News, Dati, Eventi finanziari le NEWS del 2 maggio 2006

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Per un panorama completo delle news di oggi, e per discuterle insieme, vi invito a navigare il consueto topic sul Forum di Piazza Affari.

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Borse asiatiche: Tokyo chiude in rialzo

Borse asiatiche: Tokyo chiude in rialzo

(Teleborsa) - Roma, 2 mag - Chiusura in rialzo per la borsa di Tokyo, con l'indice Nikkei che ha concluso gli scambi con un progresso dell'1,48% a 17.176,77 punti, mentre il Topix è salito dell'1,17% a 1.737,18 punti.
Tra le altre borse asiatiche Seul ha archiviato la seduta un incremento dell'1,07% a 1.434,9 punti, mentre Taiwan ha guadagnato lo 0,39% a 7.199,60 punti e Shangai l'1,66% a 1.440,223 punti.
Segni prevalentemente positivi tra le altre piazze asiatiche che chiuderanno più tardi le contrattazioni. Hong Kong avanza dello 0,97%, Singapore dello 0,55%, e Kuala Lampur dello 0,18%. Debole Jakarta -0,10%.
 
ERG: spento incendio impianto Isab, seguiranno comunicazioni

[LINK:63ddaba157]ERG[/LINK:63ddaba157]: spento incendio impianto Isab, seguiranno comunicazioni su ripresa attivita'

(Teleborsa) - Roma, 2 mag - ERG comunica che è stato definitivamente spento l'incendio che ieri pomeriggio si è sviluppato presso la Raffineria Isab Impianti Nord di ERG Raffinerie Mediterranee (Gruppo ERG). Lo rende noto la società con una nota, precisando che intorno alle 14,50 si è verificata una perdita di prodotto in una tubazione che trasporta greggio dal parco serbatoi agli impianti di lavorazione. Mentre erano in corso le attività di messa in sicurezza dell'area, il greggio ha preso fuoco coinvolgendo alcune tubazioni circostanti. A scopo precauzionale si è immediatamente proceduto alla fermata degli impianti della raffineria che, comunque, non sono stati in alcun modo interessati dall'incendio che è rimasto sempre circoscritto all'area in cui si è sviluppato.
La società ha già avviato un'indagine tecnica interna per analizzare l'accaduto e verificare lo stato delle tubazioni interessate al fine di valutare i tempi necessari per il ripristino dell'operatività degli impianti e l'impatto economico che saranno comunicati nei prossimi giorni.
Il Presidente di ERG Raffinerie Mediterranee, a nome di tutto il Gruppo, ha dichiarato: "sottolineo la capacità e l'impegno di tutte le Autorità, della Prefettura, dei Vigili del Fuoco, delle Forze dell'Ordine, della Protezione Civile e di tutti i dipendenti ERG che hanno contribuito all'attuazione delle azioni previste dal piano di emergenza. Esprimo vicinanza e solidarietà alle otto persone medicate e dimesse e ai due Vigili del Fuoco ancora ricoverati."
 
Esprinet: 1* trimestre in crescita, payout triennio a 2008 a

[LINK:8c76949dae]Esprinet[/LINK:8c76949dae]: 1* trimestre in crescita, payout triennio a 2008 al 15%

(Teleborsa) - Roma, 2 mag - Esprinet ha chiuso il primo trimestre con un fatturato consolidato pari a circa 585 milioni di euro, in crescita del +14% rispetto all'analogo periodo del 2005. L'EBIT del trimestre è salito a circa 23 milioni di euro, corrispondenti al 4,0% dei ricavi. I debiti finanziari netti al 31 marzo 2006 sono pari a ca. 53 milioni di euro e risultano sostanzialmente stabili rispetto ai 56,7 milioni di euro del 31 dicembre 2005.
Per l'esercizio in corso la società si attende un volume di ricavi consolidati compreso tra 2,245 e 2,285 miliardi di euro (+6% rispetto ai ricavi pro-forma 2005 che riflettono gli effetti dell'acquisizione del gruppo Memory Set), con un EBIT di 81-84 milioni di euro (3,6% dei ricavi).
Gli utili netti sono attesi in crescita nel range 42-44 milioni di euro, pari all'1,9% dei ricavi stimati.
Nel 2008 i ricavi consolidati sono previsti all'interno dell'intervallo 2,520-2,580 miliardi di euro, l'EBIT tra 96 e 100 milioni di euro e l'utile netto dovrebbe essere compreso nel range 53-55 milioni di euro.
Nel corso del triennio si prevede la generazione di un free cash-flow al lordo delle variazioni del capitale circolante nell'ordine dei 90 milioni di euro, nell'ipotesi di mantenere nel periodo un livello di dividend pay-out nell'intorno del 15% degli utili di gruppo.
 
