Deficit, nei primi 8 mesi calo di 11 miliardi (a 25)
Deficit, nei primi 8 mesi calo di 11 miliardi (a 25)
Ancora un ottimo dato per i conti pubblici di cassa. Agosto ha registrato un deficit di soli 2,7 miliardi, 5 in meno di agosto 2006. Nei primi otto mesi, il fabbisogno si è fermato a 25,1 miliardi, 11 in meno dello stesso periodo dell'anno precedente.
Se il bilancio non sarà travolto da sorprese del genere di quelle che, nel 2006 (sentenza europea sull'Iva per le auto aziendali e de-biti ferroviari), hanno trasformato un anno sorprendentemente positivo in una mezza catastrofe, una previsione può essere azzardata: sia i conti di cassa, sia quelli di competenza rilevanti per la Ue rispetteranno a fine 2007 gli obiettivi del Governo. E non si può escludere che forniscano un risultato migliore. Un disavanzo "Ue" al 2,5% o inferiore sembra stavolta a portata di mano.
Resta l'incognita,ammoniscono le Finanze, della permanenza di questo andamento, determinato dalle entrate. In ogni caso, se le cose andranno come sembra probabile, il 2008 comincerà sotto buoni auspici. Si vedrà quale uso sarà fatto, con la prossima Finanziaria, dell'irrobustimento dei conti: se conservarlo, oppure se destinarlo a sgravi e agevolazioni. Palazzo Chigi ha espresso soddisfazione.
A migliorare il saldo di agosto ha contribuito, spiega l'Economia, il rinvio dei versamenti da parte dei contribuenti tenuti agli studi di settore. Una dilazione che non aveva impedito, al saldo di giugno, di mettere a segno un avanzo record. Ha anche contribuito, una tantum, il versamento dei contributi relativi al Tfr. Al netto del quale, il saldo peggiora di qualche decimo di punto di Pil.
Sarebbe imprudente proiettare, sul 2007, il risultato dei primi otto mesi per tentar di indovinare quello finale. I conti di cassa non hanno ancora subito il peso dei 6 miliardi di nuovi pagamenti decisi col decreto che impiega parte del "tesoretto" tributario. In altri termini, i conti a tutto agosto sono in linea più con le previsioni precedenti il decreto (deficit di cassa 2007 del settore statale di 22,9 miliardi) che con quelle comprensive delle nuove spese (28,9 miliardi).
Immaginando che la restante parte del 2007 replichi l'andamento dello stesso periodo del 2006 (trattandosi di cassa, non risente dei 30 miliardi caduti sulla competenza 2006 a causa dell'Iva auto e dei debiti Tav), si arriverebbe infatti a un deficit annuale di 23-24 miliardi: perfettamente coerente con la stima pre-decreto.
Anche se il decreto che spende il "tesoretto" finirà per pesare sul deficit, i quattro mesi finali del 2007 potrebbero risultare particolarmente felici: per esempio, il tradizionale avanzo di dicembre, altro mese di robusti incassi tributari, potrebbe compensare almeno in parte l'aggravio della spesa. Se così fosse,i saldi annuali – in entrambe le versioni – si avvicinerebbero alle stime più ottimistiche.
Ieri anche le Finanze hanno commentato il dato di agosto che corrobora, afferma una nota, la previsione di un gettito erariale 2007 superiore di circa 4 miliardi alla previsione del Dpef 2008-2011 e di oltre 7 rispetto alla Relazione unificata di marzo. Questi aumenti tengono conto degli effetti, sul secondo acconto di novembre 2007, della revisione dell'ammortamento di terreni e fabbricati, dei rimborsi per l'Iva sulle auto e del pieno utilizzo della misura sul cuneo fiscale. I versamenti col modello F24, dicono le Finanze, confermano il buon andamento dell'autoliquidazione. Nei primi otto mesi 2007 le entrate lorde sono aumentate dell' 8% sullo stesso periodo del 2006. Ire, Ires e Irap solo salite del 22%; l'Iva sugli scambi interni del 6% su base annua (nonostante la maggior detraibilità per auto aziendali) e del 13% ad agosto. Una crescita che si conferma, quindi, nettamente superiore a quella del Pil nominale e dei consumi.
di Luigi Lazzi Gazzini
dal sito
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