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Legge 3/2011 Regione Lombardia: Obbligo di contabilizzazione del calore e termoregolazione per la Regione Lombardia
All'art.17 di questa legge regionale si prevede l'obbligo di contabilizzazione e termoregolazione del calore esteso progressivamente dal 2012 a tutti gli edifici abitativi esistenti della Regione Lombardia, a cominciare dai più grossi e vetusti.
Resta ancora da promulgare il decreto attuativo di tale legge, a carico della giunta regionale.
Normative - Centro Specializzato Contabilizzazione del Calore
LE NORMATIVE
LEGGE 10/1991: l'approvazione della contabilizzazione del calore in assemblea di condominio
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Questa legge prende in considerazione tanti aspetti riguardanti l'impiantistica del riscaldamento condominiale. Per quanto concerne la contabilizzazione del calore, si segnala in particolare l'art. 26 comma 5, che recita testualmente: "Per le innovazioni relative all'adozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore e per il conseguente riparto degli oneri di riscaldamento in base al consumo effettivamente registrato, l'assemblea di condominio decide a maggioranza, in deroga agli articoli 1120 e 1136 del codice civile". In merito a questo è bene osservare che in altri punti della stessa legge, per altri interventi considerati dalla stessa legge, il legislatore fa riferimento a maggioranze diverse che considerano anche le quote millesimali, mentre su questo punto è stato tralasciato qualsiasi riferimento esplicito a maggioranze diverse da quella delle teste presenti all'assemblea regolarmente convocata.
Pertanto, in un'assemblea condominiale in seconda convocazione - regolarmente convocata solo con almeno 1/3 delle quote di proprietà, rappresentate da almeno 1/3 dei partecipanti al condominio - si può deliberare la contabilizzazione del calore con il voto della metà più uno dei presenti all'assemblea. Resta anche il vincolo del voto favorevole di almeno 1/3 delle quote di proprietà del condominio, necessario per qualsiasi delibera condominiale. Questa interpretazione è stata confermata anche dalla Sentenza del 06/03/2001 del Tribunale di Roma.
SENTENZA CAUSA 1452/1999 TRIBUNALE DI SANREMO: installazione dell'impianto di contabilizzazione del calore in condominio con regolamento di natura contrattuale
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Questa sentenza del giudice Pardo di Sanremo evidenzia come la maggioranza semplificata richiesta dalla sopra menzionata legge 10/1991 per l'installazione del sistema di contabilizzazione del calore, resta valida anche per quei condomìni con regolamento di natura contrattuale, cioè con contratti d'acquisto che prevedano la ripartizione delle spese di riscaldamento secondo tabelle millesimali predefinite e modificabili solo con il consenso dell'unanimità delle quote millesimali.
NORMA UNI 10200/2005: norme tecniche sull'installazione e il servizio di contabilizzazione del calore
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Questa norma italiana prende in considerazione praticamente tutti gli aspetti relativi alla tecnica e alla gestione della ripartizione delle spese di riscaldamento con impianto di contabilizzazione. La norma non ha forza di legge, ma può essere molto utile in sede contrattuale per regolare il rapporto tra il condominio e chi installa e gestisce la contabilizzazione.
NORMA EN 834: norme tecniche sui ripartitori di calore
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Questa norma europea descrive le caratteristiche tecniche che si richiedono agli apparecchi elettronici per la contabilizzazione indiretta del calore (contatori di calore, ripartitori di calore o contabilizzatori che dir si voglia).
D.P.R. 412/1993: orario di accensione dell'impianto centralizzato con impianto di contabilizzazione del calore
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Questo decreto contiene indicazioni attuative rispetto alla Legge 10/1991 precedentemente citata. In particolare, all'art.9 comma 6 punto E, si spiega che, in deroga al decreto stesso, è consentito mantenere acceso l'impianto di riscaldamento centralizzato 24 ore su 24 qualora nel condominio con sistema di contabilizzazione sia possibile la regolazione autonoma della temperatura all'interno delle unità immobiliari in modo automatico con sistemi del tipo Honeywell CM-Zone. In alternativa, al precedente punto D, si spiega che e' comunque possibile mantenere l'impianto sempre acceso se la centrale termica e' dotata di gruppo termoregolatore pilotato da una sonda di rilevamento della temperatura esterna con programmatore che consenta la regolazione almeno su due livelli della temperatura ambiente nell’arco delle 24 ore (di notte l'impianto deve funzionare in regime attenuato, a temperatura piu' bassa). In entrambi i casi l'impianto termico deve essere posteriore al 1993, coi relativi requisiti tecnici.
