Istat: commercio estero extra-UE marzo in deficit per 1,435
Istat: commercio estero extra-UE marzo in deficit per 1,435 mld
(Teleborsa) - Roma, 21 apr - Nel mese di marzo 2006, rispetto allo stesso mese del 2005, le esportazioni verso i paesi extra Ue sono aumentate del 16 per cento mentre le importazioni sono cresciute del 22,1 per cento. Nello stesso mese il saldo commerciale con i paesi extra Ue è risultato negativo per 1.435 milioni di euro, a fronte di un deficit di 655 milioni di euro registrato a marzo dello scorso anno. Lo comunica l'ISTAT.
Rispetto a febbraio 2006, al netto della stagionalità, le esportazioni sono aumentate del 2 per cento mentre le importazioni sono diminuite dell'1,2 per cento.
Nei primi tre mesi del 2006, rispetto allo stesso periodo del 2005, le esportazioni sono aumentate del 17,5 per cento e le importazioni del 28,1 per cento. Il saldo è stato negativo per 7.628 milioni di euro a fronte di un disavanzo di 3.752 milioni di euro nello stesso periodo del 2005.
Nel mese di marzo 2006 le variazioni tendenziali di entrambi i flussi commerciali si mantengono positive da oltre un anno, con un andamento più sostenuto per le importazioni.
Nel mese di marzo 2006 le variazioni tendenziali delle esportazioni sono risultate positive verso tutti i paesi ed aree geoeconomiche; i più elevati incrementi sono stati registrati nei confronti dei paesi OPEC (più 37,6 per cento), della Turchia (più 35,6 per cento), degli Altri paesi europei (più 34,6 per cento) e dei paesi del Mercosur (più 20,6 per cento). Tra i maggiori partner commerciali si segnala un consistente aumento delle esportazioni verso gli USA (più 13,8 per cento), con risultati positivi sul saldo. Anche per le importazioni si sono registrate variazioni positive per tutti i paesi ed aree geoeconomiche con esclusione dei paesi EDA (meno 8,8 per cento) e gli USA (meno 6,5 per cento); i maggiori incrementi hanno riguardato i paesi OPEC (più 48,1 per cento), gli Altri paesi (più 29,6 per cento), la Russia (più 27,6 per cento), i paesi EFTA (più 27,4 per cento) e i paesi del Mercosur (più 26,8 per cento).
Nel periodo gennaio-marzo 2006 le esportazioni sono aumentate verso tutti i paesi ed aree geoeconomiche ad eccezione del Giappone; i più spiccati incrementi si sono manifestati verso gli Altri paesi europei, i paesi del Mercosur, i paesi OPEC, la Cina, la Russia e la Turchia. Tendenze generalmente espansive di rilevano per le importazioni, per ogni paese ed area geoeconomica, salvo che per i paesi EDA; i più elevati aumenti riguardano i paesi OPEC, gli Altri paesi, i paesi del Mercosur e la Russia. I saldi positivi più alti si sono registrati con gli USA, gli Altri paesi europei e i paesi EDA; i maggiori disavanzi riguardano i paesi OPEC, la Cina e la Russia.
Nel mese di marzo 2006 si registra un incremento delle esportazioni generalizzato in tutti i settori di attività economica ad esclusione dei mezzi di trasporto (meno 19,5 per cento) a causa di vendite di mezzi di navigazione marittima avvenute a marzo 2005, e dei mobili (meno 1 per cento). I maggiori tassi tendenziali di crescita hanno riguardato i prodotti petroliferi raffinati (più 55,5 per cento), i metalli e prodotti in metallo (più 33,4 per cento), la carta e prodotti di carta, stampa ed editoria (più 24,2 per cento), i prodotti alimentari, bevande e tabacco (più 23,7 per cento) e prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (più 22,7 per cento) .
Dal lato delle importazioni si sono registrati incrementi in tutti i settori, ad esclusione degli apparecchi elettici e di precisione (meno 3,9 per cento) e dei prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali (meno 3,7 per cento); i maggiori aumenti si sono avuti per i minerali energetici (più 55,2 per cento), per i minerali non energetici (più 32,3 per cento), per l'energia elettrica, gas e acqua (più 30,8 per cento) e per i prodotti petroliferi raffinati (più 27,2 per cento).
Nel periodo gennaio-marzo 2006 sia le esportazioni sia le importazioni sono aumentate in tutti i settori di attività economica. Per le prime i più elevati aumenti si sono registrati per i prodotti petroliferi raffinati, per i metalli e prodotti in metallo e per i prodotti alimentari, bevande e tabacco. Per le seconde i maggiori incrementi riguardano l'energia elettrica, gas e acqua, i minerali energetici e i prodotti petroliferi raffinati.
Nello stesso periodo i maggiori saldi positivi si sono registrati per le macchine ed apparecchi meccanici, per gli altri prodotti dell'industria manifatturiera (compresi i mobili), per i prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, per i prodotti chimici e fibre sintetiche e artificiali e per i prodotti alimentari, bevande e tabacco; i disavanzi più ampi si sono osservati per i minerali energetici, per i metalli e prodotti in metallo e per i prodotti dell'agricoltura e della pesca.
In particolare, per quanto concerne i minerali energetici, che riguardano prevalentemente il petrolio greggio e gas naturale e il cui peso sul totale delle importazioni dei paesi extra Ue raggiunge nel trimestre il 32,3 per cento (25,6 per cento nello stesso periodo del 2005), il saldo nei primi tre mesi del 2006 è risultato negativo per 12.505 milioni di euro, rispetto ad un deficit di 7.753 milioni di euro nello stesso periodo del 2005. Nel trimestre il saldo della bilancia commerciale, al netto dei minerali energetici, è risultato positivo per 4.877 milioni di euro, a fronte di un surplus di 4.001 milioni di euro nello stesso periodo del 2005.