News, Dati, Eventi finanziari le NEWS del 26 ottobre 2006

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Forumer storico
Per un panorama completo delle news di oggi, e per discuterle insieme, vi invito a navigare il consueto topic sul Forum di Piazza Affari.

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Tokyo chiude in rialzo

Tokyo chiude in rialzo, brilla Honda

Chiusura in rialzo per la piazza di Tokyo, a sostenere il listino nipponico hanno contribuito anche alcune blue-chips, specie Honda che ha riportato ieri risultati migliori delle rpevisioni e annunciato la distribuzione di un ricco dividendo per gli azionisti. L'indice Nikkei ha guadagnato oggi lo 0,67% a 16.811,60 punti, mentre il Topix ha terminato in rialzo dello 0,7% a 1.664,59 punti.
Tra le altre piazze asiatiche: Seul +0,16% a 1.373,65 punti, Shangai +0,22% a 1.810,56 punti e Taiwan +0,30% a 7.080,84 punti.
 
Shell: Utile In Calo (-34%)

Shell: Utile In Calo (-34%)

Royal Dutch Shell chiude il terzo trimestre con un utile in calo del 34% a causa in particolare delle difficoltà di produzione in Nigeria, che hanno limitato la crescita del gruppo.
La seconda compagnia petrolifera europea, ha terminato il periodo con un utile pari a 5,94 miliardi di dollari, contro i 9 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno. Escludendo tuttavia le voci non ricorrenti (la vendita di un gasdotto per 1,77 miliardi di dollari nel terzo periodo del 2005) e le modifiche di valore delle riserve, l'utile risulta pari a 7,025 miliardi, molto superiore alle stime degli analisti che avevano puntato su 5,6 miliardi.
I problemi in Nigeria hanno riguardato in particolare la chiusura di alcuni impianti dovuta agli attacchi dei ribelli.
 
Amga- Aem To: stipulato atto di fusione, nasce Iride

Amga- Aem To: stipulato atto di fusione, nasce Iride

[LINK:42f51d721a]Amga[/LINK:42f51d721a] e [LINK:42f51d721a]AeT[/LINK:42f51d721a] hanno stipulato l'atto di fusione per incorporazione della prima nella seconda, il cui progetto e' stato approvato dalle rispettive assemblee lo scorso aprile, siglando di fatto la nascita di Iride.
La fusione diverra' efficace dalla data in cui sara' avvenuta l'ultima delle iscrizioni dell'atto di fusione nei Registri delle Imprese di Genova e di Torino, prevista per il 31 ottobre 2006.
Ai fini borsistici dal prossimo 1 novembre le azioni ordinarie Amga saranno revocate dalla quotazione, mentre le azioni ordinarie Aem Torino continueranno a rimanere quotate. La societa' incorporante Aem Torino, si chiamera' Iride e agli azionisti Amga saranno assegnate 0,85 azioni Iride per ogni titolo ordinario Amga.
 
Telecom si tiene Tim e conferma la strada della one company

da www.ilsole24ore.com:

[LINK:157ec06852]Tit[/LINK:157ec06852] si tiene Tim e conferma la strada della one company
di Alberto Annicchiarico (25 ottobre 2006)


Telecom Italia apre l'era Rossi tornando a scommettere sulla convergenza a 360 gradi. Un connubio nuovamente indissolubile, quindi, tra telefonia fissa, mobile e banda larga in grado di convogliare i contenuti per la tivù ad alta definizione su internet e i servizi Ict alle imprese e ai servizi «di pubblica utilità», dalla telemedicina all'infomobilità. Ancora nessuna decisione su un'eventuale separazione di Tim, la cui ipotesi di vendita appare comunque definitivamente tramontata a favore della creazione di una divisione interna. In compenso, piena concordanza su forti investimenti (in previsione 8-9 miliardi in un decennio) per un network «di nuova generazione» che comprenda anche le tecnologie senza fili, dal Wi-fi al più potente Wi-max. Infine, passaggio di non poco conto, il percorso concordato con l'Autorità per le telecomunicazioni (Agcom) a proposito della separazione della sola rete d'accesso, ovvero l'ultimo miglio che porta i servizi al cliente finale.
Telecom Italia (+2,25% a 2,32 euro il titolo a Piazza Affari, con uno sprint in chiusura di contrattazioni sulle notizie in arrivo dal cda) ha archiviato così, con un consiglio d'amministrazione molto atteso il suo 11 settembre, data dell'ultimo atto della presidenza di Marco Tronchetti Provera, che si era dimesso dopo lo scontro con il presidente del Consiglio, Romano Prodi. Il prossimo appuntamento, adesso, è il 6 novembre con i conti del terzo trimestre, mentre non dovrebbero esserci altre novità sul riassetto prima della fine dell'anno.

