oracle a 8,5 mld di dollari, accettata dal Board della società bersaglio. Infine, Boeing balza del 2,6%, per nulla sconfortata dall'annuncio di un ulteriore ritardo nelle consegne del B 787 Dreamliner al 2009.
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