Telecom Italia, Olimpia con Mediobanca e Generali oltre 25%
Telecom Italia, Olimpia con Mediobanca e Generali oltre 25%
MILANO, 7 aprile (Reuters) - Dopo che [LINK:8feb00fdaa]PC[/LINK:8feb00fdaa] ha acquisito lo 0,46% del capitale [LINK:8feb00fdaa]TIT[/LINK:8feb00fdaa], la quota di Olimpia e dei suoi azionisti, se sommata a quella di [LINK:8feb00fdaa]Mediobanca[/LINK:8feb00fdaa] e [LINK:8feb00fdaa]Generali[/LINK:8feb00fdaa], supera il 25% del capitale della società telefonica.
La partecipazione non tiene conto però di prodotti derivati in mano a Pirelli per due pacchetti di azioni e obbligazioni convertibili nè del 2,25% detenuto da Banca d'Italia.
E' quanto emerge dai bilanci delle società e dalle comunicazioni ufficiali.
Ieri Pirelli ha esercitato un'opzione per acquistare lo 0,46% di Telecom.
Olimpia, la holding partecipata da Pirelli con poco più del 50% del capitale, da Edizione Holding della famiglia Benetton, da Hopa, Unicredit e Banca Intesa, detiene il 17,008% del capitale.
Mediobanca intorno all'1,8-1,9%, Generali il 2,008%.
Holinvest, controllata all'80% da Hopa e al 20% da Olimpia, detiene il 4% circa del capitale della società telefonica secondo quanto detto da una fonte nei giorni scorsi.
Le ultime comunicazioni ufficiali parlano di un 3,367%. Holinvest ha recentemente raggiunto un accordo con la Bank of Scotland per rifinanziare il suo debito, dando appunto in pegno il 4% circa di Telecom.
A questo bisogna aggiungere lo 0,46% acquisito ieri da Pirelli, che porta il totale a oltre il 25%.
Pirelli ha poi sottoscritto nel febbraio 2002 con JP Morgan un equity swap, con scadenza dicembre 2006, su 47 milioni di azioni, cioè lo 0,46% del capitale.
Sempre Pirelli ha un derivative equity swap, negoziato a novembre 2001 con Credit Agricole e Lazard e con scadenza novembre 2006, su 94 milioni di obbligazioni convertibili, con scadenza 2010. Queste obbligazioni, se convertite oggi, senza tenere conto dell'effetto diluitivo della conversione del prestito obbligazionario, varrebbero lo 0,92% del capitale.
Il fondo Usa Brandes Investment Partners ha annunciato a fine marzo di avere il 3,6% delle azioni.