Un riassetto più «flessibile».
«Le decisioni assunte l’11 settembre - ha comunicato il gruppo con una nota sui contenuti della riunione guidata dal nuovo presidente Guido Rossi - rappresentano l’evoluzione, alla luce dei cambiamenti dello scenario tecnologico e del contesto competitivo, dell’integrazione, avviata due anni fa, delle attività di telefonia fissa e mobile, i cui frutti sono stati evidenti dal lato del risparmio dei costi, pari a oltre un miliardo di euro nel 2005 e nel primo semestre 2006, valutati già positivamente dal consiglio di amministrazione».
Secondo la nota il cda ha confermato «l’obiettivo strategico di puntare sulla convergenza fra telecomunicazioni fisse, mobili, Internet a banda larga e contenuti media». In questo quadro la riorganizzazione «garantisce l’opportuna flessibilità operativa senza rinunciare ai benefici conseguiti con l’integrazione fisso-mobile e con l’intenzione di cogliere, in pieno accordo con l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, tutte le opportunità offerte dal mercato». Fino a martedì il presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò, aveva precisato che il confronto tecnico «è molto prossimo a iniziare». I tempi non dovrebbero essere comunque brevi.

Merloni: «Si cambia, ma con una One single company».
«Un consiglio molto importante. C'è stato un rilancio della Telecom», ha commentato Vittorio Merloni, tra i consiglieri indipendenti di Telecom Italia, subito dopo la conclusione del cda. Merloni ha spiegato che «all'inizio si è parlato di tutte le intercettazioni e di tutti i problemi, ma in secondo piano». La cosa più importante «è il piano di rilancio che sta facendo Telecom, sia nel mobile sia nel fisso, per fare una singola compagnia. Una "One single company", che funzioni per tutti, per dare più servizi. Telecom sta cambiando, ogni tanto bisogna cambiare». Interpellato sull'eventualità di una cessione di Tim, il consigliere l'ha di fatto esclusa, mentre ha replicato affermando «neanche per sogno» alla prospettiva di uno scorporo della rete fissa, che dovrebbe essere trasformata in una divisione interna come la parte mobile. Circa il futuro dell'ultimo miglio, infine, Merloni ha replicato che «questo è l'Authority che lo decide. Il rapporto è molto buono, anche con l'arrivo del nuovo presidente» in sintesi, «si sono calmate tutte le acque».

Vodafone: sulla convergenza non si violino le regole antitrust.
La risposta del principale competitor di Telecom non si è fatta attendere. «La convergenza fisso mobile di Telecom Italia non può avvenire in contrasto con le regole antitrust a tutela della concorrenza e dei consumatori», ha dichiarato l'amministratore delegato di Vodafone Italia, Pietro Guindani, attraverso una nota diffusa in serata. «Telecom Italia - ha proseguito Guindani - continua ad essere l'operatore dominante nella telefonia fissa con il 78% del mercato e la convergenza tra telecomunicazioni fisse e mobili di Telecom Italia mette a rischio uno sviluppo equilibrato della concorrenza a danno di tutti gli altri concorrenti». Secondo l'ad di Vodafone Italia «è quindi indispensabile che la divisione commerciale fissa» di Telecom «sia separata funzionalmente o societariamente dalla divisione commerciale mobile». Infine, lo scorporo della rete «deve comprendere la next generation network per garantire la replicabilità dei servizi offerti da Telecom. In assenza di ciò, si farà un passo indietro rispetto alle regole attuali». Urge, a questo punto, «un tavolo di confronto dell'Autorità anche con gli altri operatori».
 