Grandi Navi Veloci: distribuisce riserve per 1.067 ad azione

L'assemblea di Grandi Navi Veloci ha deliberato la distribuzione di riserve per un importo pari ad euro 1.067 per azione. Il pagamento è fissato per giovedi 4 maggio.
 
Istat: occupazione grandi imprese febbraio -0,4% annuo

Istat: occupazione grandi imprese febbraio -0,4% annuo

(Teleborsa) - Roma, 2 mag - Nel mese di febbraio 2006, l'indice generale dell'occupazione alle dipendenze nelle grandi imprese (base 2000=100) è risultato pari a 93,0 e, al netto dei lavoratori in cassa integrazione guadagni, pari a 92,6. In termini congiunturali l'indice, depurato dagli effetti della stagionalità, ha registrato un calo dello 0,1%; al netto dei dipendenti in c.i.g. la variazione è stata nulla. Lo comunica l'Istat. L'occupazione nelle grandi imprese comprese nel campo di osservazione dell'indagine è diminuita in termini tendenziali (febbraio 2006 rispetto a febbraio 2005) dello 0,4 per cento al lordo della c.i.g. e dello 0,3 per cento al netto della c.i.g. Tenuto conto del numero medio delle posizioni lavorative presenti in tali imprese nell'anno base (pari a circa 2.041.000 unità), la variazione tendenziale dell'occupazione lorda corrisponde a una diminuzione di circa 8 mila posizioni lavorative dipendenti. Complessivamente, nei primi due mesi del 2006 la variazione media dell'occupazione, rispetto allo stesso periodo del 2005, è stata di meno 0,4 per cento al lordo della c.i.g. e di meno 0,3 per cento al netto della c.i.g.
 
Il potere in Borsa: 140 poltrone per 21 supermanager

Il potere in Borsa: 140 poltrone per 21 supermanager

di Nicola Borzi - www.ilsole24ore.com


In Borsa il potere si concentra nelle mani di 586 amministratori e sindaci "ubiqui": sono l’élite dei manager e contano su più di un incarico.


Meno di un quinto delle 3.297 persone che governano 276 società che emettono titoli quotati, secondo i dati Consob aggiornati al 13 aprile elaborati da «Plus24», concentra nelle proprie mani 1.552 cariche, oltre un terzo delle 4.263 totali.
I primi 21 «supermanager», da soli, hanno 140 incarichi. Un fenomeno così rilevante che anche la nuova versione del Codice di autodisciplina delle società quotate, varata a marzo, propone norme per prevenirlo.

Maschi dominanti — Su 3.297 membri della comunità di Borsa solo 210 sono donne, meno del 6,4%, e appena quattro sono straniere: la spagnola doña Ana Botin, presidente di Banesto e consigliere di Generali, l’inglese Sally Davis, amministratore di I.Net e presidente di Bt Global Products and Customer Service (gruppo British Telecom), Susan Carol Holland, vicepresidente di Amplifon, e la svedese Anna Elisabet Nyquist, amministratore di Bastogi.
Alle italiane vanno 231 cariche (il 5,4%), le straniere ne hanno una a testa. Ai 3.087 italiani vanno 3.899 cariche, il 91,5% del totale, ai 118 stranieri invece 128, il 3 per cento.

Pochi gli esecutivi — Sono appena 579 gli incarichi esecutivi, il 13,6% del totale. Su 174 società che si sono dotate del comitato esecutivo solo quattro hanno donne amministratore delegato: Barbara Bazzocchi in ElEn, Susanna Ravanelli in Mirato, Mariacarlotta Rinaldini in Richard Ginori e Oriana Draghetti in Sicc. Tre gli Ad stranieri: Peter Geipel in Ergo Previdenza, Hugh James O’Donnel in Saipem e Albert Scherger in Smi.
Sono 36 invece gli Ad italiani con più di una carica. Dei 405 incarichi nei comitati esecutivi, appena 16 vanno a stranieri, tutti uomini, e solo Antoine Bernheim ne ha due. Su 389 cariche a italiani solo dieci vanno a donne: Jonella Ligresti è presidente di Fon-Sai e amministratore di Milano Assicurazioni, Giulia Maria Ligresti è vicepresidente di Fon-Sai e amministratore di Milano Assicurazioni, Paola Balzarini è amministratore di Popolare di Intra, Franca Cirri Fignagnani di Fideuram, Carla De Colle di Danieli, Gina Nieri di Mediaset, Rossella Sensi e Maria Cristina Sensi rispettivamente Ad e amministratore di As Roma.
Su 379 cariche esecutive otto manager hanno tre incarichi e 32 ne hanno due.

