Consob: relazione incontro annuale
Consob avviati procedimenti contro banche per bond Cirio -Cardia
MILANO, 7 giugno (Reuters) - Consob ha avviato una serie di procedimenti sanzionatori contro i principali intermediari bancari puntando il dito sulle modalità di diffusione dei bond Cirio, dell'argentini e di altri prodotti poi rivelatisi problematici.
Lo dice il presidente della Commissione Lamberto Cardia nel suo primo incontro annuale con il mercato finanziario, il primo dopo la tempesta Parmalat .
Cardia premette che durante l'intero 2003 sono state fatte verifiche ispettive "sui principali intermediari bancari italiani" che hanno portato alla contestazione di "specifiche responsabilità degli intermediari ispezionati". Dunque sembrerebbero coinvolte nei procedimenti, come riportato da indiscrezioni stampa mai smentite da Consob, tutte le maggiori banche italiane.
Consob imputa a questi intermediari la inidoneità delle procedure per assicurare una corretta informazione degli investitori su rischio/rendimento di quel che stavano comprando e la non corretta segnalazione delle situazioni di conflitto di interesse derivante dalla eventuale esposizione della banca nei confronti di chi emetteva il bond.
Per analogia un iter simile, relativamente al 2004, potrebbe essere avviato per i bond Parmalat.
"I procedimenti sanzionatori sono in corso di svolgimento e si è in attesa di ricevere le deduzioni dei soggetti interessati", conclude Cardia.
Al termine del procedimento sanzionatorio, le banche interessate potrebbero essere oggetto di una multa da parte del ministero dell'Economia.
-------------------------------------
Consob sta per rivedere norme su bond negoziati su Sso -Cardia
MILANO, 7 giugno (Reuters) - Consob sta per rivedere le norme per gli emittenti obbligazionari sui titoli diffusi e negoziati sui sistemi di scambio organizzati (SSO).
Lo annuncia il presidente Lamberto Cardia nel suo primo discorso al mercato. "La Commissione sta per rivedere la disciplina dei titoli diffusi con riferimento agli emittenti obbligazionari, al fine di assoggettare gli emittenti (italiani o controllati da gruppi italiani) con obbligazioni negoziate sui sistemi di scambi organizzati a obblighi di trasparenza più stringenti", dice Cardia.
L'esigenza di rivedere le norme sui titoli non trattati sul mercato ufficiale deriva dalla constatazione che nel primo trimestre del 2004 su oltre 300 Sso sono stati scambiati titoli obbligazionari per circa 12,5 miliardi di euro, mentre nello stesso periodo sui mercati obbligazionari regolamentati gli scambi sono ammontati a 3,7 miliardi.
I titoli obbligazionari tendono ad essere negoziati sui sistemi di scambio organizzati perchè non hanno sufficiente liquidità e tendono ad essere collocati attraverso strumenti diversi da offerta pubblica. Quindi il compito centrale attribuito alla Consob di vigilanza sui mercati regolamentati e sulla sollecitazione all'investimento non pare bastare a coprire questa imponente fetta di mercato.
-----------------------------
Consob, fondi comuni in fuga dal Nuovo Mercato
MILANO, 7 giugno (Reuters) - Fuga discreta dal Nuovo Mercato per i fondi comuni italiani.
Negli ultimi tre anni e mezzo, secondo la relazione Consob, la quota dei fondi sulla capitalizzazione del Nuovo Mercato è scesa da circa 3% a fine 2000 a poco più di 1,5% a settembre 2003.
Tuttavia la riduzione, secondo la relazione, è dovuta per tre quarti al calo dei corsi e per l'ultimo quarto a uno smobilizzo di posizioni.
A dicembre 2000, quando era già scoppiata la bolla dei tecnologici, i fondi avevano azioni del Nuovo Mercato per circa 800 milioni di euro, valore che si riduce a 150 milioni a settembre 2003.
I fondi sono stati venditori netti per tutto il primo semestre 2000, nel secondo semestre di quell'anno hanno fatto acquisti netti per 500 milioni di euro.
A partire dal 2001, sono sempre stati venditori netti (salvo il trimestre aprile-giugno 2003) per un importo totale di circa 200 milioni di euro.
In calo anche il trading effettuato dai fondi comuni italiani sui titoli del Nuovo Mercato: il peso delle operazioni effettuate dai fondi è calato dal 15% dei volumi complessivi fino a giugno 2001 al 5% del periodo successivo.
--------------------------
Consob,Saivim sentinella elettronica controlla movimenti anomali
MILANO, 7 giugno (Reuters) - E' una sentinella elettronica che aiuta gli uomini della Consob a individuare movimenti anomali sul mercato che potrebbero essere dettati da insider trading e aggiotaggio.
Al sistema, battezzato Saivim, la relazione Consob per il 2003 dedica un riquadro spiegando che la potenziale presenza di abusi di mercato viene individuata attraverso l'esame dell'andamento nel tempo di alcune variabili relative agli scambi su un valore quotato (prezzi, volumi e soggetti che hanno operato sul mercato).
Per ogni variabile, il sistema individua una soglia, superata la quale scatta il segnale di anomalia (alert). Ad esempio, per quel che riguarda le mani attive su un titolo, si considerano le quantità negoziate in giornata e l'eventuale presenza di operatori dominanti
Un algoritmo consente una interpretazione congiunta dei diversi alert e garantisce l'individuazione in tempo reale dei titoli per i quali potrebbero essere in corso fenomeni di abuso di mercato.
