Assogestioni dà i numeri della raccolta di gennaio
Assogestioni dà i numeri della raccolta di gennaio
12:14:04 - 05/02/2004
In una nota Assogestioni ha diffuso stamani i dati definitivi della raccolta fondi di gennaio, dopo averne anticipato ieri i numeri principali. In gennaio i fondi comuni d’investimento hanno registrato un saldo di raccolta negativo per –1.828,1 milioni di euro. Il patrimonio ha invece segnato una crescita dello 0,5% rispetto al mese precedente, attestandosi a quota 511.781,7 milioni di euro.
“Il saldo negativo di gennaio è abbastanza fisiologico – ha commentato Fabio Galli, Segretario Generale di Assogestioni – come si può notare dall’analisi dei dati dei mesi di gennaio degli anni passati. Inoltre il saldo di fine mese ha confermato il positivo andamento del comparto azionario, un chiaro segno di fiducia e di propensione all’investimento di lungo periodo”.
Scorrendo le tabelle diffuse stamani da Assogestioni relative alla raccolta netta dei fondi comuni in Italia spicca il nuovo, pesante, calo di Nextra Investment Management Sgr, del gruppo Intesa (-1,551,8 milioni di euro); tra i big del risparmio gestito italiano piangono anche il Sanpaolo Imi (complessivamente a -347,6 milioni di euro, equamente divisi tra Sanpaolo WM e Eptaconsors), l’Unicredito (-301,4 milioni), Fineco (gruppo Capitalia), in rosso per 211 milioni di euro, e Deutsche Bank (-197,3 milioni), mentre anche Arca, Montepaschi e Bnl perdono oltre 100 milioni di raccolta netta a testa.
Tra i segni positivi si notano Banca Lombarda (+109,9 milioni), Ras (+152 milioni) Bpu (+221,2 milioni) e Azimut (+112,7 milioni) e Antonveneta Abn Amro (+139,8 milioni), ma è soprattutto Anima (+444,5 milioni) a mantenere un ottimo ruolino di marcia.
Sempre analizzando i dati diffusi stamani da Assogestioni relative alla raccolta netta dei fondi comuni in Italia si nota come la concentrazione del settore si mantenga elevata, malgrado alcuni exploit positivi di società di media taglia, ai danni dei “big” del mercato.
Sui 53 gruppi che compongono il settore nel nostro Paese, le prime tre (Sanpaolo Imi, Banca Intesa e Unicredito) rappresentano il 51,63%, cifra che sale al 78,1% se si considerano i primi dieci gruppi per patrimonio gestito. Netta anche la predominanza dei gruppi di matrice bancaria: il primo gruppo legato al settore assicurativo, Mediolanum, è solo tredicesimo, subito davanti a Ras e Generali.
I fondi azionari hanno confermato il trend ininterroto di saldi positivi chiudendo (per l’ottavo mese in nero) a +861,5 milioni di euro. Positivi anche i risultati dei fondi flessibili che dopo aver chiuso il 2003 con un saldo annuale positivo per quasi 6 miliardi di euro, a gennaio si sono attestati a +524,1 milioni di euro.
I fondi obbligazionari hanno invece chiuso in territorio negativo con un saldo di –2.314,9 milioni di euro.
Segno meno anche per i fondi di liquidità che hanno riportato una raccolta di –596,3 milioni di euro e per i fondi bilanciati fermi a –302,5 milioni di euro.