Fiat: ricavi cons. 3° trim a 11,8 mld (+11,4%), utile netto
da Teleborsa.it:
[LINK:46664248a2]Fiat[/LINK:46664248a2]: ricavi cons. 3° trim a 11,8 mld (+11,4%), utile netto sale a 200 mln
(Teleborsa) - Roma, 26 ott - I ricavi del Gruppo Fiat nel terzo trimestre del 2006 sono stati pari a 11,8 miliardi di euro, in crescita dell'11,4% sull'analogo periodo del 2005, principalmente per il contributo di Fiat Auto e di Iveco. L'aumento del fatturato dell'area Automobili è stato del 25,5%, grazie soprattutto agli elevati volumi di vendita di Fiat Auto, i cui ricavi sono cresciuti del 27,6% a 5,5 miliardi di euro. Anche i ricavi di Ferrari si sono incrementati (+9,9%).
Al progresso ha contribuito anche Iveco con un fatturato di 2,1 miliardi di euro, in crescita del 14,4%, per maggiori volumi di vendita e migliori prezzi/mix.
I ricavi di CNH hanno registrato un calo del 5,8%, dovuto allo sfavorevole effetto dei cambi di conversione. Al netto di tale impatto i ricavi sono stabili, poiché la riduzione dei volumi di vendita nel comparto delle macchine agricole e, in misura minore, di quelle per le costruzioni è stata bilanciata dai migliori prezzi e dall'aumento dei ricavi realizzato dai servizi finanziari.
Il fatturato dell'area Componenti e Sistemi di produzione1 è cresciuto nel trimestre dell'1,6% a 2,7 miliardi di euro. Sono risultati in aumento i ricavi di Fiat Powertrain Technologies (+11,8%) e di Magneti Marelli (+6,1%). I ricavi di Teksid sono in diminuzione dell'11,5%, risentendo principalmente della variazione dell'area di consolidamento, mentre quelli di Comau, in discesa del 31,8%, scontano il calo delle attività a commessa.
Il risultato della gestione ordinaria è stato di 427 milioni di euro, in crescita di 195 milioni di euro (+84%) rispetto ai 232 milioni di euro del terzo trimestre 2005. Miglioramenti significativi sono stati realizzati nell'area Automobili, in particolare da Fiat Auto, che ha conseguito un risultato positivo di 51 milioni di euro contro una perdita di 85 milioni di euro nel terzo trimestre del 2005, e da Iveco il cui risultato è passato da 87 milioni di euro a 156 milioni di euro. In lieve crescita il risultato della gestione ordinaria di CNH, che passa da 133 milioni di euro a 137 milioni di euro, mentre l'area Componenti e Sistemi di Produzione ha registrato una riduzione (83 milioni di euro rispetto ai 101 milioni di euro del terzo trimestre 2005) legata al peggioramento di Comau, solo in parte compensato dai migliori risultati di Magneti Marelli e Fiat Powertrain Technologies. Se si esclude Comau, il risultato della gestione ordinaria dell'area è in crescita di 15 milioni di euro.
Il risultato operativo, pari a 427 milioni di euro, include i proventi derivanti dalle cessioni di partecipazioni per 159 milioni di euro (principalmente la vendita di B.U.C. - Banca Unione di Credito, 80 milioni di euro), controbilanciati da costi di ristrutturazione (129 milioni di euro) e altri oneri atipici (30 milioni di euro) relativi principalmente a CNH e Comau. L'utile operativo di 409 milioni di euro del terzo trimestre 2005 includeva plusvalenze per 881 milioni di euro, principalmente sulla cessione di Italenergia Bis, in buona parte compensate da oneri di ristrutturazione per 420 milioni di euro e altri oneri atipici per un totale di 284 milioni di euro.
Nel terzo trimestre 2006 gli Oneri finanziari netti sono stati pari a 120 milioni di euro, a fronte di oneri netti pari a 212 milioni di euro nell'analogo periodo del 2005. Il miglioramento è quasi interamente dovuto alla riduzione dell'indebitamento netto industriale (principalmente per la conversione del prestito Convertendo e la chiusura dell'operazione Italenergia Bis).
L'utile ante imposte del trimestre è stato positivo per 327 milioni di euro, a fronte dell'utile di 1.036 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. Al netto delle variazioni delle componenti atipiche (incluso il provento finanziario atipico derivante dalla conversione del prestito Convertendo), il risultato ante imposte migliora di 326 milioni di euro.
L'utile netto (del Gruppo e dei Terzi) nel terzo trimestre del 2006 è stato di 200 milioni di euro, a fronte dell'utile di 826 milioni di euro dello stesso periodo del 2005. Escludendo l'effetto delle poste atipiche nette, il risultato netto del terzo trimestre 2005 sarebbe stato negativo per 209 milioni di euro. La crescita del risultato netto su base omogenea è stata quindi pari a 409 milioni di euro.