I "magnifici 21" — L’apice è rappresentato da 20 uomini e una donna che hanno 140 cariche, quasi sette ciascuno. Il recordman è Luigi Guatri: l’ex rettore della Bocconi ha undici incarichi (in Banco Desio Brianza, GranitiFiandre, Maffei, Negri Bossi, Sopaf, Bpu, Italcementi, Italmobiliare, Permasteelisa, Pirelli e Vittoria Assicurazioni).
Paolo Maria Colombo ne ha dieci: in Mediaset, Sias, Ansaldo Sts, Eni, Saipem, Sirti, Partecipazioni Italiane, Intesa, Lottomatica e Gewiss.
Ne ha otto Maurizio Dallocchio (in Gabetti, Marcolin, Sirti, Snia, Sorin, Esprinet, SanPaolo Imi e Vemer Siber).
Marco Reboa, Cesare Ferrero e Carlo De Benedetti ne hanno sette ciascuno.
Con sei a testa seguono Jonella Ligresti, Graziano Visentin, Giampiero Tasco, Matteo Tamburini, Marco Spadacini, Massimo Segre, Roberto Ruozi, Carlo Pesenti, Franzo Grande Stevens, Giorgio Giorgi, Gabriele Galateri di Genola, Sergio Erede, Diego Della Valle, Carlo Buora e Gilberto Benetton.

Stakanov nel Cda — Un simile superimpegno non riduce l’efficacia del lavoro di questi manager? La domanda non è peregrina.
Già nel 2004 uno studio della società di analisi Protiviti stimava che i consiglieri che oltre al Cda fossero presenti in altri tre organismi societari (comitati di controllo, remunerazione e nomine) dovessero far fronte a 25 riunioni l’anno.
Nel caso di incarichi in tre società, le riunioni sarebbero una ogni tre giorni lavorativi. In realtà, il numero dei meeting è molto variabile: sette in media le riunioni annuali dei comitati di controllo, con un massimo di 17, e quattro di quelli di remunerazione, con un massimo di 19. Nel computo non entravano però i summit dei comitati esecutivi.

Le nuove norme — Una proposta di soluzione al problema del cumulo delle cariche era fornita già nella versione del 1999 del Codice di autoregolamentazione, al quale le società quotate aderiscono su base volontaria. Secondo il criterio 1.C.2, mantenuto anche nella nuova edizione, «gli amministratori accettano la carica quando ritengono di poter dedicare allo svolgimento diligente dei loro compiti il tempo necessario, anche tenendo conto del numero di cariche ricoperte in altre società quotate (anche estere), in finanziarie, banche, assicurazioni, società di dimensioni rilevanti».
Da marzo queste norme sono integrate dal criterio 1.C.3: «Il Cda esprime il proprio orientamento sul numero massimo di incarichi considerato compatibile con l’efficace svolgimento dell’incarico di amministratore. Individua criteri generali differenziati in ragione dell’impegno connesso a ciascun ruolo... anche in relazione a natura e dimensioni delle società in cui gli incarichi sono ricoperti e alla eventuale appartenenza al gruppo dell’emittente; può tener conto della partecipazione dei consiglieri ai comitati costituiti nel consiglio».
I Cda, dunque, saranno chiamati a valutare autonomamente l’opportunità che i propri componenti e i sindaci ricoprano più di un incarico. A tutt’oggi, però, non si ha notizia di un solo "non expedit".
 