D.P.R. 551/1999: obbligatorietà della contabilizzazione del calore
Questo decreto prende nuovamente in esame l'impiantistica dei sistemi di riscaldamento. L'art. 5 rende obbligatoria la contabilizzazione del calore negli edifici di nuova costruzione. Si fa presente che in questi casi è tecnicamente ed economicamente più vantaggiosa la contabilizzazione diretta del calore (un solo contatore per ogni unità immobiliare).
Decreti legislativi 192/2005 e 311/2006: obbligo valvole termostatiche
192/2005
311/2006
I 2 decreti legislativi prendono in considerazione una serie di aspetti tecnici sul rendimento energetico in edilizia, rettificando anche alcune parti della precedente Legge 10/1991. Relativamente alla contabilizzazione del calore, l'allegato I del 192/2005 e l'allegato I-11 del 311/2006 impongono l'installazione delle valvole termostatiche in tutto il condominio nel caso di ristrutturazione dell'impianto termico.
D.L. 223/2006: agevolazioni fiscali per l'installazione dell'impianto di contabilizzazione del calore
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Questo decreto, noto al pubblico come Decreto Bersani, all'art. 35 commi 19, 20, 35ter e 35quater prende ancora una volta in considerazione le agevolazioni fiscali concesse per alcune opere di ristrutturazione edilizia, tra le quali rientra certamente la contabilizzazione del calore, in quanto intervento finalizzato al risparmio energetico. In particolare il decreto reintroduce l'IVA agevolata al 10% e la possibilità di recuperare in 10 anni il 36% del totale della spesa sostenuta, sotto forma di detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Il periodo di recupero è ridotto discrezionalmente a 3 o 5 anni per chi abbia già compiuto 75 anni d'età. Queste stesse agevolazioni sono state prorogate anche per l'anno 2007 (Comma 387 della Legge Finanziaria 2007) e per l'anno 2008 (Comma 17 della Legge Finanziaria 2008).
Legge Finanziaria 2007: detrazione fiscale del 55%
Scarica finanziaria
Scarica decreto attuativo
La legge finanziaria 2007, nei commi da 344 a 349, concede una detrazione fiscale del 55% in 3 anni relativamente ad alcuni interventi finalizzati al risparmio energetico. La contabilizzazione del calore rientra tra questi interventi, ma solo rispettando le condizioni dettate dal comma 344 (raggiungimento di una determinata soglia di efficienza energetica dell'edificio, che si può conseguire tramite una serie di interventi che rientrano tutti nell'agevolazione) oppure dal comma 347 (installazione di caldaia a condensazione, si veda in particolare l'art. 9 del decreto attuativo). A nostro avviso, relativamente al comma 347, la contabilizzazione viene agevolata solo in caso di contestuale installazione di caldaia a condensazione. Ciò che è assolutamente chiaro, relativamente al comma 347, è che per ottenere il 55% sulla caldaia a condensazione è necessario installare le valvole termostatiche, mentre la contabilizzazione, pur non essendo obbligatoria, rientra certamente tra gli interventi agevolabili col 55% insieme alla caldaia, alle valvole termostatiche, alla pompa a prevalenza variabile e a tutti gli altri indicati dettagliatamente nel decreto attuativo.
I tetti di detrazione indicati sono ad personam e non costituiscono quindi un limite oggettivo per sfruttare la detrazione. Per le detrazioni di importo elevato il limite potrebbe essere invece costituito dall'impossibilità di detrarre un importo superiore alla tassazione diretta annuale del contribuente, con riferimento ovviamente ai soli contribuenti con redditi bassi, come ad esempio gli anziani pensionati. Per tale ragione la detrazione del 36% sulle ristrutturazioni edilizie, tuttoggi in vigore (si veda il comma 387 della Legge Finanziaria 2007), potrebbe risultare più vantaggiosa in taluni casi, poichè la detrazione è spalmata su 10 anni, consentendone l'effettivo esercizio anche ai redditi più bassi.
Infine si fa presente che per ottenere il 55%, pur non essendo necessaria alcuna autorizzazione da parte di organismi tributari come invece accade per il 36%, la legge prescrive una serie importante di adempimenti e di certificazioni tecniche (certificazione energetica dell'edificio) che devono essere tenute agli atti.