L'indebitamento netto industriale è pari a 2,6 miliardi di euro, rispetto ai 2,3 miliardi di euro alla fine del secondo trimestre del 2006. L'aumento registrato nel trimestre riflette la stagionalità del business, in parte compensata dagli incassi legati alla cessione di partecipazioni non strategiche.
La liquidità del Gruppo al 30 settembre 2006 è di 5,5 miliardi di euro. Oltre al citato effetto stagionalità, la diminuzione di 1,2 miliardi di euro rispetto alla fine del secondo trimestre del 2006 riflette principalmente il deconsolidamento della liquidità di B.U.C. (circa 0,3 miliardi di euro) e il rimborso netto di obbligazioni e altri prestiti (circa 0,5 miliardi di euro).
A fine settembre 2006, Fiat ha esercitato l'opzione call sul 28,6% del capitale di Ferrari S.p.A. per circa 0,9 miliardi di euro, il cui regolamento finanziario è avvenuto all'inizio di ottobre. L'acquisizione non ha quindi ancora avuto effetto sull'indebitamento netto industriale al 30 settembre 2006.
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Fiat Auto: nel 3° trim ricavi salgono a 5,5 mld (+27,6%)
Nel terzo trimestre l'aumento significativo dei volumi di vendita ha permesso all'area Automobili di realizzare nel trimestre ricavi per 6 miliardi di euro, con una crescita del 25,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. In particolare i ricavi di Fiat Auto (Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Fiat Veicoli Commerciali) sono stati pari a 5,5 miliardi di euro, in aumento del 27,6% sul terzo trimestre 2005.
La forte accelerazione dei risultati commerciali nel terzo trimestre dell'anno è stata determinata dal crescente successo dei modelli recentemente introdotti.
Fiat Auto ha consegnato complessivamente 459.700 veicoli, il 21,4% in più rispetto al terzo trimestre 2005. Un risultato tanto più significativo perché ottenuto in controtendenza rispetto al mercato, sia in Europa Occidentale, dove la domanda ha registrato una flessione del 2,9% e le consegne di Fiat Auto un incremento del 24,1% (279.000 unità consegnate); sia in Italia, dove il mercato è calato del 6,2%, mentre le consegne di Fiat Auto sono aumentate del 25,1%. L'aumento dei volumi di Fiat Auto ha comunque raggiunto livelli elevati in tutti i Paesi europei: +55,4% in Gran Bretagna, +26,9% in Francia, +12,5% in Germania, +10,1% in Spagna.
Di conseguenza, anche le quote di penetrazione risultano in miglioramento, attestandosi al 30,8% in Italia (+3,2 punti percentuali) e al 7,1% in Europa Occidentale (più un punto percentuale).
In Brasile, a fronte di un mercato in crescita nel trimestre del 17,2%, Fiat Auto ha aumentato le consegne del 20,3%, raggiungendo una quota del 26,3% (+1,5 punti percentuali).
Andamento analogo in Polonia, dove ad una crescita del mercato dell'1,3% è corrisposto un aumento delle consegne Fiat del 7,9%. Sostanzialmente invariata, rispetto all'analogo periodo del 2005, la quota di mercato, che si è attestata al 9,9%.
Nel trimestre sono migliorate anche le performance dei veicoli commerciali, sostenute dal successo del Nuovo Doblò Cargo (Van of the Year 2006), dei van derivati dalle vetture e dal Nuovo Ducato, le cui consegne sono iniziate a giugno 2006. Complessivamente sono stati consegnati 70.100 veicoli commerciali (+4%). In Europa Occidentale, a fronte di un mercato in crescita del 2,6%, le consegne hanno raggiunto le 43.400 unità (+11,8%) e la quota di mercato è stata pari al 10,7% (+0,6 punti percentuali). In Italia la penetrazione è stata del 47,5% (+5,9 punti percentuali).
Fiat Auto ha conseguito un risultato della gestione ordinaria positivo per 51 milioni di euro, facendo registrare un significativo miglioramento rispetto alla perdita di 85 milioni di euro del terzo trimestre 2005. Il progresso si deve essenzialmente ai maggiori volumi di vendita, al mix di prodotto più favorevole e alla riduzione dei costi di struttura, parzialmente compensati dai maggiori costi di pubblicità relativi ai nuovi modelli.
Sempre serrato, nel periodo, il ritmo di rinnovamento del prodotto, come ha testimoniato il recente Salone di Parigi, dove le vetture del Gruppo hanno catalizzato l'attenzione di stampa e pubblico. Tra le più ammirate, l'Alfa Romeo 8C Competizione, supercar in edizione limitata che incarna lo spirito del marchio Alfa Romeo. Poi la Nuova Ypsilon, ultima evoluzione della "piccola di classe", e l'attesissima Delta HPE, prototipo della futura media del marchio Lancia, che entrerà in produzione nel 2008. Sullo stand Fiat, infine, due nuove versioni della fortunata Panda: la 100HP destinata ai più sportivi e la Panda Panda, a doppia alimentazione, benzina e metano. Nel trimestre, il marchio Lancia ha celebrato il suo centenario mediante una partnership con la Mostra del Cinema di Venezia. In Cina, inoltre, è stata presentata la Fiat Perla: l'obiettivo per l'intera gamma è produrre 300 mila vetture entro il 2010.
