Bca Italease: nei nove mesi perdita netta pari a 479 mln
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Il Consiglio di Amministrazione di Banca Italease riunitosi ieri ha approvato la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2007.
Questi in sintesi i risultati del Gruppo al 30 settembre 2007:
Perdita netta pari a 479,0 milioni di euro;
Margine di interesse pari a 216,8 milioni di euro (+2,6%);
Commissioni nette pari a 84,9 milioni di euro (-47,0%);
Costi operativi pari a 141,8 milioni di euro (+46,0%);
Crediti totali per 21,7 miliardi di euro (+6,6% rispetto al 31.12.2006);
Sofferenze su crediti al netto delle rettifiche di valore pari allo 0,92%;
Volume di stipulato Leasing pari a 4,6 miliardi di euro (+0,8%);
Volume di avviato Leasing pari a 4,6 miliardi di euro (+4,1%);
Volume di erogato Medio e Lungo Termine per 965,2 milioni di euro (+35,5%);
Turnover Factoring pari a 13,6 miliardi di euro (+18,8%).
In particolare, la perdita netta di Gruppo pari a 479,0 milioni di euro, rispetto all'utile netto al 30 settembre 2006 pari a 143,2 milioni di euro, va principalmente attribuita al risultato netto negativo dell'attività di negoziazione in derivati, per un importo pari a 701,0 milioni di euro. Lo si legge in una nota.
Il risultato al lordo delle imposte, qualora rettificato della perdita per attività di negoziazione in derivati per euro 701 milioni, e delle rettifiche di valore aggiuntive per euro 51,4 milioni, originate dagli accantonamenti effettuati anche a seguito delle indicazioni dell'Organo di Vigilanza (per un totale di euro 60 milioni a Stato Patrimoniale), si attesterebbe a euro 68 milioni.
Al 30 giugno 2007 il risultato al lordo delle imposte rettificato per perdita da attività di negoziazione su derivati (euro 685 milioni) e per rettifiche di valore su crediti (euro 51,4 milioni) risultava pari ad euro 41 milioni.
Il confronto tra i due periodi evidenzia un risultato del terzo trimestre 2007 al lordo delle imposte - rettificato per perdita da attività di negoziazione e per rettifiche di valore su crediti sopra menzionati - pari ad euro 27 milioni. Tale risultato - che è altresì influenzato da: i) un incremento significativo del costo della raccolta; ii) da oneri straordinari per spese legali e consulenziali e che iii) afferisce ad un trimestre ciclicamente più debole in termini di attività commerciali - fornisce indicazioni coerenti con le previsioni incorporate nel piano industriale triennale recentemente predisposto.
Si evidenzia comunque che il riflesso economico delle attività caratteristiche del Gruppo è stato positivo, generando un incremento del margine di interesse pari al 2,6%, passato da euro 211,2 milioni al 30 settembre 2006 ad euro 216,8 milioni al 30 settembre 2007.
In particolare, rispetto al 31 dicembre 2006, nel corso dei primi nove mesi dell'anno i crediti per l'attività di leasing sono saliti a 16,8 miliardi di euro (+8,2%), i crediti per i finanziamenti a M/L termine hanno superato i 2,2 miliardi di euro (+26,4%) e gli impieghi nel factoring si sono attestati a 2,3 miliardi di euro (-13,7%) - il calo appare in linea con la tipica ciclicità che caratterizza il terzo trimestre dell'anno per questo tipo di attività.
Il risultato netto dell'attività di negoziazione è negativo per euro 701,0 milioni. Tale risultato è principalmente dovuto alla chiusura con le controparti di mercato delle posizioni in essere su derivati speculari a quelle con la clientela. L'incremento delle perdite per contratti derivati rispetto ai 685 milioni di euro registrati al 30 giugno 2007 è dovuta principalmente a costi di chiusura di contratti derivati con le controparti di mercato sostenuti nel terzo trimestre 2007 (in totale tali chiusure hanno determinato un esborso complessivo di circa euro 778 milioni al 23 luglio 2007 come peraltro già reso pubblico mediante comunicato stampa del 27 luglio scorso).
Il margine di intermediazione del Gruppo è quindi risultato negativo per un importo pari ad euro 399,7 milioni, rispetto al risultato netto positivo per euro 379,6 milioni relativi ai primi nove mesi del 2006.
In particolare, il margine di intermediazione al 30 settembre 2007 ripartito sulle aree di business del Gruppo, registra un risultato negativo pari a 427,6 milioni di euro per il segmento leasing - particolarmente influenzato dalla perdita su derivati registrata dal secondo trimestre 2007-, un risultato positivo pari a 62,1 milioni di euro per il factoring, un risultato negativo pari a 32,8 milioni di euro per i rimanenti segmenti di business tra cui il business finanziamenti a M/L anch'esso influenzato dalla perdita su derivati ed un valore negativo di 1,5 milioni di euro come differenze di consolidamento.
A seguito delle perdite sostenute il patrimonio netto al 30 settembre 2007 si attesta a 891,2 milioni di euro (-22,2% rispetto al 31 dicembre 2006).
Per quanto attiene la qualità del credito, l'incidenza delle sofferenze sui crediti totali al netto delle rettifiche di valore, è pari allo 0,92% (0,74% al 31 dicembre 2006), con relativa copertura pari al 43,2% (45,3% al 31 dicembre 2006), mentre il rapporto fra incagli e crediti totali al netto delle rettifiche di valore si attesta allo 0,70% (0,44% al 31 dicembre 2006), con una copertura pari al 23,0% (23,95% al 31 dicembre 2006).
da
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