Legge Finanziaria 2008: detrazione fiscale del 55%
Scarica finanziaria
La legge finanziaria 2008, nei commi da 17 a 21, proroga per gli anni 2008, 2009 e 2010 le agevolazioni del 36% e del 55% con le modalità e nei limiti già previsti dalla finanziaria 2007 (si vedano qui sopra tutti i dettagli in proposito). Il comma 20 sembrerebbe estendere l'agevolazione del 55% anche a caldaie non a condensazione, ma è necessario attendere la pubblicazione del decreto attuativo per conoscere i requisiti tecnici per l'agevolazione.
Decreto Anticrisi 2009: detrazione fiscale del 55%
Scarica decreto
Il decreto 185/2008 prevedeva di fatto l'abolizione dell'agevolazione fiscale del 55% prevista dalle precedenti Leggi finanziarie, con valore retroattivo relativamente alle spese sostenute nel 2008, scatenando le proteste di tutti gli operatori del settore. Il decreto è stato convertito nella legge 2/2009 e fortunatamente governo e parlamento hanno fatto marcia indietro: all'art. 29 non si toccano le detrazioni fiscali maturate fino al 2008 compreso, mentre per gli anni successivi è prevista una dilazione su 5 anni anzichè 3 e viene introdotto l'obbligo di informativa all'Agenzia delle Entrate.
Legge di Stabilità 2011: detrazione fiscale del 55%
Scarica decreto
La legge 220/2010, all'art. 48, proroga fino alla fine del 2011 gli incentivi fiscali previsti dalla legge 296/2006 relativamente ai commi 244 e successivi (si veda qui sopra).
La detrazione fiscale è ammessa solo in 10 rate e non più 3 o 5 come in precedenza.
NORMA EN 442/1999: norme tecniche sulla determinazione della potenza radiante dei termosifoni
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Questa norma europea, alla quale si attengono tutti i produttori di termosifoni, regola la determinazione della potenza radiante dei termosifoni. Si tratta di un dato estremamente importante in fase di installazione dell'impianto di contabilizzazione, poichè tutti i calcoli di consumo dei contabilizzatori usano questo dato di base. Per recuperare questi valori si può fare riferimento al sito Internet del produttore del termosifone. Si fa presente che la potenza termica di un termosifone è esprimibile in diverse unità di misura ma, in sede di contabilizzazione del calore, è opportuno riferirsi alla potenza espressa in Watt a 60° di differenziale di temperatura tra ambiente e acqua dell'impianto, secondo quanto prescritto dalla sopra menzionata norma UNI 10200/2005.
Normative tecniche e contabili adottate in Svizzera
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In questo documento, tratto dal sito Internet www.bfe.admin.ch, si possono trovare alcune convenzioni tecniche e contabili utilizzate in Svizzera per la contabilizzazione del calore. In particolare a pagina 12 e a pagina 24 è illustrato il cosiddetto "metodo della riduzione", un sistema di coefficienti correttivi che, applicati alle letture dei ripartitori di calore, riducono artificiosamente il consumo delle unità immobiliari più esposte che fanno da cappotto a tutte le altre (caso tipico: l'ultimo piano dell'edificio).
D.G.R. Lombardia 8/8745: Obbligo di contabilizzazione del calore per la Regione Lombardia
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Con questo decreto della Giunta Regionale del 22/12/2008 la contabilizzazione del calore negli edifici diventa d'obbligo in Lombardia; all'art. 6 comma 7 si prevede infatti l'installazione dell'impianto di termoregolazione e contabilizzazione del calore in caso di sostituzione del generatore dell'impianto termico.
D.P.R. 59/2009: Obbligo di contabilizzazione del calore per impianti con distribuzione non equilibrata
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Questo decreto, noto tra gli addetti ai lavori in quanto disciplina la certificazione energetica degli edifici, obbliga alla termoregolazione e contabilizzazione del calore nel caso in cui l'edificio con impianto centralizzato abbia dei locali che superano i valori massimi di temperatura consentiti dalla legge; l'installazione del sistema deve avvenire tassativamente solo in caso di sostituzione del generatore di calore. Si veda in particolare l'art. 4, comma 6, punto E del decreto.
Legge 3/2011 Regione Lombardia: Obbligo di contabilizzazione del calore e termoregolazione per la Regione Lombardia
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All'art.17 di questa legge regionale si prevede l'obbligo di contabilizzazione e termoregolazione del calore esteso progressivamente dal 2012 a tutti gli edifici abitativi esistenti della Regione Lombardia, a cominciare dai più grossi e vetusti.