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Fiat: nel 3° trim ricavi Ferrari +10%, Maserati -7%
Risultati 3° trimestre dei marchi del lusso del gruppo Fiat. Maserati, nel terzo trimestre 2006, ha realizzato ricavi pari a 106 milioni di euro, in diminuzione del 7% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso, che però aveva beneficiato delle vendite aggiuntive della serie speciale MC12. Le vetture consegnate nel periodo sono state 1.147. Si è registrato un cambiamento di mix, in quanto l'attesa per il lancio del nuovo modello all'inizio del 2007 ha comportato un calo dei volumi della Quattroporte, in larga parte compensato dall'incremento delle vendite del Coupé nella versione GranSport Victory e della Spider. Nel periodo il risultato della gestione ordinaria di Maserati è stato negativo per 6 milioni di euro, con una riduzione della perdita rispetto ai 10 milioni di euro del terzo trimestre 2005. Il miglioramento si deve essenzialmente alle efficienze realizzate sui costi industriali e di struttura.
Per quanto riguarda Ferrari, ha conseguito ricavi per 332 milioni di euro nel terzo trimestre 2006. La crescita del 10% rispetto allo stesso periodo del 2005 si deve all'incremento del 9% delle consegne alla rete di vendita, che hanno raggiunto le 1.313 unità. Successo di vendite e di ordini per la 599 GTB Fiorano, il nuovo coupé 12 cilindri. Ferrari ha chiuso il terzo trimestre del 2006 con un risultato della gestione ordinaria positivo per 38 milioni di euro, rispetto ai 42 milioni dello stesso periodo 2005. Al buon andamento commerciale si contrappone un effetto contingente sulla gestione economica dell'attività sportiva.
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Fiat: Iveco, nel 3° trim ricavi salgono a 2,1 mld
Nel terzo trimestre Iveco, controllata di Fiat, ha realizzato un fatturato di 2,1 miliardi di euro, con una crescita del 14,4%. Il miglioramento dei ricavi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso è stato determinato dai maggiori volumi di vendita e dai migliori prezzi/mix. Le consegne complessive di Iveco nel periodo sono state 40.300 (di cui 4.700 con patto di riacquisto) in crescita del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2005. In Europa Occidentale le consegne sono state 29.300 e l'incremento dell'11,5%. Particolarmente significativi gli aumenti registrati in Spagna (+40,5%), Francia (+26,7%) e Germania (+25,8%). In controtendenza l'Italia (-12,8%) e la Gran Bretagna (-15,1%) che hanno risentito di una domanda in diminuzione. Nel resto del mondo, i volumi sono cresciuti in Europa orientale e rimasti stabili nelle altre aree.
La quota di mercato dell'Iveco, nel periodo, è rimasta sostanzialmente stabile in Europa Occidentale (10,9%). La penetrazione è cresciuta in Germania e Spagna, riducendosi in Gran Bretagna, Francia e Italia, dove la domanda di mercato è scesa dell'8,4%. Nel trimestre le vendite Iveco hanno potuto beneficiare dell'interesse del mercato per il Nuovo Daily, lanciato a fine maggio.
Il risultato della gestione ordinaria conseguito da Iveco nel trimestre è stato positivo per 156 milioni di euro, rispetto agli 87 milioni di euro del terzo trimestre 2005. L'aumento del 79% ha beneficiato della crescita dei volumi, delle azioni sui prezzi, di un miglior mix e delle efficienze sulle spese di struttura.
In luglio Iveco ha siglato un accordo per una joint venture con SAIC Motor Corporation Ltd e con Chongqing Heavy Vehicle Group Co.Ltd. L'intesa prevede che le due società costituiscano una joint venture paritetica, la SAIC Iveco Commercial Vehicle Investment Company Ltd, operante nel settore dei veicoli industriali pesanti. La nuova joint venture intende acquisire una quota del 67% del capitale della Chongqing Hohgyan Automotive Co. Ltd, controllata dalla Chongqing Heavy Vehicle Group.
In settembre, poi, Iveco ha firmato con Nanjing Automotive Corporation (NAC) un accordo che prevede l'acquisizione da parte di Naveco (la joint venture tra Iveco e il gruppo NAC) di tutte le attività dei veicoli commerciali della Yuejin Motor Company, una società controllata da NAC. Queste operazioni rientrano nel disegno strategico di Iveco di disporre di una gamma completa di veicoli commerciali in Cina.