News, Dati, Eventi finanziari le NEWS del 24 febbraio 2005

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Per un panorama completo delle news di oggi, e per discuterle insieme, vi invito a navigare il consueto topic sul Forum di Piazza Affari.

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Tokyo in leggero rialzo dopo tre segni meno

da Spystocks.com:

Tokyo in leggero rialzo dopo tre segni meno

Prima chiusura positiva dell'ottava per la Borsa di Tokyo dopo tre segni meno. Il sospiro di sollievo è arrivato grazie alla comunicazione del dato sui prezzi al consumo statunitensi nel mese di gennaio, risultato in crescita meno di quanto atteso.
Si allontana così, per il primo mercato di esportazione delle merci giapponesi, il pericolo di una fiammata inflazionistica e di conseguenza di una stretta monetaria più pressante da parte della Fed.
L'indice Nikkei (notizie) ha terminato a 11.531,15 guadagnando lo 0,27% mentre il più ampio Topix ha chiuso con un rialzo dello 0,40% a 1.157,54.
Bene il settore dei produttori di metallo con i prezzi delle materie prime molto elevati, ma i guadagni di Borsa sono stati frenati dalle vendite poste in atto dalle istituzioni finanziarie che hanno incassato i profitti prima delle chiusure di libro previste per fine marzo.
 
Capitalia, utile netto consolidato 2004 in crescita e cedola

da Spystocks.com:

[LINK:f6e1bf89e6]Capitalia[/LINK:f6e1bf89e6], utile netto consolidato 2004 in crescita e cedola piu' ricca

Capitalia ha chiuso il 2004 con un utile netto consolidato pari a 337, leggermente oltre le stime di consensus di 313 milioni e in crescita dai 31 milioni riportati nel 2003. In crescita anche il margine d'intermediazione pari a 4,789 miliardi, +0,8% rispetto al 2003 e in linea con le attese. Rettifiche e accantonamenti sono ammontanti a 1,18 miliardi, in calo del 24,5% rispetto all'anno scorso, mentre il Tier1 è passato dal 6,9% a fine 2003 al 7,3% a fine 2004. Numeri resi possibili dalla strategia intrapresa da Capitalia.
"E' proseguito nel 2004 il rinnovamento delle strutture organizzative e manageriali, del modello di business e delle regole di governance ed è stato varato un ampio programma di investimenti tecnologici. Sono state sviluppate nuove iniziative finalizzate a migliorare la capacità commerciale e la qualità del servizio offerto alla clientela, innovando e razionalizzando la gamma prodotti, sviluppando nuovi strumenti di gestione delle reti di vendita e introducendo un nuovo modello distributivo", spiega la nota diffusa della banca.
E i risultati si vedono. Tanto che all'assemblea sarà proposta la distribuzione di un dividendo da 0,08 euro contro quello 2003, che si limitava a 0,02 euro.
 
Germania: a gennaio prezzi import +0,8% m/m +2,9% a/a

Germania: a gennaio prezzi import +0,8% m/m +2,9% a/a

(Teleborsa) - ROMA, 24 feb - Sono saliti dello 0,8% su base mensile i prezzi all'importazione in Germania relativi al mese di gennaio. Su base annuale invece il dato ha registrato un aumento del 2,9%, dopo il +2,2% registrato a dicembre ed il +2,7% di novembre.
Lo comunica l'Ufficio Federale di Statistica della Germania. Al netto dei prodotti petroliferi si è registrato invece un incremento dell'1,2% annuo. Per quanto riguarda invece i prezzi alle esportazioni si è avuto un aumento dello 0,3% mensile ed un incremento dell'1,3% annuale (+1% a dicembre).
 