Sony: utile netto quasi azzerato

Sony: utile netto quasi azzerato, scivola in rosso a livello operativo

Pessimi risultati sono stati annunciati oggi dalla Sony, che ha riportato utili quasi azzerati ed un risultato operativo in rosso, a causa del forte impatto dei costi relativi al ritiro delle batterie difettose del nuovo notebook.
L'utile netto riportato è di 1,7 mld di yen rispetto ai 28,5 mld yen dell'anno precedente (-94%). Il risultato operativo è in perdita per 20,8 mld di yen rispetto all'attivo di 74,5 mld yen registrato nel pari periodo dell'anno precedente. I ricavi sono cresciuti dell'8,3% a 1.854 mld di yen, grazie soprattutto alle vendite di schermi piatti e fotocamere digitali.
 
Nissan: utili in crescita nel trimestre ma calano le vendite

Nissan: utili in crescita nel trimestre ma calano le vendite

Utili in crescita per Nissan che vede tuttavia calare le vendite. La società giapponese ha riportato nel trimestre un utle di 164,03 mld di yen, +31% rispetto ai 125 mld dell'anno precedente. Le vendite sono invece scivolate dlelo 0,9% a 2.324 mld di yen dai 2,346 mld del 2005. Per l'anno in corso la Nissan ha mantenuto ferme le stime di un utile pari a 523 mld di yen e vendite per 10.075 mld di yen.
 
Istat: retribuzioni contrattuali settembre +0,3% m/m +3% a/a

Istat: retribuzioni contrattuali settembre +0,3% m/m +3% a/a

Nel mese di settembre 2006 l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie è risultato pari a 116,8, con una variazione positiva dlelo 0,3% rispetto al mese precedente e con un incremento del 3% rispetto a settembre 2005. Lo comunica l'Istat, agigungendo che l'aumento registrato nel periodo gennaio-settembre 2006, rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, è del 2,7%.
 
Fiat: ricavi cons. 3° trim a 11,8 mld (+11,4%), utile netto

da Teleborsa.it:

[LINK:46664248a2]Fiat[/LINK:46664248a2]: ricavi cons. 3° trim a 11,8 mld (+11,4%), utile netto sale a 200 mln

