Parmalat, esposto Bank of America per falso
Parmalat, esposto Bank of America per falso in scrittura privata
MILANO, 23 dicembre (Reuters) - Un rappresentate legale di Bank of America, giunto in Italia con due avvocati, ha presentato stamane in procura a Milano un esposto per falso in scrittura privata nell'ambito dell'inchiesta su Parmalat.
Lo ha riferito uno dei due legali che ha accompagnato il rappresentante della banca americana nell'ufficio del pm Francesco Greco, che con i colleghi Eugenio Fusco e Carlo Nocerino sta conducendo l'inchiesta sulla società alimentare in gravi difficoltà finanziarie.
Venerdì scorso Bank of America ha dichiarato che non esiste un conto corrente di 3,95 miliardi di euro della Bonlat, la cassaforte di Parmalat alle isole Cayman. Documenti tesi a dimostrare l'esistenza di questi fondi erano stati certificati nel bilancio 2002 di Parmalat.
Ieri nel corso degli interrogatori con due ex direttori finanziari indagati e con l'avvocato Giampaolo Zini, come teste, è emersa - secondo gli investigatori - la falsità dei documenti che attestavano l'esistenza di questa liquidità. In particolare si è appreso che era stato anche utilizzato uno scanner per copiare il logo di Bank of America nei documenti falsificati.
La procura di Milano ha aperto nei giorni scorsi un'inchiesta che ipotizza i reati di false comunicazioni sociali e ai revisori, truffa e aggiotaggio. Attualmente sono state iscritte sul registro degli indagati una ventina di persone, incluso il fondatore della società Calisto Tanzi, il fratello Giovanni e il figlio Stefano, tre ex direttori finanziari, i membri del Cda, i sindaci e i revisori esterni, tutti insomma coloro che hanno partecipato all'elaborazione, alla certificazione e all'approvazione del bilancio 2002.