Sony sotto tiro, dalle batterie difettose danni per 270 mln
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Sony sotto tiro, dalle batterie difettose danni per 270 milioni
di Al.An.
La corsa ai ripari è arrivata a scoppio ritardato, ma nei fatti costa sempre più cara a Sony, anche in termini reputazione, la débâcle cominciata lo scorso 17 agosto con il ritiro dal mercato di 4,2 milioni di batterie difettose a rischio incendio montate su portatili Dell.
Come si sa, Dell è stata seguita a ruota da Apple con poco meno di 2 milioni di batterie.
Valore del danno calcolato, tra i 20 e i 30 miliardi di yen, ovvero tra 133 e 200 milioni di euro. Venerdì 29 settembre, un'altra mazzata: il marchio cinese Lenovo, che ha acquisto nel dicembre 2004 la divisione pc di Ibm, ha annunciato il ritiro di 526mila batterie difettose dai portatili, Toshiba altre 830mila pezzi. Il danno per Sony potrebbe quindi salire, secondo gli analisti, a 40 miliardi di euro, circa 270 milioni di euro. Cifra che, unita al calo delle quotazioni in Borsa (-9% da metà agosto a Londra), comincia a mettere a rischio anche i conti della divisione dei componenti elettronici del colosso nipponico, che nei piani di due anni fa doveva essere il principale volano per macinare profitti: 47,4 miliardi di euro al 30 giugno (primo quarto dell'anno fiscale 2006-2007) contro i -26,7 del 2005. Oltretutto mentre i media e il mercato chiedevano a Sony di chiarire in una conferenza stampa i termini della questione, la società - che pure aveva a lungo assicurato che con il ritiro degli stock Dell e Apple ogni cosa sarebbe andata al suo posto - ha deciso di non esporsi dal momento che non è ancora chiaro, questa la versione ufficiale, quante siano le batterie di propria produzione a rischio incendio in tutto il mondo.
Quel che è certo, rimborsi ai costruttori a parte, è l'effetto disastroso su reputazione e brand, ormai «gravemente danneggiato», a dire di molti analisti. Al punto che Roger Kay, presidente di Endpoint Technologies Associates, non ha potuto fare a meno di agitare lo spettro dello scenario peggiore: «Penso che per Sony si tratti di capire se potrà continuare a produrre batterie o no». A tutto vantaggio dei competitor Sanyo e Panasonic