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L’intervista A un anno dalla partenza, l’amministratore delegato di
«La liquidità? È ancora
Miccoli: i rendimenti stanno scendendo, ma con il costo
Oggi la liquidità sembra l’unica àncora di salvezza di fronte alla gravità della crisi. In realtà il risparmiatore non ha mai voluto rischiare. E una buona riserva di denaro immediatamente disponibile c’è sempre stata nei portafogli degli investitori italiani». Christian Miccoli , amministratore delegato di CheBanca! , l’istituto per i clienti privati che fa capo al gruppo Mediobanca , prova a guardare oltre le emergenze del momento. E individua nella liquidità una componente strutturale nelle scelte di gestione del risparmio da parte delle famiglie.
L’investimento in liquidità oggi è ben remunerato?
«I conti di deposito sono sicuri e in alcuni casi continuano ad offrire buoni tassi. Inoltre lo scenario prevalente è quello della deflazione per cui il valore reale delle somme depositate è garantito. Di questi tempi non è poco».
Pensa che i risparmiatori aumenteranno la loro propensione agli impieghi nei conti di deposito?
«Nella misura in cui è possibile, sì. Molti vorrebbero accrescere gli impieghi in liquidità, ma non sono in grado di farlo perché sono "ingessati" dalle perdite subite in altre forme di investimento, soprattutto in Borsa. In pratica preferiscono aspettare piuttosto che vendere e monetizzare le perdite».
La Bce ha ridotto i tassi. Scenderanno anche gli interessi pagati sui conti di deposito?
«In generale la remunerazione è già diminuita in questi mesi. Per quanto ci riguarda pensiamo di mantenere invariato il livello degli interessi che offriamo almeno fino alla metà di aprile, con il 4,1% per i conti online vincolati e il 2,6% per quelli liberi».
Molti si chiedono in che modo vengono impiegati i soldi che raccogliete visto che i tassi restano elevati...
«Una buona parte vanno a finanziare i nostri mutui alla clientela, oppure altri prestiti. Una parte va alla nostra capogruppo. Riusciamo a offrire buoni tassi per una sorta di effetto di trascinamento, grazie agli impieghi ad elevato rendimento che avevamo erogato in passato».
Quindi i depositanti possono dormire sonni tranquilli?
«La cosa più importante è scegliere bene la banca a cui affidare i loro soldi. E puntare sugli istituti più solidi in modo da evitare a monte il problema dell’eventuale rimborso in caso di default ».
Allora qualche rischio esiste...
«No, perché oltre alla garanzia dei depositi fino a un ammontare di 103 mila euro per singolo conto, esiste anche una ulteriore tutela di legge. E in caso di fallimento bancario i depositi so no comunque la prima passività che viene rimborsata».
Fino a che punto i conti online sono protetti dalla pirateria informatica?
«I conti online sono assolutamente sicuri perché i bonifici possono essere disposti soltanto verso un conto corrente intestato al cliente. Anche i conti correnti sono pressoché inattaccabili. Per le carte di credito, invece, possono esserci dei rischi dal momento che la tutela dipende non soltanto dalla banca ma anche dai livelli di sicurezza offerti dagli altri operatori».
Come si può ovviare?
«Le carte prepagate possono essere una soluzione. In questi giorni abbiamo presentato il Conto Tascabile a colori, di fatto una carta ricaricabile che può essere usata anche come carta di credito».
Quali sono le principali caratteristiche?
«La sicurezza è un elemento importante, perché i fondi sono interamente garantiti. Inoltre l’abbinamento con un conto di deposito online permette di gestire al meglio la liquidità. Infatti è possibile fare accreditare lo stipendio sul conto online e quindi disporre il versamento di una somma predeterminata sul Conto tascabile. Un sms informa il possessore sul saldo residuo del conto dopo ogni acquisto e questo permette al cliente di regolare i versamenti in modo da ridurre al minimo le giacenze non remunerate».