Commercio Estero: Istat; Saldo Extra Ue Gennaio A -1.959 Mln

Commercio Estero: Istat; Saldo Extra Ue Gennaio A -1.959 Mln

(ANSA) - ROMA, 24 feb - La bilancia commerciale italiana con i paesi extra Ue ha registrato in gennaio un passivo pari a 1.959 milioni di euro, a fronte di un deficit di 2.161 milioni registrato nello stesso mese del 2004. Lo comunica l'Istat, precisando che le esportazioni sono salite del 19,2%, mentre le importazioni sono cresciute del 11,9%.
 
Generali: Holding Vienna raddoppia utile netto 2004

[LINK:e2e25a1922]Generali[/LINK:e2e25a1922]: Holding Vienna, Utile 2004 Raddoppiato A 52,4 Mln

(ANSA) - MILANO, 24 FEB - Generali Holding Vienna, controllata austriaca del gruppo assicurativo triestino, ha registrato nel 2004 un utile netto più che raddoppiato a 52,4 milioni di euro, rispetto ai 20,5 milioni dell'esercizio 2003. L'utile delle attività ordinarie è quasi triplicato, passando da 32,5 milioni a 90,2 milioni. Lo si legge in una nota.
La compagnia intende distribuire agli azionisti 42 centesimi per azione, contro i 25 dell'anno scorso, grazie a un dividendo di 25 centesimi (20 centesimi nel 2003) e a un bonus di 17 centesimi (5 centesimi nell'esercizio precedente).
A livello di premi, il gruppo registra una crescita del 6,7% a 2,83 miliardi. Nel segmento vita e salute i premi avanzano del 10,7% a 1,03 miliardi, mentre nel ramo danni la crescita è del 4,5% a 1,80 miliardi.
Significativa la crescita dei premi nell'Europa centrale e dell'Est, dove il gruppo (presente in Ungheria, Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, Slovenia, Romania e Croazia) registra una crescita del 26,2% a 794,4 milioni.
Risultati soddisfacenti, secondo l'ad di Generali Sergio Balbinot. "Riflettono gli obiettivi che ci eravamo prefissati - spiega infatti - che, ricordo, prevedevano una focalizzazione sulla creazione di valore sul territorio", anche per mezzo di significative azioni di miglioramento dell'efficienza della struttura in Austria e "all'ulteriore rafforzamento del posizionamento strategico del gruppo nell'Est Europa". Balbinot sottolinea tra l'altro "la rilevante dinamica commerciale registrata, con una crescita per linee interne del 26,2%" che conferma "la solidità e l'efficacia delle nostre strutture in Paesi considerati strategici per lo sviluppo del gruppo".
(ANSA).
 
Sconto da 2,1 miliardi per le Fondazioni bancarie

da Repubblica.it:

