Il piano Telecom passa l'esame, approvato progetto di Rossi
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Il piano [LINK:42dba1756d]Tit[/LINK:42dba1756d] passa l'esame
Approvato il progetto Rossi
Ok ad alleanze non esclusive
di Antonella Olivieri
Il confronto c'è stato, ma la conta è stata evitata. Alla fine, dopo una riunione prolungatasi per sei ore, il consiglio di Telecom Italia non si è spaccato sul tema più sensibile all'ordine del giorno, l'approvazione del piano industriale che sarà presentato oggi alla comunità finanziaria nella sede della Borsa italiana. Assente un solo consigliere (Luigi Roth), dei 19 votanti solo tre si sono astenuti: i due consiglieri espressi da Pirelli (Carlo Puri Negri e Massimo Moratti) e Pasquale Pistorio, l'unico dei 12 indipendenti a votare in modo difforme.
Per i consiglieri indipendenti la giornata in Telecom Italia è stata ancora più lunga, iniziata di buon mattino con una riunione della categoria, che è durata dalle 8 alle 10. L'iniziativa è stata presa da Guido Ferrarini e motivata dalla delicatezza dei temi che si sarebbero poi trattati in consiglio nel pomeriggio: il bilancio 2006 e appunto la questione delle strategie per il prossimo triennio di Telecom Italia. Gli indipendenti avrebbero preso visione di un documento descrittivo del posizionamento del gruppo sui diversi mercati, ma non di quello che quantifica le possibili sinergie con Telefonica, che sarebbe stato invece messo a disposizione del comitato strategico riunitosi martedì. Un documento interno al gruppo TimTelecom, datato 15 febbraio, che non porta firme in calce,ma che in modo dettagliato ricostruisce le aree di possibile collaborazione tra i due gruppi telefonici. Nel complesso le sinergie sarebbero state stimate in 1,9 miliardi in cinque anni,poco meno della metà a vantaggio di Telecom e il resto a vantaggio di Telefonica.
I contatti con gli spagnoli del resto non si sarebbero mai interrotti, dal momento che domenica scorsa si sono incontrati in Italia i presidenti delle due società, Cesar Alierta e Guido Rossi. Ma che i negoziati fossero bene avviati lo conferma anche la bozza di un memorandum of understanding per un'alleanza strategica, che era stata oggetto di corrispondenza tra gli staff tecnici dei due gruppi, una bozza che tra le clausole conteneva espressamente la dicitura «non vincolante» per le parti.
Con Telefonica dunque si va avanti.Gli spagnoli sono interessati soprattutto a stringere i contatti per le attività in America Latina.
Lo stesso Alierta nel colloquio con Rossi avrebbe fatto cenno al sorpasso operato da Tim Brasil su Vivo, la compagnia brasiliana di Telefonica, complimentandosene con l'interlocutore.
Lo stesso Rossi avrebbe però messo in chiaro ieri in consiglio che in una situazione fluida del settore non è convenienza del gruppo di legarsi a un solo partner. Di un accordo industriale in esclusiva con Telefonica — sarebbe stato ricordato in cda — avrebbe beneficiato monetariamente solo l'azionista di maggioranza relativa Olimpia.
Il piano approvato ieri, pur non fornendo cifre, sposa però un approccio "alla Marchionne" con l'opportunità distringere partnership mirate per singoli mercati o segmenti di attività. Le priorità per Telecom, avrebbe spiegato Rossi, oggi sono quelle di concordare con l'Agcom il destino della rete e di stringere alleanze internazionali, ma appunto con una pluralità di interlocutori. Ma soprattutto Telecom deve concentrarsi sul network di nuova generazione. Ma con quali risorse?Rossi confida che con lo scorporo della rete e le sinergie industriali ci saranno i mezzi per sostenere gli investimenti nell'innovazione.
Vuoi per l'indubbio carisma del professore,vuoi perchè oggi non ci si poteva permettere di presentarsi alla comunità finanziaria con un pugno di mosche in mano, vuoi perchè bocciare il piano sottoscritto da Rossi,Carlo Buora e Riccardo Ruggiero avrebbe significato sfiduciare il vertice della società, sono state superate le obiezioni avanzate all'inizio della riunione dai consiglieri espressi da Pirelli. I due esponenti del socio al 20% di Olimpia — Gilberto Benetton e Gianni Mion — hanno votato a favore del piano, giudicato «serio e prudente».
Per il resto, è stato approvato ilbilancio 2006 che conferma la politica dei dividendi dell'anno precedente. La proposta di distribuire 0,14 euro alle azioni ordinarie e 0,151 alle risparmio andrà all'assemblea, convocata anche per il rinnovo del consiglio il 141516 aprile.
I ricavi del gruppo hanno registrato un incremento del 4,5% (+2,9% la crescita organica) a 31.275 milioni.L'Ebitda è salito del 2,7% (+0,9% la crescita organica)a 12,850 milioni. L'utile netto è calato del 6,3% a 3.014 milioni.Tagliato infine di 2,5 miliardi l'indebitamento netto a 37,3 miliardi.
Ieri si è riunito anche il cda di Olimpia che ha provveduto a svalutare a 3 euro la partecipazione in Telecom.
9 marzo 2007