Pierrel: fissata forchetta prezzo IPO a 5,7-6,7 euro, OPS 11

Pierrel: fissata forchetta prezzo IPO a 5,7-6,7 euro, OPS 11-18 maggio

(Teleborsa) - Roma, 2 mag - Rilasciato il nulla-osta alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all'offerta pubblica di sottoscrizione finalizzata all'ammissione a quotazione presso il mercato Expandi delle azioni ordinarie della Pierrel spa, per le quali Borsa Italiana ha adottato il provvedimento di ammissione a quotazione lo scorso 24 aprile. La forchetta indicativa di prezzo è stata individuata tra un minimo di 5,7 euro ed un masismo di 6,7 euro. L'offerta, che avrà inizio l'11 maggio 2006 e si concluderà il successivo 18 maggio, riguarda un massimo di 4.000.000 di azioni, rivenienti da aumento di capitale sociale con esclusione del diritto di opzione e comprende un'offerta pubblica di un minimo di 1.200.000 azioni riservate al pubblico indistinto in Italia ed un contestuale collocamento istituzionale di un massimo di 2.800.000 azioni, rivolto ad investitori professionali in Italia e istituzionali all'estero, con esclusione di Stati Uniti, Canada, Giappone e Australia. E' prevista la concessione, da parte della controllante P Farmaceutici al coordinatore dell'offerta globale, di un'opzione per chiedere in prestito fino ad un massimo di 600.000 azioni, pari a circa il 15% dell'offerta globale, ai fini di un'eventuale sovra allocazione nell'ambito dell'offerta istituzionale (over allotment). E' inoltre prevista la concessione, sempre da parte della P Farmaceutici al coordinatore dell'offerta, di un'opzione per l'acquisto di massime 600.000 azioni (greenshoe), da destinare al collocamento istituzionale e da utilizzare in relazione all'over allotment e all'attività di stabilizzazione. Nell'ambito degli accordi che saranno stipulati per l'offerta globale, P Farmaceutici e Pierrel assumeranno un impegno di lock-up della durata di 9 mesi.
La società, che opera nella produzione di specialità medicinali su commissione, è controllata dalla P Farmaceutici spa, di cui Canio Giovanni Mazzero detiene il 51,7%, mentre il restante 48,3% è detenuto da un trust di diritto olandese il cui beneficiario è Flavio Briatore.
 
Cembre: fatturato 1* trimestre sale del 26% a 19,9 mln

[LINK:c00a840744]Cembre[/LINK:c00a840744]: fatturato 1* trimestre sale del 26% a 19,9 mln

(Teleborsa) - Roma, 2 mag - Cembre, ha chiuso il primo trimestre 2006 con ricavi consolidati pari a 19,9 milioni di euro, in crescita del 26% rispetto ai 15,8 milioni di euro del primo trimestre 2005.
Le vendite trimestrali del Gruppo in Italia, pari a 8,9 milioni di euro, sono aumentate del 26,3 per cento mentre quelle estere, pari a 11 milioni di euro, sono aumentate del 26 per cento.
Nel trimestre i ricavi delle vendite sono stati realizzati per il 44,6 per cento in Italia (44,6 per cento nel primo trimestre 2005), per il 46,4 per cento in Europa (46,6 per cento nel primo trimestre 2005) e per il 9 per cento fuori dal continente europeo (8,8 per cento nel primo trimestre 2005).
Il considerevole aumento del fatturato, precisa la società in una nota, è spiegato sia dalla ripresa delle vendite sul mercato italiano sia dalla conferma del buon andamento sui mercati esteri, come già verificatosi nell'ultimo trimestre del 2005.
La considerevole percentuale di crescita è dovuta anche all'andamento del primo trimestre 2005 che scontava la stagnazione del mercato italiano e presentava una sostanziale stabilità rispetto al primo trimestre 2004.
La posizione finanziaria netta consolidata al 31 marzo 2006, positiva per 3,8 milioni di euro, è migliorata rispetto a quella del 31 dicembre 2005 pari a 2,8 milioni di euro. La proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio 2005, deliberata dal Cda nella riunione del 27 marzo 2006, che dovrà essere esaminata dall'Assemblea degli azionisti il 15 maggio 2006 in seconda convocazione, prevede il pagamento di un dividendo complessivo di 2,55 milioni di euro (0,15 euro per azione) in data 25 maggio 2006.
 
Lottomatica: S&P assegna rating "BB+" con cred

[LINK:857e4e4320]Lottomatica[/LINK:857e4e4320]: S&P assegna rating "BB+" con creditwatch negativo a bond 60 anni

(Teleborsa) - Roma, 2 mag - Standard & Poor's ha assegnato un rating di lungo periodo "BB+" al bond a 60 anni che dovrà essere emesso da Lottomatica. Lo ha annunciato l'agenzia di rating mettendo allo stesso tempo il rating in creditwatch con implicazioni negative, in considerazione dello status del rating del credito corporate della società. S&P inoltre precisa che il creditwatch negativo riflette la possibilità di un abbassamento di tutti i rating delkla società se l'annunciata acquisizione della statunitense Gtech Holdings dovesse aver luogo come proposto.
 

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