le NEWS del 17 set. 2003

Borsa: Ny Si Rialza, Bene Hi-Tech Mentre Fed Non Tocca Tassi

(ANSA) - NEW YORK, 16 SET - La Federal Reserve lascia i tassi invariati all'1%, l'uragano Isabel passa da forza cinque a forza due e Wall Street, dopo una giornata in territorio negativo, torna a crescere con tutti i suoi indici.
Archiviata una seduta sotto il segno meno nel primo giorno della settimana, la Borsa di New York, accoglie bene la decisione della Banca Centrale di mantenere il costo del danaro al livello più basso degli ultimi 45 anni (data per scontata) e, quanto meno con il suo comparto assicurativo, comincia a sperare che la tempesta attesa sulla Costa atlantica per giovedì sia meno imponente di quanto stimato.
Al termine degli scambi - poco toccati dal dato sull' inflazione che ad agosto si è rivelato particolarmente contenuto - l'indice Dow Jones è cresciuto dell'1,25% a 9.567,34 punti, lo S&P 500 dell'1,43% a 1.029,32 punti e il Nasdaq del 2,25% a 1.887,26 punti.
Tra i vari settori, particolarmente in forma è apparso quello tecnologico, trainato da Microsoft (+1,9%), Intel (+3,2%) e Cisco (+4,4%); oltre a quello delle Tlc guidato dalla la canadese Nortel Networks, in progresso del'8,1% dopo che il suo amministratore delegato ha annunciato di attendersi un miglioramento, pr quest'anno, del mercato della telefonia senza fili.
In luce, nel comparto dei corrieri, United Parcel Service, salito del 2% in coda a un rialzo del suo rating da parte di Merrill Lynch. Buona giornata, poi, per il titolo Titan (25,4%), attiva nelle forniture per le comunicazioni militari, acquistata da Lockheed Martin per 1,8 miliardi di dollari; mentre Coca-Cola ha ceduto l'1,3% dopo che Thomas Weisel Partners ha ridotto la sua valutazione sul titolo.
Ancora in calo, infine, la catena di supermercati Kroger (-4,6%), la quale ha reso noto il rischio di un utile per azione 2003 inferiore alle previsioni e Krispy Kreme (-1,8%), società dolciaria produttrice di ciambelle paradossalmente frenata da una corsa a perdifiato del suo titolo negli ultimi tre anni.
(ANSA).


Fed: Tassi Invariati Contro Lavoro Debole E Deflazione/ Ansa
(di Gianluca Angelini) (ANSA) - NEW YORK, 16 SET - Ancora un nulla di fatto per la Federal Reserve. Dopo avere lasciato invariato il costo del danaro all'1% lo scorso 12 agosto, la Banca Centrale americana non tradisce le attese della vigilia e, alla conclusione del meeting settembrino del Federal Open Market Committee (Fomc), lega il costo del danaro alla soglia più bassa degli ultimi 45 anni, sottolineando come questa soglia "possa essere mantenuta per un periodo considerevole".
Con un voto unanime, esattamente come il mese scorso, la Fed ha deciso di non toccare il tasso di interesse il quale - hanno spiegato gli uomini della Fed nella nota di fine meeting - "sta fornendo un sostegno importante e continuo all'attività economica" statunitense e alla sua crescita.
D'altronde, quasi ricalcando l'esito della precedente riunione del Fomc, la Banca Centrale ha sottolineato come il percorso dell'economia a stelle e strisce per i prossimi mesi paia snodarsi tra rischi "sostanzialmente equilibrati" in merito ad "una crescita sostenibile".
Abbandonando la frenesia dello scorso inverno, quando aveva messo il suggello a 13 tagli consecutivi, la Federal Reserve - pur osservando l'importanza per l'economia di una spesa per i consumi su livelli "solidi" - non ha mancato di mettere in evidenza un "indebolimento" del mercato del lavoro e di far risuonare - come ormai consuetudine - l'allarme per una possibile deflazione. Sempre remota, ma capace - in tempi indefiniti - di fare capolino all'orizzonte.
"Il rischio collegato ad un tasso d'inflazione che diventi in maniera poco desiderabile sempre più basso - si legge sulla nota della Fed - resta il fattore di maggiore preoccupazione per il futuro" e, pertanto, valutato come l'ipotesi di una deflazione sia da considerare la preoccupazione predominante per il domani, il Federal Open Market Committe ritiene che l'attuale politica monetaria "possa essere mantenuta per un periodo considerevole".
Malgrado una crescita del prodotto interno lordo al 3,1% nel secondo trimestre dell'anno, una produttività balzata a livelli record e la constatazione di consumi stabili nonostante di indicatori del mercato del lavoro contrastati, lo spettro della deflazione pare proprio irrinunciabile per la Fed.
L'allarme - lanciato agli incontri del Fomc di giugno e agosto - era stato stato fatto risuonare da tempo dallo stesso presidente della Fed, Alan Greenspan il quale, lo scorso 21 maggio innanzi al Congresso di Washington aveva definito il fenomeno, "un problema contro il quale la Fed non si e ' mai battuta'' ma che avrebbe potuto costringere la Banca Centrale a mostrare i muscoli e fare "ciò che serve. Una massima riutilizzata più volte cui il grande vecchio della finanza statunitense non sembra volere abbandonare tanto presto. (ANSA).
 
Opengate sospesa anche oggi al Nuovo Mercato

MILANO, 17 settembre (Reuters) - Opengate Group (Milano: OPG.MI - notizie - bacheca) , già sospesa ieri, vede prolungata anche a oggi la sospensione, in attesa di comunicato.
Lo comunica Borsa Italiana.
 
17/09/2003 10:31 >> * G.Bretagna: disoccupazione agosto stabile al 3,1%


Cala ad agosto la disoccupazione in Inghilterra
(9/17/2003 10:53:02 AM)

Buone notizie per il mercato del lavoro inglese. Nel corso del mese di agosto le domande di sussidio di disoccupazione sono scese di 6900 unità a 930800. Un livello così basso non si aveva dal 1975.
 
Dati Usa: mercato immobiliare ancora forte ad agosto
(9/17/2003 2:33:14 PM)

Nel mese di agosto le nuove unità abitative hanno registrato un calo del 3,8% a 1 milione e 820 mila. Il consensus si attendeva una diminizione dal mese di luglio in cui le nuove case erano balzate a 1 milione e 870 mila.
Invece i permessi edilizi sono stati superiori alle attese, battendo il record del mese precedente, portandosi così a 1 milione e 886 mila. Nel mese di luglio il dato era stato di 1 milione e 800 mila.
Il mercato immobiliare si conferma il settore trainante della ripresa americana grazie al basso costo del denaro, ai minimi dagli ultimi 50 anni.
 

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