«La liquidità? È ancora
Miccoli: i rendimenti stanno scendendo, ma con il costo
Oggi la liquidità sembra l’unica àncora di salvezza di fronte alla gravità della crisi. In realtà il risparmiatore non ha mai voluto rischiare. E una buona riserva di denaro immediatamente disponibile c’è sempre stata nei portafogli degli investitori italiani». Christian Miccoli , amministratore delegato di CheBanca! , l’istituto per i clienti privati che fa capo al gruppo Mediobanca , prova a guardare oltre le emergenze del momento. E individua nella liquidità una componente strutturale nelle scelte di gestione del risparmio da parte delle famiglie.
L’investimento in liquidità oggi è ben remunerato?
«I conti di deposito sono sicuri e in alcuni casi continuano ad offrire buoni tassi. Inoltre lo scenario prevalente è quello della deflazione per cui il valore reale delle somme depositate è garantito. Di questi tempi non è poco».
Pensa che i risparmiatori aumenteranno la loro propensione agli impieghi nei conti di deposito?
«Nella misura in cui è possibile, sì. Molti vorrebbero accrescere gli impieghi in liquidità, ma non sono in grado di farlo perché sono "ingessati" dalle perdite subite in altre forme di investimento, soprattutto in Borsa. In pratica preferiscono aspettare piuttosto che vendere e monetizzare le perdite».
La Bce ha ridotto i tassi. Scenderanno anche gli interessi pagati sui conti di deposito?
«In generale la remunerazione è già diminuita in questi mesi. Per quanto ci riguarda pensiamo di mantenere invariato il livello degli interessi che offriamo almeno fino alla metà di aprile, con il 4,1% per i conti online vincolati e il 2,6% per quelli liberi».
Molti si chiedono in che modo vengono impiegati i soldi che raccogliete visto che i tassi restano elevati...
«Una buona parte vanno a finanziare i nostri mutui alla clientela, oppure altri prestiti. Una parte va alla nostra capogruppo. Riusciamo a offrire buoni tassi per una sorta di effetto di trascinamento, grazie agli impieghi ad elevato rendimento che avevamo erogato in passato».
Quindi i depositanti possono dormire sonni tranquilli?
«La cosa più importante è scegliere bene la banca a cui affidare i loro soldi. E puntare sugli istituti più solidi in modo da evitare a monte il problema dell’eventuale rimborso in caso di default ».
Allora qualche rischio esiste...
«No, perché oltre alla garanzia dei depositi fino a un ammontare di 103 mila euro per singolo conto, esiste anche una ulteriore tutela di legge. E in caso di fallimento bancario i depositi so no comunque la prima passività che viene rimborsata».
Fino a che punto i conti online sono protetti dalla pirateria informatica?
«I conti online sono assolutamente sicuri perché i bonifici possono essere disposti soltanto verso un conto corrente intestato al cliente. Anche i conti correnti sono pressoché inattaccabili. Per le carte di credito, invece, possono esserci dei rischi dal momento che la tutela dipende non soltanto dalla banca ma anche dai livelli di sicurezza offerti dagli altri operatori».
Come si può ovviare?
«Le carte prepagate possono essere una soluzione. In questi giorni abbiamo presentato il Conto Tascabile a colori, di fatto una carta ricaricabile che può essere usata anche come carta di credito».
Quali sono le principali caratteristiche?
«La sicurezza è un elemento importante, perché i fondi sono interamente garantiti. Inoltre l’abbinamento con un conto di deposito online permette di gestire al meglio la liquidità. Infatti è possibile fare accreditare lo stipendio sul conto online e quindi disporre il versamento di una somma predeterminata sul Conto tascabile. Un sms informa il possessore sul saldo residuo del conto dopo ogni acquisto e questo permette al cliente di regolare i versamenti in modo da ridurre al minimo le giacenze non remunerate».