Legionella sui treni

L'assessore regionale ai Trasporti, Daniele Borioli, interviene sulla vicenda del ritrovamento sui treni del batterio della legionella effettuato dai Nas e dai tecnici dell'Arpa: "Siamo pronti a costituirci parte civile e parte lesa nella vicenda. Abbiamo richiesto immediatamente approfondimenti agli uffici dell'Arpa e alle Ferrovie per capire a che livello di gravità è la situazione e a chi vanno imputate le responsabilità. Paghiamo ogni anno 170 milioni di euro per garantire ai nostri cittadini un servizio di trasporto ferroviario decente. Purtroppo, l'obiettivo è arduo e ogni giorno ci scontriamo con servizi inefficienti, treni sporchi e in ritardo. Dovessimo accertare ora che i pendolari, oltre a dover subire quotidiani disagi a causa dell'abbandono in cui per anni sono state lasciate le Ferrovie dello Stato, rischiano anche sul fronte della salute, sarebbe davvero intollerabile. Oltretutto il problema riguarderebbe non solo i viaggiatori, ma anche il personale Fs".

Borioli ribadisce ancora una volta la richiesta che la gestione dei servizi di pulizia sia data in capo alle direzioni territoriali di Trenitalia e non agli uffici centrali di Roma: Il metodo per grandi appalti usato finora non garantisce un adeguato livello di servizio. Se la gestione delle pulizie avvenisse a livello locale sarebbe molto più facile, per Trenitalia e per la Regione, svolgere i propri controlli e pretendere un servizio degno dei Paesi civili. Invece oggi si concedono appalti sovraregionali, quello in questione riguarda tutto il nord Italia, a ditte che poi appaltano a loro volta a consorzi locali. Si creano lungaggini, confusione e pochissimo margine di controllo. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Ci risulta che il nuovo management dell'azienda stia procedendo in tal senso, ma bisogna accelerare".


:eek: :eek: :eek:
 
Non ci resta che aspettare (non troppo) che alle dure parole seguano dei fatti.

Una volta non ricordo se su Report facevano vedere le ferrovie spagnole. Se il treno che corrisponde al nostro Eurostar subiva un ritardo di soli 5 minuti rimborsavano il biglietto per intero.
Io viaggio spesso tra Roma e Milano ed i ritardi di oltre mezz'ora sono piuttosto frequenti, e a volte non si riesce ad avere il rimborso (che è del 50%, per un ritardo superiore ai 26 minuti).
 
non mi piace viaggiare in treno....cmq un apertura liberale del merkato non farebbe male anke se alcuni potrebbero dire che si può già.......si parlava tempo fa dei treni Virgin con le conigliette ....magari :love: :love: :love: :love: :love:
 
Joachim von Lamòttingen ha scritto:
non mi piace viaggiare in treno....cmq un apertura liberale del merkato non farebbe male anke se alcuni potrebbero dire che si può già.......si parlava tempo fa dei treni Virgin con le conigliette ....magari :love: :love: :love: :love: :love:

Sono certamente favorevole alle aperture di mercato.
Ma ho un timore, o forse più che altro una brutta sensazione: quella che quand'anche vi sia una apertura, o persino l'arrivo di società straniere, poi il tutto scada, nel contesto italiano, al modello paludoso, lento, impacciato e pasticcione che è poi il vero vizio dell'Italia dei nostri tempi, e che probabilmente è il frutto del nostro passato.
 

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