Resta ancora da promulgare il decreto attuativo di tale legge, a carico della giunta regionale.
All'art.17 di questa legge regionale si prevede l'obbligo di contabilizzazione e termoregolazione del calore esteso progressivamente dal 2012 a tutti gli edifici abitativi esistenti della Regione Lombardia, a cominciare dai più grossi e vetusti.
Resta ancora da promulgare il decreto attuativo di tale legge, a carico della giunta regionale.
Normative - Centro Specializzato Contabilizzazione del Calore
LE NORMATIVE
LEGGE 10/1991: l'approvazione della contabilizzazione del calore in assemblea di condominio
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Questa legge prende in considerazione tanti aspetti riguardanti l'impiantistica del riscaldamento condominiale. Per quanto concerne la contabilizzazione del calore, si segnala in particolare l'art. 26 comma 5, che recita testualmente: "Per le innovazioni relative all'adozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore e per il conseguente riparto degli oneri di riscaldamento in base al consumo effettivamente registrato, l'assemblea di condominio decide a maggioranza, in deroga agli articoli 1120 e 1136 del codice civile". In merito a questo è bene osservare che in altri punti della stessa legge, per altri interventi considerati dalla stessa legge, il legislatore fa riferimento a maggioranze diverse che considerano anche le quote millesimali, mentre su questo punto è stato tralasciato qualsiasi riferimento esplicito a maggioranze diverse da quella delle teste presenti all'assemblea regolarmente convocata.
Pertanto, in un'assemblea condominiale in seconda convocazione - regolarmente convocata solo con almeno 1/3 delle quote di proprietà, rappresentate da almeno 1/3 dei partecipanti al condominio - si può deliberare la contabilizzazione del calore con il voto della metà più uno dei presenti all'assemblea. Resta anche il vincolo del voto favorevole di almeno 1/3 delle quote di proprietà del condominio, necessario per qualsiasi delibera condominiale. Questa interpretazione è stata confermata anche dalla Sentenza del 06/03/2001 del Tribunale di Roma.
SENTENZA CAUSA 1452/1999 TRIBUNALE DI SANREMO: installazione dell'impianto di contabilizzazione del calore in condominio con regolamento di natura contrattuale
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Questa sentenza del giudice Pardo di Sanremo evidenzia come la maggioranza semplificata richiesta dalla sopra menzionata legge 10/1991 per l'installazione del sistema di contabilizzazione del calore, resta valida anche per quei condomìni con regolamento di natura contrattuale, cioè con contratti d'acquisto che prevedano la ripartizione delle spese di riscaldamento secondo tabelle millesimali predefinite e modificabili solo con il consenso dell'unanimità delle quote millesimali.
NORMA UNI 10200/2005: norme tecniche sull'installazione e il servizio di contabilizzazione del calore
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Questa norma italiana prende in considerazione praticamente tutti gli aspetti relativi alla tecnica e alla gestione della ripartizione delle spese di riscaldamento con impianto di contabilizzazione. La norma non ha forza di legge, ma può essere molto utile in sede contrattuale per regolare il rapporto tra il condominio e chi installa e gestisce la contabilizzazione.
NORMA EN 834: norme tecniche sui ripartitori di calore
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Questa norma europea descrive le caratteristiche tecniche che si richiedono agli apparecchi elettronici per la contabilizzazione indiretta del calore (contatori di calore, ripartitori di calore o contabilizzatori che dir si voglia).
D.P.R. 412/1993: orario di accensione dell'impianto centralizzato con impianto di contabilizzazione del calore
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Questo decreto contiene indicazioni attuative rispetto alla Legge 10/1991 precedentemente citata. In particolare, all'art.9 comma 6 punto E, si spiega che, in deroga al decreto stesso, è consentito mantenere acceso l'impianto di riscaldamento centralizzato 24 ore su 24 qualora nel condominio con sistema di contabilizzazione sia possibile la regolazione autonoma della temperatura all'interno delle unità immobiliari in modo automatico con sistemi del tipo Honeywell CM-Zone. In alternativa, al precedente punto D, si spiega che e' comunque possibile mantenere l'impianto sempre acceso se la centrale termica e' dotata di gruppo termoregolatore pilotato da una sonda di rilevamento della temperatura esterna con programmatore che consenta la regolazione almeno su due livelli della temperatura ambiente nell’arco delle 24 ore (di notte l'impianto deve funzionare in regime attenuato, a temperatura piu' bassa). In entrambi i casi l'impianto termico deve essere posteriore al 1993, coi relativi requisiti tecnici.
