Le nuove regole per la trasparenza dei mercati

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Dal sito del Sole 24 ore, metto anche l'indirizzo esatto dove potete trovare il link con il testo completo della normativa:
http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=656156&chId=30&artType=Articolo&back=0


Le nuove regole per la trasparenza dei mercati
Da giovedì 12 maggio in funzione i criteri innovativi: sotto osservazione analisti, società di rating e giornalisti.

di Giovanni Negri

Un giro di vite senza precedenti, che coinvolge professionisti e tutti i soggetti in possesso di informazioni societarie privilegiate, coerente con il valore costituzionale della tutela del risparmio, ma anche con l'esigenza di innalzare il livello di trasparenza del mercato. A partire dal 12 maggio sarà in vigore la legge comunitaria per il 2004 e diventerà operativo il pacchetto di norme con il quale l'Italia ha recepito la direttiva 2003/6/Ce. Muovendosi tra l'altro, per una volta, tra i primi in Europa il legislatore ha premuto sull'acceleratore delle sanzioni penali e amministrative per colpire due delle condotte che contribuiscono a rendere più opaco il mercato: l'abuso di informazioni privilegiate e la manipolazione dei prezzi delle azioni di Borsa. Con pene che possono arrivare sino a sei anni di reclusione e sanzioni ammministrative che possono toccare i cinque milioni di euro. Una netta inversione di rotta (evidente nel caso della modifica delle norme sull'aggiotaggio nelle società quotate rispetto alla versione minimalista del Codice civile), stimolata anche da una direttiva che non lasciava molti margini di manovra, rispetto alla riforma dei reati societari entrata in vigore solo tre anni fa.

I soggetti coinvolti.
Nel mirino potranno finire tutti i soggetti detentori di informazioni riservate e tali da poter influenzare l'andamento dei titoli, ma è chiaro che alcune categorie sono naturalmente più a rischio. A partire dagli analisti finanziari, il cui lavoro sarà disciplinato, in attesa del varo di un Registro nazionale, anche da un futuro regolamento Consob, ma che dovranno valutare con attenzione la natura dei dati diffusi presso il pubblico denunciando in anticipo i possibili conflitti d'interesse. I vincoli di trasparenza dovranno riguardare le fonti utilizzate per i report ma anche il lessico con il quale diffondere il risultato delle valutazioni.
Dove la legge rischia di avere effetti imprevedibili è per le agenzie di rating. La disciplina introdotta, infatti, ha pochi riscontri in Europa e potrebbe costringere le società a studiare forme di valutazione ritagliate esclusivamente sul nostro Paese. Cruciale l'utilizzo di informazioni confidenziali che rappresenta un punto di forza nel giudizio della credibilità e affidabilità creditizia di chi diffonde, per esempio, obbligazioni sul mercato. L'estensione data dalla legge al concetto di «informazione privilegiata», ricomprendendovi anche tutte quelle sensibili ai prezzi di Borsa, potrebbe infatti compromettere la libertà di manovra e l'ampiezza di notizie di cui le agenzie si servono.
Conseguenze dirompenti potranno poi investire i giornalisti, categoria chiave nella diffusione di informazioni con l'argine del rispetto del codice deontolgico aggiornato di recente proprio per le notizie economiche e finanziarie.

Il potenziamento della Consob.
Un ruolo chiave viene assunto dalla Consob. La commissione ha ottenuto poteri molto più stringenti nello svolgimento delle istruttorie, che si estendono non solo ai soggetti naturalmente vigilati, ma anche a tutti gli «informati dei fatti»: potrà procedere a ispezioni e ottenere dati, anche riservati, dalla centrale rischi della Banca d'Italia e dall'Anagrafe dei conti e dei depositi e fare ricorso alla Guardia di Finanza in maniera molto più ampia dell'attuale. Nei casi più gravi, e dietro autorizzazione della magistratura, potrà anche procedure a sequestri e intercettazioni. E sarà alla stessa Consob che, nella fase transitoria a partire dal prossimo 12 maggio, l'autorità giudiziaria potrà indirizzare tutti gli atti relativi ai procedimenti in corso che, per effetto delle novità, saranno depenalizzati.

Le indagini.
In ogni caso, le nuove prerogative affidate alla Consob necessiteranno di un'attenta verifica sul campo, visto il doppio binario, penale e amministrativo che interessa condotte in larga parte assimilabili se non identiche. Con il prevalere sul piano della competenza, in caso di esercizio dell'azione penale, della magistratura, ma con la necessità di un coordinamento con la Commissione quando anche questa ha avviato un'indagine autonoma.

29 aprile 2005
 

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