(Teleborsa) - Roma, 26 ott - I ricavi del Gruppo Fiat nel terzo trimestre del 2006 sono stati pari a 11,8 miliardi di euro, in crescita dell'11,4% sull'analogo periodo del 2005, principalmente per il contributo di Fiat Auto e di Iveco. L'aumento del fatturato dell'area Automobili è stato del 25,5%, grazie soprattutto agli elevati volumi di vendita di Fiat Auto, i cui ricavi sono cresciuti del 27,6% a 5,5 miliardi di euro. Anche i ricavi di Ferrari si sono incrementati (+9,9%).
Al progresso ha contribuito anche Iveco con un fatturato di 2,1 miliardi di euro, in crescita del 14,4%, per maggiori volumi di vendita e migliori prezzi/mix.
I ricavi di CNH hanno registrato un calo del 5,8%, dovuto allo sfavorevole effetto dei cambi di conversione. Al netto di tale impatto i ricavi sono stabili, poiché la riduzione dei volumi di vendita nel comparto delle macchine agricole e, in misura minore, di quelle per le costruzioni è stata bilanciata dai migliori prezzi e dall'aumento dei ricavi realizzato dai servizi finanziari.
Il fatturato dell'area Componenti e Sistemi di produzione1 è cresciuto nel trimestre dell'1,6% a 2,7 miliardi di euro. Sono risultati in aumento i ricavi di Fiat Powertrain Technologies (+11,8%) e di Magneti Marelli (+6,1%). I ricavi di Teksid sono in diminuzione dell'11,5%, risentendo principalmente della variazione dell'area di consolidamento, mentre quelli di Comau, in discesa del 31,8%, scontano il calo delle attività a commessa.
Il risultato della gestione ordinaria è stato di 427 milioni di euro, in crescita di 195 milioni di euro (+84%) rispetto ai 232 milioni di euro del terzo trimestre 2005. Miglioramenti significativi sono stati realizzati nell'area Automobili, in particolare da Fiat Auto, che ha conseguito un risultato positivo di 51 milioni di euro contro una perdita di 85 milioni di euro nel terzo trimestre del 2005, e da Iveco il cui risultato è passato da 87 milioni di euro a 156 milioni di euro. In lieve crescita il risultato della gestione ordinaria di CNH, che passa da 133 milioni di euro a 137 milioni di euro, mentre l'area Componenti e Sistemi di Produzione ha registrato una riduzione (83 milioni di euro rispetto ai 101 milioni di euro del terzo trimestre 2005) legata al peggioramento di Comau, solo in parte compensato dai migliori risultati di Magneti Marelli e Fiat Powertrain Technologies. Se si esclude Comau, il risultato della gestione ordinaria dell'area è in crescita di 15 milioni di euro.
Il risultato operativo, pari a 427 milioni di euro, include i proventi derivanti dalle cessioni di partecipazioni per 159 milioni di euro (principalmente la vendita di B.U.C. - Banca Unione di Credito, 80 milioni di euro), controbilanciati da costi di ristrutturazione (129 milioni di euro) e altri oneri atipici (30 milioni di euro) relativi principalmente a CNH e Comau. L'utile operativo di 409 milioni di euro del terzo trimestre 2005 includeva plusvalenze per 881 milioni di euro, principalmente sulla cessione di Italenergia Bis, in buona parte compensate da oneri di ristrutturazione per 420 milioni di euro e altri oneri atipici per un totale di 284 milioni di euro.
Nel terzo trimestre 2006 gli Oneri finanziari netti sono stati pari a 120 milioni di euro, a fronte di oneri netti pari a 212 milioni di euro nell'analogo periodo del 2005. Il miglioramento è quasi interamente dovuto alla riduzione dell'indebitamento netto industriale (principalmente per la conversione del prestito Convertendo e la chiusura dell'operazione Italenergia Bis).
L'utile ante imposte del trimestre è stato positivo per 327 milioni di euro, a fronte dell'utile di 1.036 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. Al netto delle variazioni delle componenti atipiche (incluso il provento finanziario atipico derivante dalla conversione del prestito Convertendo), il risultato ante imposte migliora di 326 milioni di euro.
L'utile netto (del Gruppo e dei Terzi) nel terzo trimestre del 2006 è stato di 200 milioni di euro, a fronte dell'utile di 826 milioni di euro dello stesso periodo del 2005. Escludendo l'effetto delle poste atipiche nette, il risultato netto del terzo trimestre 2005 sarebbe stato negativo per 209 milioni di euro. La crescita del risultato netto su base omogenea è stata quindi pari a 409 milioni di euro.
L'indebitamento netto industriale è pari a 2,6 miliardi di euro, rispetto ai 2,3 miliardi di euro alla fine del secondo trimestre del 2006. L'aumento registrato nel trimestre riflette la stagionalità del business, in parte compensata dagli incassi legati alla cessione di partecipazioni non strategiche.
La liquidità del Gruppo al 30 settembre 2006 è di 5,5 miliardi di euro. Oltre al citato effetto stagionalità, la diminuzione di 1,2 miliardi di euro rispetto alla fine del secondo trimestre del 2006 riflette principalmente il deconsolidamento della liquidità di B.U.C. (circa 0,3 miliardi di euro) e il rimborso netto di obbligazioni e altri prestiti (circa 0,5 miliardi di euro).
A fine settembre 2006, Fiat ha esercitato l'opzione call sul 28,6% del capitale di Ferrari S.p.A. per circa 0,9 miliardi di euro, il cui regolamento finanziario è avvenuto all'inizio di ottobre. L'acquisizione non ha quindi ancora avuto effetto sull'indebitamento netto industriale al 30 settembre 2006.
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Fiat Auto: nel 3° trim ricavi salgono a 5,5 mld (+27,6%)