D.P.R. 551/1999: obbligatorietà della contabilizzazione del calore
Questo decreto prende nuovamente in esame l'impiantistica dei sistemi di riscaldamento. L'art. 5 rende obbligatoria la contabilizzazione del calore negli edifici di nuova costruzione. Si fa presente che in questi casi è tecnicamente ed economicamente più vantaggiosa la contabilizzazione diretta del calore (un solo contatore per ogni unità immobiliare).
Decreti legislativi 192/2005 e 311/2006: obbligo valvole termostatiche
192/2005
311/2006
I 2 decreti legislativi prendono in considerazione una serie di aspetti tecnici sul rendimento energetico in edilizia, rettificando anche alcune parti della precedente Legge 10/1991. Relativamente alla contabilizzazione del calore, l'allegato I del 192/2005 e l'allegato I-11 del 311/2006 impongono l'installazione delle valvole termostatiche in tutto il condominio nel caso di ristrutturazione dell'impianto termico.
D.L. 223/2006: agevolazioni fiscali per l'installazione dell'impianto di contabilizzazione del calore
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Questo decreto, noto al pubblico come Decreto Bersani, all'art. 35 commi 19, 20, 35ter e 35quater prende ancora una volta in considerazione le agevolazioni fiscali concesse per alcune opere di ristrutturazione edilizia, tra le quali rientra certamente la contabilizzazione del calore, in quanto intervento finalizzato al risparmio energetico. In particolare il decreto reintroduce l'IVA agevolata al 10% e la possibilità di recuperare in 10 anni il 36% del totale della spesa sostenuta, sotto forma di detrazione fiscale nella dichiarazione dei redditi. Il periodo di recupero è ridotto discrezionalmente a 3 o 5 anni per chi abbia già compiuto 75 anni d'età. Queste stesse agevolazioni sono state prorogate anche per l'anno 2007 (Comma 387 della Legge Finanziaria 2007) e per l'anno 2008 (Comma 17 della Legge Finanziaria 2008).
Legge Finanziaria 2007: detrazione fiscale del 55%
Scarica finanziaria
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La legge finanziaria 2007, nei commi da 344 a 349, concede una detrazione fiscale del 55% in 3 anni relativamente ad alcuni interventi finalizzati al risparmio energetico. La contabilizzazione del calore rientra tra questi interventi, ma solo rispettando le condizioni dettate dal comma 344 (raggiungimento di una determinata soglia di efficienza energetica dell'edificio, che si può conseguire tramite una serie di interventi che rientrano tutti nell'agevolazione) oppure dal comma 347 (installazione di caldaia a condensazione, si veda in particolare l'art. 9 del decreto attuativo). A nostro avviso, relativamente al comma 347, la contabilizzazione viene agevolata solo in caso di contestuale installazione di caldaia a condensazione. Ciò che è assolutamente chiaro, relativamente al comma 347, è che per ottenere il 55% sulla caldaia a condensazione è necessario installare le valvole termostatiche, mentre la contabilizzazione, pur non essendo obbligatoria, rientra certamente tra gli interventi agevolabili col 55% insieme alla caldaia, alle valvole termostatiche, alla pompa a prevalenza variabile e a tutti gli altri indicati dettagliatamente nel decreto attuativo.
I tetti di detrazione indicati sono ad personam e non costituiscono quindi un limite oggettivo per sfruttare la detrazione. Per le detrazioni di importo elevato il limite potrebbe essere invece costituito dall'impossibilità di detrarre un importo superiore alla tassazione diretta annuale del contribuente, con riferimento ovviamente ai soli contribuenti con redditi bassi, come ad esempio gli anziani pensionati. Per tale ragione la detrazione del 36% sulle ristrutturazioni edilizie, tuttoggi in vigore (si veda il comma 387 della Legge Finanziaria 2007), potrebbe risultare più vantaggiosa in taluni casi, poichè la detrazione è spalmata su 10 anni, consentendone l'effettivo esercizio anche ai redditi più bassi.
Infine si fa presente che per ottenere il 55%, pur non essendo necessaria alcuna autorizzazione da parte di organismi tributari come invece accade per il 36%, la legge prescrive una serie importante di adempimenti e di certificazioni tecniche (certificazione energetica dell'edificio) che devono essere tenute agli atti.