------------------------
Consob, aumento corporate bond non rimpiazza debito bancario
MILANO, 7 giugno (Reuters) - A fine 2002 i principali gruppi industriali quotati avevano fatto ricorso al mercato obbligazionario per un importo vicino al 70% del loro debito, un valore che si attestava a 25% solo nel 1998.
Secondo la relazione Consob per il 2003, che analizza questo fenomeno nuovo per il mercato italiano ma consueto in Europa, i gruppi ricorrono a bond per raccogliere nuovo capitale di debito mentre non vi è stata in generale una sostituzione del debito bancario con le obbligazioni.
I dati analizzati da Consob considerano Parmalat, ma non Cirio.
A dicembre 2003 il controvalore delle obbligazioni emesse da imprese non finanziarie italiane era pari a 86 miliardi di euro, di cui circa 83 miliardi riferibili a gruppi quotati, pari a circa il 25% della relativa capitalizzazione di Borsa. La quota italiana del mercato europeo dei bond è stimata a fine 2002 a 15%.
Sui mercati regolamentati italiani è quotato solo il 17% delle obbligazioni corporate in termini di controvalore e il 9% in termini di numero, percentuali che salgono rispettivamente a 72 e 67% per la Borsa del Lussemburgo.
Una quota molto consistente di questi bond (40% delle emissioni, 20% del controvalore) è priva di rating, fenomeno che, sottolinea la relazione, si verifica anche in Europa.
Il controvalore dei corporate bond in portafoglio a gestioni individuali o collettive di banche, sim e sgr resta molto basso (7 miliardi di euro, pari a 0,8% del patrimonio gestito, al 30 giugno 2003).
CARTOLARIZZAZIONI PER 91 MILIARDI
Previsti da una legge del 1999, gli Abs (asset backed securities) sono esplosi in Italia un paio d'anni dopo e al 31 luglio 2003 il totale delle 365 cartolarizzazioni in essere superava i 91 miliardi di euro.
Le società utilizzate come veicoli per le cartolarizzazioni dei crediti sono riconducibili in prevalenza a gruppi bancari (50 miliardi di obbligazioni) o a soggetti pubblici (30 miliardi), più raramente a emittenti corporate.
Circa il 96% dei prestiti è provvisto di rating, anche se non si registrano offerte in Italia al pubblico di Abs. Il 92% dei prestiti è quotato in Lussemburgo.
BOND BANCARI, CONTINUA TREND CRESCITA
Anche nel 2003 è proseguito il trend di crescita delle obbligazioni bancarie, passate da 124,2 miliardi di euro nel 1995 a 336,5 miliardi al 30 settembre 2003.
In particolare è cresciuto lo stock di bond strutturati, pari a settembre 2003 a 224 miliardi, quasi il doppio rispetto al 1995.
Quanto alla tipologia, Consob rileva che nel tempo si è andati verso una sempre maggiore complessità, e quindi una "maggiore difficoltà nel rappresentare in modo trasparente l'effettivo profilo rischio-rendimento dello strumento finanziario".
Sono molto aumentate in risposta alla domanda del mercato le obbligazioni con rendimenti legati a indici azionari mentre i livelli a minimi storici dei tassi di interesse rendono difficile il collocamento di obbligazioni tradizionali.
-----------------------------
Risparmio, più collaborazione tra authorities in ricetta Cardia
MILANO, 7 giugno (Reuters) - La completa attuazione della vigilanza per finalità, lasciando cioè a Consob l'intero controllo sull'attività di sollecitazione del pubblico risparmio anche di assicurazioni e di determinati prodotti bancari, di fondi e fondi pensione, e più collaborazione tra le authorities.
Questi i due ingredienti base della ricetta del presidente Consob, Lamberto Cardia, per una riforma delle norme che riporti la fiducia degli investitori nel mercato.
Nel suo primo discorso da presidente della Commissione, Cardia parla di risposte "tempestive" e "incisive" alla crisi nata dai crack Cirio e Parmalat e di "iniezione di etica" di cui il mercato necessita. Ma mette in guardia anche dall'eccesso di regolamentazione che potrebbe disincentivare le nuove quotazioni.
Le linee guida che evidenzia Cardia, "in ampia misura considerate nel disegno di legge in discussione", prevedono un rafforzamento dell'indipendenza e dei poteri delle funzioni di controllo, una maggiore trasparenza sulle operazioni con parti correlate e sull'uso dei paradisi fiscali. Inoltre, sulle emissioni obbligazionarie, il presidente Consob chiede di rendere più efficaci i limiti all'emissione di obbligazioni già previsti dal Codice riferendoli ai debiti a livello di gruppo e di vietare per un determinato periodo la cessione al pubblico dei titoli oggetto di collocamento privato.
Cardia chiede poi, oltre al recepimento rapido delle direttive europee, che sia concentrata presso la Consob la procedura per la irrogazione di sanzioni e che sia prevista la divulgazione da parte della Consob delle violazioni.
Per far fronte ai nuovi impegni, torna a dire Cardia, la Commissione ha bisogno di essere potenziata: il solo recepimento delle direttive Ue porta secondo Consob la necessità di aggiungere all'organico 150 persone.