News, Dati, Eventi finanziari Le news del 21 ottobre 2008

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Per un panorama completo delle news di oggi, e per discuterle insieme, vi invito a navigare il consueto topic sul Forum di Piazza Affari.

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Wall Street: chiude sui massimi con parole Bernanke

Wall Street: chiude sui massimi con parole Bernanke
Seduta positiva per la borsa di Wall Street, che ha trovato spinta dalle parole del presidente della Fed, Ben Bernanke, il quale si è espresso a favore di un nuovo pacchetto per il rilancio della crescita. Il numero uno della Federal Reserve, infatti, si è detto a favore di nuovi interventi pubblici per rinvigorire l'economia americana.
Dal fronte macroeconomico è stato pubblicato il leading indicator, che ha mostrato nel mese di settembre un rialzo a sorpresa dello 0,3% contro una contrazione (-0,3%) indicata dal consensus.
Il Dow Jones ha concluso così gli scambi in progresso del 4,67% a 9.265,43 punti mentre il nasdaq ha guadagnato il 3,43% a 1.770,03 punti. Bene anche il più ampio paniere S&P500 salito del 4,77% a 985,4 punti.

 
Parmalat: condannata in Usa a risarcire Citigroup, fara' ricorso

Parmalat: condannata in Usa a risarcire Citigroup, fara' ricorso
Parmalat comunica che la Superior Court of Bergen County, New Jersey, ha deciso di non riconoscere il risarcimento dei danni chiesti da Parmalat nei confronti di Citigroup per la corresponsabilità di quest'ultima e la violazione del rapporto fiduciario rispetto alle distrazioni che sono avvenute in Parmalat prima del Dicembre 2003. Lo si legge in una nota.
Inoltre il tribunale ha riconosciuto a Citibank un risarcimento di circa 364 milioni di dollari USA per le sue pretese contro Parmalat. In base alla decisione del Tribunale del Fallimento (New York), Citigroup dovrà, quando sarà il momento, presentare domanda al tribunale fallimentare di Parma per il riconoscimento della sentenza americana. Se Citibank ottiene tale provvedimento, le azioni Parmalat che potrà ottenere saranno quantificate in base ai recovery ratios concordatari.
Questa decisione è soggetta a possibili istanze di annullamento della decisione della giuria, sulle quali il giudice dovrebbe pronunciarsi in breve tempo. In caso di rigetto di queste istanze, Parmalat presenterà appello contro la decisione, in uno contro la decisione di disposizione sommaria che aveva limitato le pretese di Parmalat.
Parmalat, conclude la nota, continua a ritenere che Citigroup ha avuto un ruolo importante nel contribuire al collasso finanziario del gruppo Parmalat verificatosi in dicembre 2003; e continuerà a coltivare i rimedi legali, inclusa la costituzione di parte civile, per fare accertare la corresponsabilità di Citigroup.


da www.teleborsa.it
 
La Borsa di Tokyo registra in positivo l'estendersi del perimetro e dell'intensità degli interventi pubblici a sostegno di finanza ed economia da un capo all'altro del mondo. L'indice Nikkei ha guadagnato un altro 3,3% (poco meno dello spunto realizzato nella sessione precedente), dopo le indicazioni di ieri del presidente della Fed, Ben Bernanke, che ha lasciato intravedere ulteriori misure di stimolo all'economia Usa. Il governo giapponese si muove sulla stessa lunghezza d'onda: oggi è trapelato che anche le grandi banche potranno beneficiare della rete di salvataggio che sta per essere attivata -o meglio, riattivata- come misura preventiva per rafforzare la fiducia complessiva nel sistema.

Il ministro delle politiche economiche e fiscali Kaoru Yosano ha dichiarato che, una volta riesumata, la legge che consente la ricapitalizzazione pubblica di istituzioni finanziarie potrà non riguardare solo le banche regionali né essere limitata al solo scopo di facilitare i prestiti alle piccole e medie imprese. Inoltre il partito di governo sta concordando con lo schieramento alleato New Komeito l'inclusione di riduzioni fiscali per 2mila miliardi di yen nella seconda manovra di stimolo economico (dopo quella approvata settimana scorsa), che sarà pronta entro pochi giorni. Il portavoce dell'esecutivo ha sottolineato inoltre che Tokyo (che detiene la presidenza del G-8) e Washington lavoreranno insieme per garantire che il prossimo summit globale sulla finanza sia un successo.

Una telefonata di dieci minuti tra George W. Bush e il premier Taro Aso non ha però dissipato la sensazione, rilanciata dai media nipponici, che Tokyo sia stata un po' trascurata nel delineare un vertice che Aso aveva dichiarato di essere pronto a ospitare lui. Il problema per Aso è anche elettorale: le voci di ricorso anticipato alle urne il 30 novembre si sono recentemente rafforzate, ma andare al vertice da leader sostanzialmente dimissionario potrebbe incidere negativamente sull'immagine sua e del Paese. Che la situazione internazionale resti difficile nonostante i segnali di una ripresa di fiducia da parte degli investitori, lo ha sottolineato il presidente sudcoreano Lee Myung-bak (la cui amministrazione ha appena varato un piano di intervento da 130 miliardi di dollari), con l'argomentazione secondo cui per il suo Paese la crisi attuale sarebbe ancora più grave di quella del 1997/98, in quanto allora si trattò di una "crisi asiatica", mentre ora «è a rischio l'intera economia mondiale».

www.ilsole24ore.com
 

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