Legge Finanziaria 2008: detrazione fiscale del 55%
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La legge finanziaria 2008, nei commi da 17 a 21, proroga per gli anni 2008, 2009 e 2010 le agevolazioni del 36% e del 55% con le modalità e nei limiti già previsti dalla finanziaria 2007 (si vedano qui sopra tutti i dettagli in proposito). Il comma 20 sembrerebbe estendere l'agevolazione del 55% anche a caldaie non a condensazione, ma è necessario attendere la pubblicazione del decreto attuativo per conoscere i requisiti tecnici per l'agevolazione.
Decreto Anticrisi 2009: detrazione fiscale del 55%
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Il decreto 185/2008 prevedeva di fatto l'abolizione dell'agevolazione fiscale del 55% prevista dalle precedenti Leggi finanziarie, con valore retroattivo relativamente alle spese sostenute nel 2008, scatenando le proteste di tutti gli operatori del settore. Il decreto è stato convertito nella legge 2/2009 e fortunatamente governo e parlamento hanno fatto marcia indietro: all'art. 29 non si toccano le detrazioni fiscali maturate fino al 2008 compreso, mentre per gli anni successivi è prevista una dilazione su 5 anni anzichè 3 e viene introdotto l'obbligo di informativa all'Agenzia delle Entrate.
Legge di Stabilità 2011: detrazione fiscale del 55%
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La legge 220/2010, all'art. 48, proroga fino alla fine del 2011 gli incentivi fiscali previsti dalla legge 296/2006 relativamente ai commi 244 e successivi (si veda qui sopra).
La detrazione fiscale è ammessa solo in 10 rate e non più 3 o 5 come in precedenza.
NORMA EN 442/1999: norme tecniche sulla determinazione della potenza radiante dei termosifoni
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Questa norma europea, alla quale si attengono tutti i produttori di termosifoni, regola la determinazione della potenza radiante dei termosifoni. Si tratta di un dato estremamente importante in fase di installazione dell'impianto di contabilizzazione, poichè tutti i calcoli di consumo dei contabilizzatori usano questo dato di base. Per recuperare questi valori si può fare riferimento al sito Internet del produttore del termosifone. Si fa presente che la potenza termica di un termosifone è esprimibile in diverse unità di misura ma, in sede di contabilizzazione del calore, è opportuno riferirsi alla potenza espressa in Watt a 60° di differenziale di temperatura tra ambiente e acqua dell'impianto, secondo quanto prescritto dalla sopra menzionata norma UNI 10200/2005.
Normative tecniche e contabili adottate in Svizzera
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In questo documento, tratto dal sito Internet www.bfe.admin.ch, si possono trovare alcune convenzioni tecniche e contabili utilizzate in Svizzera per la contabilizzazione del calore. In particolare a pagina 12 e a pagina 24 è illustrato il cosiddetto "metodo della riduzione", un sistema di coefficienti correttivi che, applicati alle letture dei ripartitori di calore, riducono artificiosamente il consumo delle unità immobiliari più esposte che fanno da cappotto a tutte le altre (caso tipico: l'ultimo piano dell'edificio).
D.G.R. Lombardia 8/8745: Obbligo di contabilizzazione del calore per la Regione Lombardia
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Con questo decreto della Giunta Regionale del 22/12/2008 la contabilizzazione del calore negli edifici diventa d'obbligo in Lombardia; all'art. 6 comma 7 si prevede infatti l'installazione dell'impianto di termoregolazione e contabilizzazione del calore in caso di sostituzione del generatore dell'impianto termico.
D.P.R. 59/2009: Obbligo di contabilizzazione del calore per impianti con distribuzione non equilibrata
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Questo decreto, noto tra gli addetti ai lavori in quanto disciplina la certificazione energetica degli edifici, obbliga alla termoregolazione e contabilizzazione del calore nel caso in cui l'edificio con impianto centralizzato abbia dei locali che superano i valori massimi di temperatura consentiti dalla legge; l'installazione del sistema deve avvenire tassativamente solo in caso di sostituzione del generatore di calore. Si veda in particolare l'art. 4, comma 6, punto E del decreto.
Legge 3/2011 Regione Lombardia: Obbligo di contabilizzazione del calore e termoregolazione per la Regione Lombardia
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All'art.17 di questa legge regionale si prevede l'obbligo di contabilizzazione e termoregolazione del calore esteso progressivamente dal 2012 a tutti gli edifici abitativi esistenti della Regione Lombardia, a cominciare dai più grossi e vetusti.
Resta ancora da promulgare il decreto attuativo di tale legge, a carico della giunta regionale.