Nel terzo trimestre l'aumento significativo dei volumi di vendita ha permesso all'area Automobili di realizzare nel trimestre ricavi per 6 miliardi di euro, con una crescita del 25,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. In particolare i ricavi di Fiat Auto (Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Fiat Veicoli Commerciali) sono stati pari a 5,5 miliardi di euro, in aumento del 27,6% sul terzo trimestre 2005.
La forte accelerazione dei risultati commerciali nel terzo trimestre dell'anno è stata determinata dal crescente successo dei modelli recentemente introdotti.
Fiat Auto ha consegnato complessivamente 459.700 veicoli, il 21,4% in più rispetto al terzo trimestre 2005. Un risultato tanto più significativo perché ottenuto in controtendenza rispetto al mercato, sia in Europa Occidentale, dove la domanda ha registrato una flessione del 2,9% e le consegne di Fiat Auto un incremento del 24,1% (279.000 unità consegnate); sia in Italia, dove il mercato è calato del 6,2%, mentre le consegne di Fiat Auto sono aumentate del 25,1%. L'aumento dei volumi di Fiat Auto ha comunque raggiunto livelli elevati in tutti i Paesi europei: +55,4% in Gran Bretagna, +26,9% in Francia, +12,5% in Germania, +10,1% in Spagna.
Di conseguenza, anche le quote di penetrazione risultano in miglioramento, attestandosi al 30,8% in Italia (+3,2 punti percentuali) e al 7,1% in Europa Occidentale (più un punto percentuale).
In Brasile, a fronte di un mercato in crescita nel trimestre del 17,2%, Fiat Auto ha aumentato le consegne del 20,3%, raggiungendo una quota del 26,3% (+1,5 punti percentuali).
Andamento analogo in Polonia, dove ad una crescita del mercato dell'1,3% è corrisposto un aumento delle consegne Fiat del 7,9%. Sostanzialmente invariata, rispetto all'analogo periodo del 2005, la quota di mercato, che si è attestata al 9,9%.
Nel trimestre sono migliorate anche le performance dei veicoli commerciali, sostenute dal successo del Nuovo Doblò Cargo (Van of the Year 2006), dei van derivati dalle vetture e dal Nuovo Ducato, le cui consegne sono iniziate a giugno 2006. Complessivamente sono stati consegnati 70.100 veicoli commerciali (+4%). In Europa Occidentale, a fronte di un mercato in crescita del 2,6%, le consegne hanno raggiunto le 43.400 unità (+11,8%) e la quota di mercato è stata pari al 10,7% (+0,6 punti percentuali). In Italia la penetrazione è stata del 47,5% (+5,9 punti percentuali).
Fiat Auto ha conseguito un risultato della gestione ordinaria positivo per 51 milioni di euro, facendo registrare un significativo miglioramento rispetto alla perdita di 85 milioni di euro del terzo trimestre 2005. Il progresso si deve essenzialmente ai maggiori volumi di vendita, al mix di prodotto più favorevole e alla riduzione dei costi di struttura, parzialmente compensati dai maggiori costi di pubblicità relativi ai nuovi modelli.
Sempre serrato, nel periodo, il ritmo di rinnovamento del prodotto, come ha testimoniato il recente Salone di Parigi, dove le vetture del Gruppo hanno catalizzato l'attenzione di stampa e pubblico. Tra le più ammirate, l'Alfa Romeo 8C Competizione, supercar in edizione limitata che incarna lo spirito del marchio Alfa Romeo. Poi la Nuova Ypsilon, ultima evoluzione della "piccola di classe", e l'attesissima Delta HPE, prototipo della futura media del marchio Lancia, che entrerà in produzione nel 2008. Sullo stand Fiat, infine, due nuove versioni della fortunata Panda: la 100HP destinata ai più sportivi e la Panda Panda, a doppia alimentazione, benzina e metano. Nel trimestre, il marchio Lancia ha celebrato il suo centenario mediante una partnership con la Mostra del Cinema di Venezia. In Cina, inoltre, è stata presentata la Fiat Perla: l'obiettivo per l'intera gamma è produrre 300 mila vetture entro il 2010.
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Fiat: nel 3° trim ricavi Ferrari +10%, Maserati -7%