Sconto da 2,1 miliardi per le Fondazioni bancarie
di ANDREA GRECO

MILANO - Sedici miliardi di euro e rotti. Ci sarebbe da coprire la prossima Finanziaria, a far emergere nei bilanci delle prime venti Fondazioni bancarie le plusvalenze tra i valori di carico degli istituti partecipati e i loro prezzi in Borsa.
Guadagni solo teorici, mentre assai tangibili sarebbero i 2,1 miliardi di risparmi fiscali che ne deriverebbero, se gli enti cedessero tutti i loro patrimoni bancari entro fine anno.
Per un'appendice della legge Ciampi, infatti, sono valide fino al 31 dicembre 2005 le agevolazioni per le Fondazioni che cedono titoli della "banca conferitaria" (così si chiama quella storicamente controllata). Dal giorno dopo, sui guadagni di capitale oggi tax free si pagherà il 12,5 o il 13,2%, secondo che la quota venduta sia "qualificata" o meno.
È comunque denaro da lasciare all'Erario: agli ultimi valori di Borsa, ben 2.112 milioni. La cifra emerge da un'elaborazione in cui si assume che il valore di carico dei pacchetti sia quello indicato nei bilanci civilistici (e si applica un'aliquota media del 13%).
Anche se, in taluni casi, determinate politiche di gestione o scelte fiscali hanno modificato questo valore dal prezzo di carico fiscale. È il caso, per dire, degli enti soci del SanPaolo e della Carimonte, che avevano in passato girato i titoli a società holding modificando così i valori di carico.
Nelle Fondazioni già si affina l'ingegneria finanziaria in vista di limature di quote o altre operazioni che, nei prossimi 10 mesi, permettano di sfruttare i vantaggi della normativa. Fatte salve le esigenze superiori di stabilità e presenza sul territorio d'origine degli attori.
È poco probabile, per dire, che gli enti più piccoli abbandonino le loro radici bancarie, come non venderà facilmente l'ente socio di Mps, arroccato sulla "senesità" della banca, né chi è vincolato da patti di sindacato, come Cariplo in Banca Intesa.
Rimangono, in pratica, le Fondazioni del Sanpaolo Imi - che potrebbero smaltire parte dei titoli privilegiati, esclusi dal patto parasociale - e dell'Unicredit.
Qui, tra le più dinamiche nella gestione dei patrimoni, spiccano Cariverona e la Crt, difatti sia a Verona che a Torino si prova a cogliere l'opportunità in scadenza, senza perdere troppo peso (e quindi potere) nel crocevia finanziario di Piazza Cordusio.
Il meccanismo è semplice: negli ultimi bilanci disponibili delle Fondazioni (2003), le immobilizzazioni finanziarie, comprese quelle nelle banche sottostanti, sono quasi sempre scritte a valori storici, sensibilmente inferiori a quelli di un mercato che sulle banche ha recuperato percentuali a due cifre l'ultimo anno.
Parecchie centinaia di milioni di euro le plusvalenze, specie tra gli enti soci di Mps, Sanpaolo e Unicredit, dove i singoli guadagni potenziali oltrepassano il miliardo a testa. Ma come garantirsi i risparmi legati alla vendita di titoli senza sfasciare i delicati congegni che sostengono l'azionariato di molti poli creditizi?
L'opzione diretta è disfarsi delle azioni e basta, magari girandole a controparti amiche e dirottando la liquidità verso lidi più profittevoli (il rendimento annuo è fondamentale, poiché rende possibili le erogazioni sul territorio, e la conseguente creazione del consenso locale).
Gli enti però studiano metodi più soft e graduali. Per esempio la creazione di fondi chiusi, gestiti da Sgr cui conferire i pacchetti avendo in cambio quote del fondo; oppure la nascita di holding con cui concambiare i titoli delle banche conferitarie. Nei due casi, il nuovo valore di carico diverrebbe quello della transazione, con ciò ottenendo il risparmio fiscale sulle relative plusvalenze.
C'è però un intoppo: nessuna fondazione può detenere il 51% di una società, se non è strumentale. Questo potrebbe indurre gli enti a trovarsi nuovi soci, nei futuri escamotage, e restare in minoranza come la legge prevede. Su questi modelli si confrontano, già ora, le rivali Crt e Crv, che non scartano l'ipotesi di scendere al 5% i loro due pacchi di Unicredit, assicurandosi la tassazione zero sull'eccedente.
L'Acri, associazione che raggruppa gli enti, solo ribadisce un principio: maggiori oneri fiscali futuri porteranno analoghe riduzioni delle erogazioni. E cita uno studio comunitario che mostra come in cui tanti paesi europei (Germania, Austria, Gran Bretagna, Spagna, Francia, Svezia, Olanda) il fisco è più benigno, su dividendi o altri redditi dei soggetti con finalità sociali e sussidiarie.
 