Risultati 3° trimestre dei marchi del lusso del gruppo Fiat. Maserati, nel terzo trimestre 2006, ha realizzato ricavi pari a 106 milioni di euro, in diminuzione del 7% rispetto all'analogo periodo dell'anno scorso, che però aveva beneficiato delle vendite aggiuntive della serie speciale MC12. Le vetture consegnate nel periodo sono state 1.147. Si è registrato un cambiamento di mix, in quanto l'attesa per il lancio del nuovo modello all'inizio del 2007 ha comportato un calo dei volumi della Quattroporte, in larga parte compensato dall'incremento delle vendite del Coupé nella versione GranSport Victory e della Spider. Nel periodo il risultato della gestione ordinaria di Maserati è stato negativo per 6 milioni di euro, con una riduzione della perdita rispetto ai 10 milioni di euro del terzo trimestre 2005. Il miglioramento si deve essenzialmente alle efficienze realizzate sui costi industriali e di struttura.
Per quanto riguarda Ferrari, ha conseguito ricavi per 332 milioni di euro nel terzo trimestre 2006. La crescita del 10% rispetto allo stesso periodo del 2005 si deve all'incremento del 9% delle consegne alla rete di vendita, che hanno raggiunto le 1.313 unità. Successo di vendite e di ordini per la 599 GTB Fiorano, il nuovo coupé 12 cilindri. Ferrari ha chiuso il terzo trimestre del 2006 con un risultato della gestione ordinaria positivo per 38 milioni di euro, rispetto ai 42 milioni dello stesso periodo 2005. Al buon andamento commerciale si contrappone un effetto contingente sulla gestione economica dell'attività sportiva.
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Fiat: Iveco, nel 3° trim ricavi salgono a 2,1 mld

Nel terzo trimestre Iveco, controllata di Fiat, ha realizzato un fatturato di 2,1 miliardi di euro, con una crescita del 14,4%. Il miglioramento dei ricavi rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso è stato determinato dai maggiori volumi di vendita e dai migliori prezzi/mix. Le consegne complessive di Iveco nel periodo sono state 40.300 (di cui 4.700 con patto di riacquisto) in crescita del 7,2% rispetto allo stesso periodo del 2005. In Europa Occidentale le consegne sono state 29.300 e l'incremento dell'11,5%. Particolarmente significativi gli aumenti registrati in Spagna (+40,5%), Francia (+26,7%) e Germania (+25,8%). In controtendenza l'Italia (-12,8%) e la Gran Bretagna (-15,1%) che hanno risentito di una domanda in diminuzione. Nel resto del mondo, i volumi sono cresciuti in Europa orientale e rimasti stabili nelle altre aree.
La quota di mercato dell'Iveco, nel periodo, è rimasta sostanzialmente stabile in Europa Occidentale (10,9%). La penetrazione è cresciuta in Germania e Spagna, riducendosi in Gran Bretagna, Francia e Italia, dove la domanda di mercato è scesa dell'8,4%. Nel trimestre le vendite Iveco hanno potuto beneficiare dell'interesse del mercato per il Nuovo Daily, lanciato a fine maggio.
Il risultato della gestione ordinaria conseguito da Iveco nel trimestre è stato positivo per 156 milioni di euro, rispetto agli 87 milioni di euro del terzo trimestre 2005. L'aumento del 79% ha beneficiato della crescita dei volumi, delle azioni sui prezzi, di un miglior mix e delle efficienze sulle spese di struttura.
In luglio Iveco ha siglato un accordo per una joint venture con SAIC Motor Corporation Ltd e con Chongqing Heavy Vehicle Group Co.Ltd. L'intesa prevede che le due società costituiscano una joint venture paritetica, la SAIC Iveco Commercial Vehicle Investment Company Ltd, operante nel settore dei veicoli industriali pesanti. La nuova joint venture intende acquisire una quota del 67% del capitale della Chongqing Hohgyan Automotive Co. Ltd, controllata dalla Chongqing Heavy Vehicle Group.
In settembre, poi, Iveco ha firmato con Nanjing Automotive Corporation (NAC) un accordo che prevede l'acquisizione da parte di Naveco (la joint venture tra Iveco e il gruppo NAC) di tutte le attività dei veicoli commerciali della Yuejin Motor Company, una società controllata da NAC. Queste operazioni rientrano nel disegno strategico di Iveco di disporre di una gamma completa di veicoli commerciali in Cina.
 
Usa: richieste sussidi alla disoccupazione +8.000 a 308.000

Usa: richieste sussidi alla disoccupazione +8.000 a 308.000

Sono salite di 8.000 unità le nuove richieste di sussidio alla disoccupazione relative alla settimana al 21 ottobre 2006, attestandosi a 308.000 unità dalle 300.000 riviste della settimana precedente. Il dato risulta perfettamente in linea con le attese degli analisti.
 

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