Tassi, la Fed pronta a nuovi rialzi?

da Spystocks.com:

Tassi, la Fed pronta a nuovi rialzi
(24/02/2005 13.11.38 )

"La politica monetaria della Fed è ancora accomodante. La Fed deve agire per far fronte al rialzo dell'inflazione che si attesterà tra il 2,5% e il 3%. Abbiamo dunque ancora strada da fare lungo il sentiero della stretta monetaria". Jack Gunynn, presidente della Federal Reserve Bank di Atlanta, ne è convinto: l'inflazione non è ancora del tutto sotto controllo e il costo del denaro non potrà che aumentare nei prossimi mesi. Guynn è l'unico dei presidenti "regionali" ad essere uscito allo scoperto pubblicamente.
Ma come lui devono pensarla altri membri del Fomc. Lo si deduce dai resoconti della riunione che si è tenuta a inizio febbraio, ma che sono stati diffusi solo ieri: "Il target sui tassi interbancari rimane troppo basso, nonostante i sei ritocchi verso l'alto decisi nel corso degli ultimi otto mesi, ma gli ulteriori aumenti dipenderanno dai dati economici che arriveranno". Alcuni membri del Comitato federale, per esempio, hanno espresso preoccupazioni sul possibile rialzo dell'indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti.
 
Datamat: nel 2004 utile netto a 26,3 mln di euro

da Spystocks.com:

[LINK:05cd2e09e2]Datamat[/LINK:05cd2e09e2]: nel 2004 utile netto a 26,3 mln di euro
(24/02/2005 12.56.55)

Datamat ha registrato, nell'esercizio 2004, ha registrato un valore della produzione di 170,9 milioni di euro con un margine operativo lordo in crescita del 20,5% a 28,3 milioni di euro rispetto al 2003 e un ebit attestatosi a 16,1 milioni (+53,6%). Su quest'ultimo hanno avuto un effetto rilevante alcuni elementi non ricorrenti tra i quali l'incremento di valore delle azioni proprie, la plusvalenza da cessione di immobili, benefici fiscali e gli oneri dell'uscita dal capitale di Essellesse. L'utile netto della società al lordo di tali eventi è pari a 26,3 milioni di euro mentre senza tali elementi si sarebbe attestato a 11,2 milioni di euro, raddoppiato rispetto al 2003. La posizione finanziaria netta è stata positiva per 28,2 milioni di euro conreo un saldo negativo per 17,5 milioni a fine 2003. Il cda ha deciso di proporre all'assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 24 centesimi di euro per azione. Il presidente di Datamat Franco Olivieri ha commentato: "Per il 2005 prevediamo di conseguire una crescita di almeno il 5% dell’ebitda e mantenere i già ottimi livelli di marginalità raggiunti nel 2004. Questa previsione non include ovviamente il contributo di eventuali operazioni straordinarie".
 
USA: sussidi disoccupazione settimanali e ordini beni durev.

* Usa:

richieste settimanali sussidi disoccupazione, precedente: -2.000 a 302.000; consenso: 310.000
DATO USCITO: 312.000 (il dato precedente è stato rivisto a 303.000)

ordini beni durevoli gennaio (prel.), precedente: +1,1% m/m a 201,6 mld u$; previsione: -0,2% m/m;
DATO USCITO: -0,9% m/m
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WASHINGTON (MF-DJ)--Le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa nella settimana al 19 febbraio sono aumentate di 9.000 unita'' (+8.000 il dato atteso dagli analisti) passando da 303.000 (dato rivisto da 302.000) a 312.000. Lo ha reso noto il Dipartimento del Lavoro aggiungendo che il numero medio di richieste nelle ultime 4 settimane si e'' attestato a 308.750 (-3.250 unita'').


Usa: -0,9% ordini beni durevoli gennaio
Radiocor - Washington, 24 feb - Negli Stati Uniti gli ordini di beni durevoli sono diminuiti a gennaio dello 0,9% rispetto al mese precedente. Lo rende noto il Dipartimento del Commercio, che ha anche corretto a +1,4% da +1,1% il dato di dicembre. Gli analisti si attendevano un valore invariato. A frenare gli ordini e' stata soprattutto la voce legata ai trasporti (-5,3%), senza la quale si sarebbe avuta una crescita dello 0,8%.
 

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